La settima edizione dell’Adamello Ski Raid porta in dote la seconda vittoria straniera nella giovane storia della prestigiosa gara scialpinistica. Uno dei protagonisti del successo di oggi, fra il resto, aveva già vinto nel 2013. Stiamo parlando del trentasettenne francese di Arêches Beaufort Bon Mardion, iscrittosi in coppia con l’austriaco Jakob Herrmann, trentatreenne di Werfenweng. Hanno mantenuto fede al pronostico, giungendo primi al traguardo di Ponte di Legno, mentre in campo femminile, come preventivato, si è imposto il team valtellinese del Cs Esercito composto dalle giovani Giulia Murada e Giulia Compagnoni. [classifica]
Un’edizione formidabile, come le precedenti sei, organizzata in un anno difficile e con alcune defezioni dell’ultima ora, su un percorso diverso dal tradizionale, ma alquanto originale, che prevedeva 34 km e 3.180 metri di dislivello per la sfida maschile, quindi 30 km e 2.560 metri di dislivello per la competizione rosa.
William Bon Mardion ed Jakob Herrmann hanno fatto l’andatura sin dalla prima ascesa verso il Passo Tonale e per gli avversari non c’è stato nulla da fare. Sono rimasti al comando in tutte e quattro le salite e nelle quattro discese, portando il loro pettorale numero 6 davanti a tutti, sia ai 2.610 metri di Passo Paradiso, sia ai 3.000 metri di Passo Presena e ai 2.990 metri del Passo Tre Denti, gestendo la leadership anche nella lunga discesa in picchiata del Pisgnanino: 2.000 metri di dislivello negativo fino al traguardo. Il team franco austriaco sotto lo striscione di Ponte di Legno ha chiuso con il tempo di 3h41’57”.
La sfida per i rimanenti gradini del podio è stata particolarmente animata. Dopo 12 km di gara, al cambio pelli al termine della discesa che riportava al Passo Tonale, in piazza d’onore c’erano Hoffmann – Verbnjak, superati poi nella lunga ascesa verso Passo Presena da Werner – Anthamatten, che hanno poi mantenuto il secondo posto fino a Pontedilegno. Ancorata alla quarta posizione, dall’inizio alla fine, la prima coppia italiana, composta dal trentino Federico Nicolini e dal valtellinese Andrea Prandi, con gli avversari che li precedevano sempre a vista con circa un minuto di margine. Sul Passo Tre Denti gli azzurri hanno ceduto per crampi ed hanno pensato a gestire le energie fino al traguardo, cercando di tenere a bada il recupero degli esperti Pietro Lanfranchi e Filippo Beccari, capaci sull’ultima ascesa di superare anche gli svizzeri Pierre Mettan e Julien Ancay.
Nel finale dunque le posizioni non sono cambiate e il riscontro cronometrico ha premiato i dominatori di giornata Jakob Herrmann e William Bon Mardion. Il francese si conferma uno dei più grandi skialper di sempre, essendo tornato sul gradino più alto del podio dopo l’affermazione del 2013 conquistata insieme a Mathèo Jacquemod. I vincitori hanno preceduto di 10 minuti e 5 secondi gli svizzeri Werner Marti e Martin Anthamatten e di 12 minuti e 15 secondi gli austriaci Christian Hoffmann e Paul Verbnjak. Quarti a 22’29” Federico Nicolini e Andrea Prandi, quinti Pietro Lanfranchi e Filippo Beccari a 22’35”.
Senza storia pure la sfida al femminile, con le favorite Giulia Murada e Giulia Compagnoni, sempre a fare l’andatura e a gestire il vantaggio sulle inseguitrici, dimostrando un buon feeling nonostante la giovane età di entrambe e la prima esperienza con lo stesso pettorale. Le due portacolori del Centro sportivo Esercito hanno concluso con il tempo di 4h11’40”, precedendo di 3’57” la coppia mista formata dalla francese Lorna Bonnel e dalla slovacca Marianna Jagercikova. Sul terzo gradino del podio grande gioia per le due atlete di casa Corinna Ghirardi e Bianca Balzarini, alfiere della società organizzatrice Adamello Ski Team, e capaci di mettersi al collo il bronzo di giornata con un ritardo di 11’08” dalle vincitrici. In quarta posizione poi la coppia formata dall’italiana della Val di Fassa Giorgia Felicetti e dalla polacca Anna Tybor.
Soddisfazione per il Comitato Organizzatore presieduto da Alessandro Mottinelli dell’Adamello Ski Team, che ha voluto fortemente dare vita a questo evento nonostante le mille difficoltà legate all’emergenza sanitaria. Un successo con tanti complimenti ricevuti dalle 160 coppie iscritte in rappresentanza di 12 nazioni. Ora si rinnova l’appuntamento con l’edizione numero 8, che andrà in scena nel 2023 (vista la cadenza biennale) con validità per il prestigioso circuito La Grande Course, nonché Campionato del Mondo su lunghe distanze.