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venerdì, Aprile 19, 2024

Milano Montagna Vibram Factory premia l’innovazione al servizio della persona e della comunità

Scarpe ibride, app di aggregazione sportiva, tute tech e supporti alla bici si sono aggiudicati gli ambiti premi al design della Milano Montagna Vibram Factory.

Si sono tenute lunedì 23 ottobre, presso Santeria Social Club a Milano, le premiazioni del concorso Milano Montagna Vibram Factory, il contest di design legato al mondo sportivo nato da un’idea di Laura Agnoletto e organizzato in collaborazione con Vibram. Il concorso, giunto alla sua terza edizione, ha raccolto oltre cinquanta candidature provenienti da diverse parti del mondo, coinvolgendo progettisti, studenti e professionisti chiamati a presentare un’idea o un prototipo di innovazione tecnologica per la singola persona (come scarponi, sci, software specifici) ma anche sviluppate per la collettività (attrezzature per l’allenamento per luoghi pubblici come parchi, spazi all’aperto). La giuria, presieduta da Alberto Meda e composta da Riccardo Blumer, Martino Colonna, Robert Fliri, Marco Guazzoni, Silvia Nani, Massimo Randone e Marc Sadler, ha premiato i cinque progetti più meritevoli, tra i 42 selezionati.

A vincere il primo premio nella categoria Footwear è stato l’industrial designer sudafricano Matthew Edwards con il progetto TERA-03, una scarpa da ginnastica disponibile ad un prezzo conveniente e multi-uso, che permette ai bambini provenienti dalle comunità più povere del Sud Africa di praticare qualunque sport desiderino, dal football al rugby, passando per la corsa, la bicicletta e l’arrampicata. A rendere la scarpa ibrida e quindi adatta a molti tipi di sport, il design specifico che incorpora diverse caratteristiche e la scelta di materiali ingegnerizzati. Il designer vive ora a NY e il premio è stato ritirato dalla console del Sud Africa Titi Nxumalo.

Al secondo posto, sono due i progetti a pari merito: Giano e Isbjorn. GIANO, ideato da Francesco Gatti, Nicola Pizzigoni e Andrea Rosati (in collaborazione con il Politecnico di Milano), è un sistema per la bici che modifica il dislivello tra la sella e il manubrio, garantendo ai biker maggiore stabilità e sicurezza sia in discesa che in salita.

ISBJORN, nato da un’idea del francese Corentin Bricout, è una tuta elegante, semplice ed efficace per snowboarder, che permette di restare più a lungo seduti sulla neve grazie al taglio allungato nella parte posteriore della giacca, che offre uno strato protettivo e isolante. Le ulteriori dotazioni della tuta, come tasche, sistema in velcro e sensori, la rendono un must have di nuova generazione.

Il premio Speciale Innovazione è stato consegnato a Ottavio Colazingari, Pietro Lamaro, Gabriele Simonetti e Alessandro Viale per il progetto ADVENTURE ADDICTED, un’applicazione pensata per gli appassionati di outdoor che cercano compagni di avventura per condividere la propria passione. L’interfaccia permette di organizzare o aggregarsi a gite e, in caso di imprevisto, un sistema S.O.S permette di conoscere le coordinate esatte e chiamare i numeri di emergenza.

Il premio Speciale Vibram è stato assegnato a Giacomo Piazzi per REPLICANT, realizzato con il supporto di La Sportiva, un concept di calzatura da mountain running che risponde in modo efficace a una domanda sempre più crescente del mercato: la personalizzazione, in questo caso sia estetica che funzionale. Il progetto Replicant riesce a coniugare l’approccio funzionale di una suola tecnologicamente avanzata, al principio di personalizzazione della tomaia, alla quale è possibile aggiungere o togliere componenti e inserti diversi a seconda della necessità di discipline e di fitting. Il designer ora vive all’estero e a ritirare il premio è stata la prof.ssa Antonella Andriani dell’Accademia di Belle Arti di Verona, che aveva seguito questo progetto di laurea.

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