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sabato, Giugno 7, 2025

Haselrieder e Njeri accendono la Cortina Dobbiaco sotto il cielo delle Dolomiti

cortina dobbiaco run 2025

CORTINA DOBBIACO RUN 2025

Cortina Dobbiaco Run: un’edizione da record per le 25 candeline, Greta Haselrieder e Simon Kamau Njeri trionfano sotto un sole primaverile.

Cortina d’Ampezzo – Dobbiaco, 1 giugno 2025 – La Cortina Dobbiaco Run ha celebrato oggi un traguardo importante, spegnendo ben 25 candeline in un’edizione destinata a rimanere nella memoria. Oltre agli organizzatori, anche Marcellino Rosin ha festeggiato questo straordinario risultato, avendo partecipato a tutte e venticinque le edizioni disputate.
Questa mattina, dal suggestivo corso Italia di Cortina d’Ampezzo, sono partiti 2.853 atleti, provenienti da 19 nazioni e da ogni regione italiana, pronti a percorrere i 30 chilometri del tracciato che segue l’antica ferrovia che univa le due localitĆ .
Le condizioni meteo perfette, con un cielo sereno e una temperatura ideale, hanno reso il percorso ancor più spettacolare. I colori primaverili intensi del paesaggio si sono fusi in un contrasto mozzafiato con le vette ancora innevate del Cristallo e delle Tre Cime di Lavaredo, regalando a tutti i concorrenti uno scenario indimenticabile.

Gara maschile: Njeri Simon Kamau domina in solitaria

Nella competizione maschile, Njeri Simon Kamau ha dato spettacolo fin dalle prime battute. Dopo pochi chilometri ha preso saldamente la testa della gara, impostando un ritmo insostenibile per gli avversari. Con una prova di forza impressionante, Njeri ha tagliato il traguardo in solitaria, fermando il cronometro sul tempo di 01:40:58, confermandosi il re di questa edizione speciale. Sul secondo gradino del podio ĆØ salito Jbari Khalid con un tempo di 01:44:46, seguito da Patuzzo Roberto che ha conquistato il terzo posto con 01:46:08.

Gara femminile: Greta Haselrieder leader indiscussa

Anche nella gara femminile il copione ĆØ stato simile, con Greta Haselrieder che ha condotto la corsa dall’inizio alla fine. Con una prestazione impeccabile, Haselrieder ha tagliato il nastro del traguardo in 02:00:20, aggiudicandosi la vittoria e celebrando al meglio la sua performance. La seconda posizione ĆØ stata conquistata da Kuen Julia con un tempo di 02:04:33, mentre Sartori Debora ha completato il podio con 02:05:01.

SPRING NIGHT RUN – UNA NOTTE DI CORSA TRA IL LAGO DI LANDRO, ALL’OMBRA DELLE TRE CIME DI LAVAREDO, E DOBBIACO

Con partenza fissata alle 20:45 con le maestose pareti Nord delle Tre Cime di Lavaredo a fare da testionomi, si ĆØ disputata ieri sera la Spring Night Run, una corsa competitiva di 11 chilometri che ha condotto gli atleti fino all’arrivo nel suggestivo scenario del Parco del Grand Hotel di Dobbiaco. Complice una serata ideale dal punto di vista meteorologico, con temperature fresche e cielo limpido, la gara ha offerto emozioni a non finire e prestazioni di rilievo.

Tittonel e Moressa i più veloci

Tra gli uomini, il più veloce di tutti ĆØ stato il giovane Francesco Tittonel (classe 2007), portacolori della Vittorio Atletica, che ha chiuso con un tempo ufficiale di 33:54 e un’impressionante media di 3:04 al chilometro. Dietro di lui, a pochi secondi, Benjamin Eisendle (Laufverein Asv) e Alex Puppatti (Laufclub Pustertal), rispettivamente con 34:22 e 34:54. Una sfida tiratissima nelle prime posizioni, con distacchi minimi fino al quinto posto.
In campo femminile, dominio netto per la giovane Diletta Moressa (2002), in forza al Gs Orecchiella, che ha tagliato il traguardo con il tempo di 36:33 e una media di 3:19/km, battendo di oltre tre minuti la seconda classificata, Barbara Giacomuzzi (Atletica Cortina C. Rurale). A completare il podio femminile Norma Pasi (Gs Cat Sport Roma), in 42:03.

Una gara da ricordare

Un percorso lineare, immerso nella natura incontaminata dell’Alta Pusteria, con partenza in quota e un arrivo avvolto nell’atmosfera magica del tramonto sulle Dolomiti. Le condizioni meteo perfette hanno contribuito a creare una serata memorabile per atleti e pubblico. L’organizzazione ha curato nei minimi dettagli il tracciato e i ristori, rendendo la Spring Night Run non solo una gara, ma un’esperienza.

Intervista Gianni Poli

Ā«Siamo ormai agli sgoccioli di questa venticinquesima edizione, un anniversario per me molto importante. Sono stato atleta per 25 anni: ho iniziato a 12 e ho concluso la mia carriera a 37, con una maratona che mi ha regalato l’emozione più forte di tutta la mia vita sportiva. 25 anni da atleta, e oggi, tra pochi minuti, andrò ad accogliere chi chiude questa venticinquesima edizione della gara. Sono passati 25 anni di competizione, ma anche 25 anni della nostra vita. Per questo sono felicissimo: concludere 25 anni da atleta e 25 anni da organizzatore ĆØ un traguardo straordinario. Ho scoperto il percorso della Cortina Dobbiaco nel 1988, quando ero ancora un corridore di alto livello. Avevo vinto la maratona di New York da circa due anni e mezzo, e mi stavo preparando per quella di Boston. Avevo in programma un lungo da 30 km, e chiesi dove potessi correre. Mi dissero: “Prova il tracciato della vecchia ferrovia tra Dobbiaco e Cortina”.
Rimasi affascinato. Mi sembrava di essere calamitato dal paesaggio: le Tre Cime di Lavaredo, il Cristallo, la Croda Rossa… uno spettacolo incredibile. Al ritorno, costeggiando la statale che segue lo stesso tracciato, mi dissi: un giorno voglio far correre tanta gente qui, perchĆ© le emozioni che ho provato su questo percorso non le ho mai trovate altrove.
E oggi i numeri parlano chiaro: con 2.853 iscritti abbiamo raggiunto un risultato significativo. Ho deciso di chiudere le iscrizioni proprio per preservare questo percorso. E quest’anno, finalmente, siamo riusciti a realizzare anche un’edizione plastic free: niente bottigliette usa e getta, solo moto, bici e auto elettriche. Dobbiamo rispettare questo ambiente e lasciarlo alle nuove generazioni cosƬ come lo abbiamo trovato noi. Partiamo da Corso Italia, nel cuore di Cortina d’Ampezzo, cittĆ  che tra pochi mesi ospiterĆ  nuovamente le Olimpiadi dopo 70 anni. E arriviamo a Dobbiaco, un vero gioiello della Val Pusteria, incorniciato dalle montagne più belle del mondo, patrimonio dell’Unesco.Ā»

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