E adesso il Kilimanjaro. Quella che sembrava unāimpresa impossibile, ovvero portare a termine 27 maratone in 27 giorni dopo aver nuotato 50 chilometri tra le onde infide dellāOceano Indiano, si ĆØ trasformata invece in un nuovo, grande successo per Danilo Callegari, lāalpinista-esploratore friulano che ora si appresta allāultima, decisiva frazione di āAfrica Extreme 2015ā, ovvero la scalata e discesa in 24 ore del Kilimanjaro senza ausilio di ossigeno e campi intermedi.
Kilimanjaro National Park, Tanzania – Sono state 27 maratone terribili quelle corse da Danilo Callegari, ricche di colpi di scena e difficoltĆ , che lāhanno portato a coprire nel tempo previsto i circa 1200 chilometri di savana, foreste e altipiani che lo separavano dallāapprodo sulle spiagge della Tanzania fino alle falde del Kilimanjaro. Milleduecento chilometri di caldo torrido, piogge torrenziali e fango, affiancando il Manyara National Park e il Serengeti fino al tanto atteso Kilimanjaro National Park.
Ā«A parte i problemi fisici che mi hanno accompagnato per gran parte della corsa, tutto il resto ĆØ stato solamente un cocktail di adrenalina, emozioni, felicitĆ , incredulitĆ , fascino e strizzaĀ» racconta Callegari dal campo base. Ā«Ho avuto momenti difficili per lāaccumulo di stanchezza che giorno dopo giorno mi ha indebolito le difese immunitarie, causandomi forti tendiniti che non mi facevano dormire di notte. Mi sono inginocchiato in piĆ¹ occasioni davanti al dolore, ma ho deciso di rialzarmi perchĆ© nessun dolore potrĆ mai superare la forza di volontĆ nel non voler mollare mai. La ricerca del limite estremo ĆØ spesso un gioco che si incastra tra la vita e la morte, ma che ti fa sentire maledettamente vivoĀ».
Ora Danilo dovrĆ affrontare i 5.895 metri della piĆ¹ alta vetta africana, una salita che Callegari inizierĆ tra pochi giorni, non appena avrĆ smaltito le tremende fatiche delle 27 maratone consecutive percorse nelle ultime settimane. Ā«I grandi successi sono sempre frutto di team composti da persone straordinarieĀ» confessa lāalpinista friulano. Ā«Adesso, terminate le maratone, mi separerĆ² da Yusuph e Dickson, i miei driver, guide e cuoco sempre pronti e disponibili a soddisfare le mie esigenze con un sorriso sulle labbra. Un grazie particolare va a āViaggia con Carloā e āeTripAfricaā, partner in āAfrica Extremeā, che mi hanno fornito unāorganizzazione logistica veramente impeccabile in un luogo di incredibile bellezza, dove, tra piste sabbiose, vaste savane e villaggi sperduti, ho conosciuto un popolo straordinario che ad ogni saluto mi ha sempre regalato un ampio sorrisoĀ».
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