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mercoledì, Settembre 17, 2025

Victor Richard domina il Tor des Géants: nuovo primato, Collé si ritira

Victor Richard vince il Tor des Géants 2025 tagliando il traguardo di Courmayeur in 66h08, nuovo primato della corsa
Victor Richard al traguardo di Courmayeur, vincitore del Tor des Géants 2025 con il nuovo primato di 66h08’22” (ph. Stefano Coletta)

Courmayeur, 18 settembre 2025 – Victor Richard ha scritto una nuova pagina del Tor des Géants. Il trail runner franco-belga ha vinto l’edizione 2025 del TOR330 fermando il cronometro a 66h08’22”, nuovo primato della gara valdostana che attraversa le Alte Vie 1 e 2. Dietro di lui, staccati di ore, sono giunti Martin Perrier e Simone Corsini, mentre il tre volte vincitore Franco Collé si è ritirato per problemi fisici. Una sfida decisa sui colli Entrelor e Loson e proseguita in solitaria fino a Courmayeur, che rilancia il Tor come punto di riferimento mondiale dell’ultra trail.

Tor des Géants 2025

­66 ore 08 minuti e 22 secondi. È questo il nuovo “record” del TOR330 – Tor des Géants, fatto segnare questa notte dal nuovo Re dei Giganti, Victor Richard. La sua cavalcata trionfale era iniziata in sordina, con i primi 50km di gara percorsi senza acuti, lasciando sfogare gli avversari, per poi effettuare il primo vero allungo sui colli più duri, l’Entrelor e il Loson. Alla base vita di Cogne era arrivato da solo, prima di tutti, con un’ora di anticipo rispetto al record del 2023 di Franco Collé, facendo capire da subito quali fossero i suoi intenti. Richard qui gioca però una carta piuttosto inattesa: si ferma a dormire per un’ora e dieci minuti, mangia, si cambia e riparte dopo altri venti. A questo punto è sesto, staccatissimo dalla testa, ma rispetto agli avversari è fresco e riposato. La sua rimonta inizia qui e si completa nel pomeriggio di lunedì, al Lago Chiaro, dopo aver ripreso uno ad uno i suoi antagonisti, proprio quando Collé decide di abbandonare per un problema agli occhi.

Da lì in poi, comincia il suo viaggio in solitaria contro il tempo. Il vantaggio “virtuale” sul tempo di Collé arriva anche a superare l’ora e trenta minuti, ma poi lo sforzo profuso presenta il suo conto sotto forma di forte dolore al tendine d’Achille. Alla base vita di Ollomont si fa trattare dai MassaggiaTOR e riparte dopo mezz’ora. Da lì in poi non si fermerà più fino al traguardo, stringendo i denti. Ora per lui è arrivato il momento di godersi una vittoria e un tempo da sogno, anche se in questi casi è sempre difficile parlare di record, visto il percorso cambiato rispetto al passato con il passaggio ai Rifugi Bonatti e Bertone.

“Ho fatto davvero molta fatica nella prima parte della gara, perché non riuscivo proprio ad alimentarmi. Nonostante ciò, sono arrivato a Cogne in prima posizione e ho cercato di dormire, perché avevo in programma di farlo. Non ci sono riuscito del tutto, ma almeno mi sono riposato un po’. Poi finalmente al Rifugio Coda ho mangiato un bel piatto di polenta e mi sono sbloccato: da lì in poi mi sono sentito davvero bene e ho iniziato finalmente la mia gara”.

Un po’ a sorpresa, il suo avversario principale non era Franco Collé ma Louis Calais. “Franco non dorme, io invece ho capito che bisogna farlo. Louis invece mi preoccupava molto, ho fatto gara su di lui, poi quando si è ritirato per assurdo sono andato in crisi, perché ho avuto un calo di tensione e mi sono sentito svuotato”.

Un problema al tendine d’Achille lo ha un po’ rallentato, nel finale. “Grazie all’intervento dei MassaggiaTOR a Ollomont sono tornato a camminare e poi correre”. Un momento di crisi lo ha avuto anche nell’ultimissima parte di percorso. “Mi sono addormentato tra il rifugio Bonatti e il rifugio Bertone, non ne potevo più. Poi per fortuna sono ripartito e sono riuscito a tagliare il traguardo”.

Richard è contento di aver fatto segnare il nuovo record, ma sostiene che si possa anche fare meglio.“Potrei scendere a 62 ore e sono certo che qualcuno più rapido di me possa scendere sotto le 60 ore”. Ci proverà, ma non il prossimo anno. “Forse fra due, ora mi godo questa vittoria”.

Victor Richard, 39 anni, è nato a Reims, in Francia, ma ha vissuto per molti anni a Saint-Georges-sur-Meuse, in Belgio, dove ha fondato Ultratiming, società specializzata nel cronometraggio di eventi sportivi. In Belgio, inoltre, ha incontrato la donna che sarebbe poi diventata sua moglie: la coppia ora vive in Alta Savoia, a pochi chilometri da Chamonix, ma lui corre ancora con la bandiera del Belgio. Victor Richard, in ogni caso, non è nuovo ad imprese di questo genere in Valle d’Aosta. Dopo il 23° posto al TOR330 -Tor des Géants del 2015, il capolavoro arriva quattro anni dopo, nel 2019, con il secondo posto nella prima edizione del TOR450 – Tor des Glaciers, dietro solo a Luca Papi.

Il suo palmares, però, non si esaurisce qui. Quest’anno si era già regalato la vittoria all’Eiger Ultra-Trail – E250 Unesco Jungfrau-Aletsch Trail, facendo il bis dopo il successo nel 2023. Nel 2024 ha conquistato la vittoria al Montreux Trail Festival – Crossing Switzerland (396 chilometri e 25.260 metri di dislivello positivo) e la SwissPeaks Trail 2024 – 660K, mentre l’anno precedente aveva già fatto segnare un altro exploit, vincendo l’UTMB – PTL (300 chilometri e 25.000 metri di dislivello). Per non parlare del record del Tour del Monte Bianco in bicicletta (10h22 per 164 km con la regola base del passaggio obbligatorio per Chamonix, il Col de la Forclaz, il Grand Col Ferret, il Col de la Seigne e il Col du Bonhomme).

La classifica finale del Tor des Géants 2025 ha incoronato il francese Victor Richard (Alpimotion), vincitore con il nuovo primato di 66h08’22”. Sul podio sono saliti anche il connazionale Martin Perrier (Kailas Fuga Team) e l’italiano Simone Corsini (Hoka/Atletica MdS Panaria Group), giunti insieme in 71h48’55”. Hanno completato la top ten Danilo Lantermino (Italia, Kailas Fuga Team – Asd Valle Varaita) quarto in 73h37’07”, Unai Dorronsoro Garmendia (Spagna, Ehunmilak Ultratrail) quinto in 74h15’19”, Weiqiang Zhang (Cina, Kailas Vibram) sesto in 74h33’59”, Andrea Macchi (Italia, Atletica Gavirate) settimo in 75h40’49”, Daniele Nava (Italia, Asd Castelraider) ottavo in 76h33’52”, Giulio Ornati (Italia, Team Salomon/Sport Project VCO) nono in 76h50’12” e Florian Grasel (Austria, BOA Trail Team + Kailas) decimo in 78h24’51”.

Tra i protagonisti anche il bergamasco Oliviero Bosatelli, due volte vincitore del Tor des Géants (2016 e 2019), che quest’anno per il momento è segnalato in 23ª posizione (categoria over 50, Gs Orezzo), confermandosi tra i simboli della corsa valdostana.

In campo femminile si è distinta l’olandese Noor van der Veen (Rab/Nutribay), 13ª assoluta al traguardo in 79h34’30”. Con questo crono ha stabilito il secondo miglior tempo di sempre femminile nella storia del Tor, sottolineando la caratura internazionale della manifestazione.

Chi ha vinto il Tor des Géants 2025?

Victor Richard ha vinto il Tor des Géants 2025 tagliando il traguardo di Courmayeur in 66 ore 08 minuti e 22 secondi.Victor Richard firma il tabellone come vincitore del Tor des Géants 2025

Qual è il record del Tor des Géants?

Il primato è 66h08’22”, stabilito da Victor Richard nell’edizione 2025.

Perché si è ritirato Franco Collé?

Franco Collé si è ritirato per problemi agli occhi che non gli permettevano di proseguire in sicurezza.Tor des Geants 2025 Franco Colle rifugio Sella

Chi è stata la prima donna al Tor des Géants 2025?

L’olandese Noor van der Veen si è classificata 13ª assoluta con 79h34’30”, secondo miglior tempo femminile di sempre.

Qual è stato il risultato di Oliviero Bosatelli al Tor 2025?

Oliviero Bosatelli, già vincitore del Tor des Géants nel 2016 e nel 2019, è segnalato in 23esima posizione, ancora sul percorso, momentaneamente primo nella categoria over 50 con i colori del Gs Orezzo.

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