Stessa data, stesso percorso, ora ĆØ ufficiale. Il morbegnese Saverio Monti proverĆ ad abbassare un primato di percorrenza che dura dai primi anni 2000. Lāobiettivo dichiarato ĆØ percorrere un itinerario molto caro a trekker dāalta quota, un itinerario tecnicissimo di circa 75 km con 5800 m di dislivello positivo, attraversando vie ferrate e diversi valichi alpini sopra i 2500 m, provando a stare sotto le 9h04ā27ā fatte segnare a suo tempo dal forte skyrunner di Mello Fabio Contessa.

La notizia, nellāera dei social, ĆØ stata ufficializzata proprio ieri su facebook dal trentunenne atleta della CittĆ del Bitto che questāestate ĆØ riuscito a calcare il gradino più alto del podio sui 60 km dellāUltra Trail di Courmayeur (4000D+). Ā«Sabato 12 settembre tenterò di migliorare il record di percorrenza del mitico Sentiero Roma che va da Novate a Torre Santa MariaĀ». Un record che per i corridori del cielo e i gourmet delle sky ĆØ leggenda dopo che due anni fa lāattuale campione europeo di skyrunning Tadei Pivk, proprio dopo una supervisione percorso con Saverio Monti, alzò bandiera bianca.
Ā«Era lāestate 2009, la mia prima volta sul Sentiero Roma, ancora non correvo e non sapevo esattamente a cosa andavo incontro ā ha scritto il portacolori del Team Valtellina – . Siamo partiti una mattina fresca dāestate da Novate verso il rifugio Brasca, prima delle 5 tappe che ci eravamo prefissati di percorrere per concludere tutto il Sentiero. Mi ricordo come fosse ieri lāattimo in cui mentre arrancavo con zainone e scarponi, ho visto sfrecciare a fianco a me uno strano individuo barbuto con le scarpe da tennis che saliva leggero come uno stambecco su quelle impervie e dure salite. Da quel momento nella mia mente si sono aperte innumerevoli visioni, mi sono avvicinato dapprima alla corsa in montagna, poi alle skyrace e Ultramarathon per poi arrivare alle Gare TrailĀ». LƬ in mezzo ĆØ passata anche unāeccellente partecipazione al Kima 2012 e quel test al fianco di Tadei Pivk che forse ha dato il lĆ ad un ambizioso sogno: Ā«Tantissimi i km percorsi, miliardi di gocce di sudore e centinaia di migliaia di km di dislivello, ma con in testa sempre un grande sogno, percorrere in velocitĆ il Sentiero Roma. In questi anni ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicitĆ sta nel come questa montagna ĆØ stata scalata. Non prendetemi per un presuntuoso o un egocentrico, sono solo un amante delle sfide, le sfide con se stessoĀ».
La sua, però, non sarĆ unāimpresa facile. Ā«Fabio Contessa nel 2001 fece qualcosa di epico ā ha dichiarato la presidente dellāAssociazione Kima Ilde Marchetti -. Nonostante le temperature rigide e il ghiaccio trovato in una freddissima mattinata di inizio settembre valicò i passi Barbacan, Camerozzo, Qualido, Averta, Torrone, Cameraccio, Bocchetta Roma e Corni con parziali stratosferici. Per capire la caratura dellāimpresa, bisogna infatti ricordare che il Sentiero Roma viene solitamente affrontato dai trekker in tre giorni di camminataĀ». Sfogliando il libro dei ricordi, affiorano diversi tentativi. Uno dei primi a percorrere lāintero Sentiero Roma in versione āracingā ĆØ stato il chiavennasco Flavio Arrigoni che arrivò a Torre Santa Maria in 9 ore 15ā 48āā. Il 12 settembre del 2001, lo skyrunner di Mello Fabio Contessa (meno di 7 ore il suo personale al Kima) fermò il cronometro a 9 ore e 4ā e spicci in una giornata infausta dal punto di vista climatico. Non solo runner però si sono saggiati lungo questa famosa via. I più giovani percorrere lāintero sentiero Roma, che dalla Val Codera porta sino a Torre Santa Maria, sono stati il famoso scalatore sondriese Luca āRampikinoā Maspes e il bormino Andrea Salini. Il primo nellā82, allāetĆ di 9 anni, impiegò 6 giorni effettuando il passo Qualido ed includendo quindi anche il rifugio Omio, mentre il secondo, a soli 8 anni, ha affrontato la variante Barbacan guadagnando cosƬ un giorno.