Ā«Dedicarmi alla strada ĆØ stata una decisione quasi obbligata degli ultimi anni, vuoi per mancanza di tempo, vuoi per non avere sentieri e salite fuori casa. Come corridore sono nato in montagna (ha corso il suo primo Kima nel 2001, a 19 anni, in 7h43). Non escludo di ritornarci prima o poiā¦Ā». Da puro skyrunner, scialpinista e climber qual era, lo ritroviamo ora nelle gare su strada, sempre ben piazzato. Thomas Capponi, atleta di punta dei Runners Bergamo, 33enne di Verdello (nato e cresciuto in Val Seriana), ha disputato la Maratona di Roma (con la quale aveva un conto in sospeso) portando a casa il personal best…
Si ĆØ trattato in effetti di un ritorno: Capponi aveva giĆ affrontato la corsa nella cittĆ capitolina. Era il 2014, e in quell’occasione si era visto costretto al ritiro per il sopraggiungere di una crisi mentale e fisica al km 23. Domenica scorsa, invece, le cose sono andate decisamente meglio. La trasferta in treno, in compagnia della famiglia e di una truppa di Runners Bergamo, ha creato un clima di amicizia e allegria che ha stemperato la tensione. E la gara, a cui tanto teneva come obiettivo di primavera, ĆØ andata persino meglio delle sue previsioni.Ā Ā«Generalmente prima delle corse, pur immaginando quello che posso valere, non faccio pronostici. PerchĆ© troppe variabili vanno ad influenzare la prestazione finaleĀ».
Pronti via… nella folla fra le strade di Roma, Thomas si accoda subito al gruppetto delle donne e dei pacer.Ā Ā«Sono rimasto sempre coperto. Pur essendo un ritmo troppo elevato per una mia maratona, non volevo perdere quel treno, cosƬ ho forzato un po’ e sono rimasto lƬ. Fino alla mezza, quando ho visto lo split (1h14’30”) e ho deciso di lasciare il gruppo. Non so quanto avrei resistito ancora a quel ritmo, dovevo gestire la seconda mezza, cosƬ sono rimasto solo. Vento e caldo hanno dato un po’ fastidio, ma riuscivo a gestire abbastanza bene la fatica. Nel frattempo le meraviglie di Roma di susseguivano e il tifo aumentava sempre più: fantastico il passaggio in piazza del Popolo e piazza di Spagna, anche se su terreno sconnessoĀ».
Chilometro dopo chilometro, ristoro dopo ristoro, spugnaggio dopo spugnaggio (Ā«essenziali quel giornoĀ»), ĆØ arrivato il sottopasso del km 40. Ć il momento di massima stanchezza. Ā«Ho visto amici e familiari incitarmi. L’adrenalina finale, la voglia di arrivare e centrare il PB mi hanno spinto a superare un altro atleta al km 41, fareĀ lāultima curva a sinistra, in piazza Venezia, davanti allāAltare della Patria, per correre gli ultimi metri in fronte al Colosseo e concludere cosƬ la mia seconda Maratona di RomaĀ». 21esimo assoluto, settimo italiano (davanti a lui Martin Dematteis, Giovanni Gualdi, Dario Santoro, Ettore Scardecchia, Eliyas Embaye e Giorgio Calcaterra), Thomas ha portato a termine la maratona ottenendo il primato personale di 2h32’34”. Ma non ĆØ tempo di fermarsi a festeggiare troppo:Ā Ā«Adesso penso a recuperare un poā le energie, poi ricomincerò a seminare il mio orticelloā¦Ā». E noi, con curiositĆ , aspettiamo i prossimi obiettivi.
Enula Bassanelli
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