
Fiemme Ultra Sky 2025
La prima edizione della Fiemme Ultra Sky si chiude con i successi di Marco De Salvador e Valentina Michielli nella distanza regina di 120 km. Oltre 500 atleti da 17 nazioni hanno preso parte alle quattro prove tra le cime della Val di Fiemme.
Nemmeno il meteo avverso ha potuto fermare l’esordio vincente della Fiemme Ultra Sky, la manifestazione trentina che, al suo debutto sulle quattro distanze da 120, 80, 55 e 30 km, tra sabato e domenica ha riempito i sentieri della vallata con oltre 500 atleti e appassionati provenienti da ben 17 nazioni.
De Salvador e Michielli dominano la 120 km
Ad aprire ufficialmente questa prima edizione ci ha pensato il gruppo della Sky Extreme, partito dal quartiere generale di Cavalese alle 4 di sabato: 120 km tra sentieri, passi e creste toccando ben 11 cime, tutte al di sopra dei 2000 metri. Il dislivello infatti parla chiaro: 7709 metri su e giù tra la Catena del Lagorai, con passaggi spettacolari come quelli al Paion del Cermis e al Cimon del To della Trappola oltre ai laghetti alpini di Bombasel e Lagorai.
Una gara tanto estenuante quanto spettacolare, con panorami dolomitici resi ancora più incantevoli dai colori autunnali; scorci mozzafiato che spaziavano da scenari lunari sul gruppo del Latemar, ad altri molto più wild sulla catena del Lagorai.
Nessun dubbio, nessuna incertezza. Alle prime luci dell’alba il bolzanino Marco De Salvador ha attaccato la testa del gruppo formata da Filippo Canavese e Matteo Anselmi senza mai lasciarla. Sulla discesa verso Cavalese si ĆØ però rifatto sotto Anselmi, che ha cercato di ricucire il gap, ma nellāultima estenuante ascesa verso il Cermis De Salvador -incitato dai suoi studenti giunti appositamente per tifare il loro insegnante di educazione fisica – ha sferrato lāattacco finale, guadagnandosi un margine considerevole che si ĆØ portato fino alla fine. Per lui una vittoria ācorsa col cuoreā come lui stesso ha ribadito al traguardo, in 16h12ā45ā, che sarĆ il nuovo tempo da battere per le prossime edizioni. Argento di giornata per Matteo Anselmi, che ha chiuso in 17h,11ā20ā seguito da Filippo Canavese (17h30ā23ā).
Solo due invece le donne che sono riuscite a raggiungere il traguardo di Cavalese dopo che il comitato organizzatore ĆØ stato costretto a sospendere la competizione a causa delle condizioni meteo avverse giunte durante la notte, con neve in quota, folate di vento oltre i 50km/h e visibilitĆ nulla. Primo gradino del podio per Valentina Michielli, dominatrice indiscussa e reduce dal Tor de GĆ©ants corso solo due settimane fa, che ĆØ stata letteralmente stregata dal paesaggio fiabesco regalato dalla vallata trentina. La sua ĆØ stata una gara in testa dal primo all’ultimo metro, fermando le lancette dopo un viaggio lungo 22h06ā29ā. Sul podio con lei anche Martina De Mas in 23h53ā06ā.
Westenbergen e Boggio vincono la 80 km
Nella Sky Ultra – in questo caso 80 km per 5177 metri di dislivello e 9 vette da raggiungere (Pizzancae, Pelenzana, Monte Agnello, Monte Cornon, Dos dei Branchi, Latemar, Cima Valbona, Pala di Santa, Corno Bianco e Corno Nero) sigilo di Alexander Westenbergen, giĆ vincitore dell’ Adamello Ultra Trail nel 2022 e quest’anno nella 100k dell’Istria by UTMB, che si ĆØ imposto in 9h44ā39ā su un grande Marco Zanoner (10h05ā54ā), che fino al 70^ km ha guidato la testa della corsa per poi cedere negli ultimi 10 km. Bronzo di giornata per lāex nazionale di ski alp Davide Galizzi (10h59ā43ā). Al femminile non c’ĆØ stata storia con Chiara Boggio a dettare il ritmo fin dai primi metri: per lei crono di 12h20ā16ā che le ĆØ valso pure l’ottava piazza assoluta. Seconda posizione per la slovena Tina Satej (12h58ā18ā) seguita da Laura Catti (13h40ā56ā).
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De Rocco e Paganin davanti a tutti nella 55 km
55 km e quasi 3200 metri di dislivello invece per la Skymarathon, una cavalcata partita alle 6 del mattino, lo stesso numero delle cime da raggiungere e che ha visto vittorioso al traguardo Lorenzo De Rocco, il primo atleta in assoluto ad attraversare la finish line di Cavalese in 6h23ā30. E se per la vittoria non c’ĆØ stata storia, ĆØ stata invece battaglia per definire le posizioni di quello che ĆØ stato il primo podio di giornata, con Kevin Fantinato (6h58ā35ā) che dal quarto posto ĆØ riuscito a risalire al secondo grazie ad un gran recupero finale, staccando di quasi 40ā Simone Varesco. (6h59ā19ā).
Nella prova femminile vittoria per Alice Paganin in 7h41ā54ā, mettendosi alle spalle lāazzurra master di corsa in montagna Angelika Eckl (7h46ā07ā) e Silvia Bertolo (8h43ā00ā).
Bertoldo e De Simoi primeggiano nella 30 km Extreme
Per la più āpiccolaā delle distanze, ma non per questo meno impegnativa, ĆØ stato dato invece spazio al giorno successivo: start alle 8.00 di domenica per percorrere i 30 km e 1733 metri di dislivello, necessari per raggiungere prima il Monte Cornon (2189 m) per poi proseguire fino al Dos dai Branchi (2274 m) e rientrare nel cuore di Cavalese, soltanto dopo aver attraversato i boschi al di sopra dell’abitato di Tesero.
Una Skyrace davvero āExtremeā quella che hanno dovuto affrontare i più di 200 concorrenti che, nonostante il sole che ha fatto capolino dopo il maltempo notturno, hanno avuto a che fare con raffiche di vento e fondo perlopiù innevato e ghiacciato.
A fare da padrone su questo tracciato reso ancora più tecnico ĆØ stato Luca Bertoldo, che ha chiuso la prova in 2h42ā47ā dopo un testa a testa fino a metĆ gara con Francesco Zorzi (2h46ā54ā), con il primo ad allungare le distanze prediligendo il terreno difficile per poi tenere duro sul tratto più filante verso il traguardo. A completare il podio Stefano Mich in 2h50ā56ā.
Gara tiratissima quella femminile con Lara De Simoi e Valeria Delladio distanziate di soli 30ā fino al rilevamento di Stava. Ć stata però De Simoi a forzare il ritmo e diventare cosƬ la regina di questa distanza in 3h37ā netti, seguita dalla local Delladio in 3h39ā50ā. Terza piazza per Rebecca Odolini (3h47ā55ā).
Fiemme Ultra Sky, un debutto promettente
Obiettivo centrato per il comitato organizzatore ATPower, che forte del supporto di 270 volontari, punta a rendere la Val di Fiemme uno dei riferimenti principali per il mondo skyrunning, dove portare la corsa in alta quota per valorizzare sì il patrimonio sentieristico, ma soprattutto per conoscerlo e rispettarlo, per vivere la montagna in modo più consapevole e sostenibile.
Non si sono infatti risparmiati i complimenti da parte dei concorrenti -vincitori inclusi- sulla bellezza indiscussa del tracciato, che sa ammaliare e al tempo stesso non perdonare con le sue salite impegnative e gli altrettanti tratti tecnici. Tutte le carte in regola per diventare una grande classica.
Ā«Iniziamo con il dire che siamo molto soddisfatti ā ha dichiarato Andrea TomĆ©, responsabile del comitato organizzatore -. Per la nostra prima edizione non avremmo potuto chiedere di meglio. Abbiamo ricevuto tantissimi feedback positivi e la cosa non può che farci piacere. Il sold out di pettorali e lāottima risposta della Valle sono stati motivo di orgoglio e soddisfazione. Non ĆØ stato facile, ma nessuno ha mai pensato che lo sarebbe stato. Il meteo in serata e alle prime luci dellāalba hanno testato ulteriormente la macchina organizzativa, ma tutti hanno saputo rispondere al meglio. Interrompere le due prove lunghe ĆØ stata una decisione sofferta, ma ponderata nellāottica di garantire la sicurezza di atleti e volontari. Ora ci siamo meritati alcuni giorni di riposo, poi ripartiremo ancora più motivati con la consapevolezza di avere un evento dal grandissimo potenzialeĀ».