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venerdƬ, Maggio 2, 2025

Gli stambecchi monchi di Maslana

A Maslana, il “paese degli stambecchi”, fra i gruppetti di animali al pascolo sono stati avvistati due esemplari monchi del corno sinistro. 

Stambecco monco valbondione maslana Foto copyright Mirco Bonacorsi
Foto Copyright Ā© Mirco Bonacorsi

Valbondione (Bg), gennaio 2013. La neve ha coperto solo le cime più alte dell’alta Val Seriana, come troppo spesso sta capitando in questi ultimi anni. Nei pascoli sopra Valbondione l’erba secca dona al paesaggio un colore spento che fa comodo solo ai tanti stambecchi in cerca di cibo.

Piccoli gruppetti si notano un po’ ovunque nei prati che circondano il vecchio borgo di Maslana, che l’autorevole mensile Orobie aveva, a ragione, denominato il “paese degli stambecchiā€. Nel fine settimana molti appassionati di fotografia salgono da Valbondione alla ricerca di qualche originale scatto; scambiando qualche chiacchiera con alcuni di loro scopro che arrivano anche da fuori provincia, addirittura da Cremona. In localitĆ  Piccinella ci sono una ventina di esemplari e cerco la posizione migliore per fotografarli.

All’interno del gruppo mi pare di intravederne uno con un solo corno. Mi sfrego gli occhi nella convinzione di avere avuto un abbaglio. Invece no, ĆØ tutto vero. Ovviamente ha una strana postura, la mancanza del corno sinistro gli fa pendere il capo dal lato opposto. Assieme ai proprietari di alcune baite lo battezziamo ā€œil moncoā€ ed in effetti, anche per chi non lo ha mai visto, diventa facile intuire di quale animale si stia parlando. Non ĆØ dato a sapere a cosa fosse dovuto questo handicap anche se l’evento ĆØ probabilmente legato ai frequenti scontri con gli altri maschi del branco.

Durante il periodo tardo primaverile, con il ritorno dell’erba alle quote superiori, questi ungulati lasciano Maslana e vanno ā€œin villeggiaturaā€ in Valmorta, nella valle della Malgina o in val di Coca. Quando l’inverno torna ad affacciarsi sulle nostre montagne i fotografi e gli appassionati, che ben conoscono il luogo e le abitudini di questi animali, salgono a cercarli a Maslana. Poco prima di calcare le vie in selciato del vecchio borgo la domanda sorge comunque spontanea. ā€œIncontrerò ancora il Monco?ā€.

Gennaio 2017. Anche quest’anno la risposta ĆØ affermativa ma, ironia della sorte, da qualche tempo si ĆØ scoperto che gli stambecchi monchi del corno sinistro sono due. Stazza ed etĆ  molto simili li rendono quasi identici all’occhio degli escursionisti; chi invece dispone di qualche foto di archivio può fare un confronto per comprendere se, nell’arco degli anni, abbia fotografato sempre lo stesso esemplare o due diversi. In particolare l’astuccio corneo rimanente sull’osso frontale sinistro del ā€œprimo moncoā€ risulta molto più ridotto e consumato rispetto a quello ā€œdel nuovo arrivatoā€.

Nei giorni scorsi quest’ultimo ĆØ stato individuato davanti alle cascate del Serio mentre ā€œil suo gemello di sventuraā€ pascolava con altri stambecchi nei prati di Maslana fugando ogni dubbio sulla presenza di due esemplari con la stessa defezione. Dubbi che tuttavia erano giĆ  sorti durante l’estate poichĆ© alcuni amici escursionisti avevano segnalato la presenza del Monco in val di Coca nello stesso periodo durante il quale lo incontrai nella zona del lago Gelt.

Nell’attesa dell’arrivo della neve agli appassionati di fotografia lasciamo volentieri questo spunto offerto da Madre Natura anche se, probabilmente, il desiderio che ognuno di noi culla ĆØ quello di immortalarli nello stesso scatto.

Mirco Bonacorsi

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