Marcialonga costretta ad annullare l’edizione Cycling 2021, con conseguente rinvio al 2022. Troppe incognite e rischi per atleti, accompagnatori e volontari che ogni anno animano la manifestazione. Davide Stoffie, segretario generale Marcialonga: «Decisione difficile, ma consapevole». Il presidente Angelo Corradini: «Senza la componente divertimento non sarebbe stata Marcialonga».
Non c’è pace per il mondo sportivo, in particolar modo quello amatoriale legato al ciclismo, che si apprestava ad aprire il nuovo anno in grande stile. Purtroppo la situazione pandemica ancora poco chiara non lascia certezze ai comitati organizzatori che intendono strutturare delle gare con gli alti numeri dell’era pre-Covid.
È così che si è costretti a prendere atto che l’edizione 2021 della Marcialonga Cycling Craft prevista per domenica 30 maggio, seppur a malincuore, non si farà. Sono stati giorni frenetici quelli appena trascorsi, con lo staff Marcialonga che ha cercato ogni soluzione possibile per evitare la cancellazione della manifestazione trentina dal calendario agonistico, ma non c’è stato nulla da fare. Troppe le incognite e troppi i rischi che si sarebbero corsi in caso di svolgimento, sia per gli atleti e i loro accompagnatori, ma anche per i tanti volontari che ogni anno rendono indimenticabile le competizioni targate Marcialonga.
Impensabile persino ipotizzare un epilogo simile a quello visto per la versione podistica e quella sugli sci che, rispettivamente a settembre e lo scorso gennaio, si sono svolte regolarmente, ma per la formula a pedali è ben diverso. Riducendola in minimi termini, basti pensare che il percorso della gara avrebbe interessato tre diverse province, ovvero Trento, Bolzano e Belluno, attraversando due regioni quali Trentino Alto Adige e Veneto e questo ha certamente influito sulla scelta finale di annullamento.
Si passerà dunque direttamente al 2022 quando, si spera, si potrà tornare in una condizione migliore, simile a quella tradizionale a cui ormai non siamo più tanto abituati. Il presidente di Marcialonga, Angelo Corradini, esprime i motivi di questa scelta sofferta: «Le nostre non sono semplici gare agonistiche. Hanno lo scopo di divertire, sia pure nell’ottica di compiere delle grandi imprese come percorrere 4000 metri di dislivello in un giorno. Senza il contorno ludico del pasta party, dei ritrovi pre e post gara, e di altri momenti di aggregazione rimarrebbe la sola componente fatica e non sarebbe più Marcialonga».
Dello stesso avviso anche il segretario generale, Davide Stoffie: «La decisione non è stata facile e la scelta più consapevole è stata quella dell’annullamento, con le iscrizioni che saranno dirottate all’edizione 2022». Infine un coro unanime sull’eventualità, presa in considerazione, di un possibile slittamento ai mesi successivi: «Sarebbe stato scorretto nei confronti delle altre organizzazioni perché saremmo andati a sovrapporci a qualche altra granfondo del nord Italia». L’appuntamento è dunque rinviato al prossimo anno, con lo stesso entusiasmo di sempre e con la convinzione che Marcialonga saprà far divertire ancora a lungo.