Emozioni e tensione si mescolano negli attimi che precedono il via. Gli spettatori riempiono la piazza e le vie del centro, per assistere alla partenza della seconda edizione di Orobie Ultra Trail. Lo start è accompagnato da un lungo applauso della folla: 140 km e 9500 metri di dislivello positivo attendono gli atleti giunti da tutto il mondo per correre sulle Orobie.

Tra i favoriti il bergamasco Oliviero Bosatelli, nel 2015 lo sconosciuto alle spalle di Marco Zanchi, con una divisa anonima, lui che si fermava a mangiare pastasciutta ad ogni ristoro. Quest’anno tutto è cambiato, Oliviero Bosatelli, il vigile del fuoco che indossa la divisa della Valetudo Skyrunning Italia ha i fari puntati addossso, ora tutti lo riconoscono. Qui a Clusone, oltre le transenne, dietro l’arco di partenza, continuano a chiamarlo, salutarlo e incitarlo.
Gli chiedono “ti ricordi di me”? E gli ‘in bocca al lupo’ lanciati dalla folla sono per lui, che si sente addosso una grande responsabilità, a differenza della passata edizione. Lui è concentrato, la responsabilità ha un peso che riesce a reggere, la voglia di fare bene è grande, sogna da un anno questo momento, e da un anno si prepara per questa corsa. Sul percorso, la gente griderà il suo nome, nessuno più esclamerà “ma chi è?!”. Atletica e appassionata di montagna quanto lui, sua moglie lo assisterà nei punti già stabiliti. E lui è concentrato, pronto, determinato. Emozionato dal calore della gente. Tre, due uno… si vola sulle Orobie.
Enula Bassanelli