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venerdƬ, Aprile 19, 2024

Bergamo Running Sky, riflessioni sul cambio del regolamento

Abbiamo aspettato qualche giorno prima di pubblicare questa lettera per non sovrapporla ai risultati del fine settimana. Una lettera di Giacomo Rottoli, skyrunner della Valetudo, che perĆ² non sembra essere d’accordo con la decisione presa dal suo presidente Giorgio Pesenti che si ĆØ trovato a dover modificare il calcolo della claffifica finale della Bergamo Running Sky.
“Che bella idea questo Circuito, mi ero detto al suo annuncio nei primi mesi dellā€™anno, condividendo in pieno i principi e gli scopi che i bravi organizzatori si erano prefissati . Avvicinare tanta gente nuova al mondo di questa bellissima disciplina coinvolgendola in 4 gare alla portata di tutti, spalmate su tutto lā€™arco della stagione, con lā€™evidente intento di ā€œcostringereā€ chi volesse concorrere a partecipare a tutte le 4 tappe. Alla fine sommatoria dei tempi e il piĆ¹ veloce vince, cosa cā€™ĆØ di piĆ¹ semplice. GiĆ  mi immaginavo le dispute con gli amici della ā€œpancia del gruppoā€œ perchĆ©, per chi non  avesse ancora capito il motivo del mio disappunto, il bello di questa formula sarebbe stata proprio la possibilitĆ  di lottare per la 27Ā° o la 42Ā° posizione, tanto sappiamo giĆ  chi potrĆ  occupare le prime. E invece, cosa succede? Alla Sky del Canto, causa qualche bivio mal segnalato e lā€™assoluta necessitĆ  di tenere sottā€™occhio un terreno particolarmente infido, alcuni atleti sbagliano percorso, qualcuno lo accorcia e con grande e ammirata sportivitĆ  si fa ā€œsqualificareā€, qualcun altro lo allunga e con altrettanta sportivitĆ  e senza fare troppe polemiche cerca di recuperare quanto piĆ¹ tempo possibile. Se guardiamo la classifica finale, comunque, non troviamo nĆ© gli amici Gotti, Rinaldi e Semperboni in 40Ā° posizione nĆ© tanto meno il sottoscritto sul podio quindi niente di tragico o irrecuperabile. Due giorni dopo il Comitato organizzatore del Circuito annuncia che, sulla base di questi errori di percorso, il regolamento ĆØ stato cambiato: per farla breve il tempo non conta piĆ¹, vengono assegnati punteggi a scalare (dal 38Ā° al 300Ā° prendono tutti 2 punti), si considereranno i 3 migliori risultati e a chi finisce tutte 4 le gare verrĆ  assegnato un bonus di 10 punti. Cavolo!! E noi ā€œpeonesā€œ che avevamo giĆ  attivato sulla calcolatrice la funzione per sommare ore, minuti e secondi cosa facciamo? Se finiamo tutte 4 le gare sarĆ  come ai tempi del 6 politico a scuola, ci assegneranno 2+2+2+2+10=18 punti, ĆØ come se in una Maratona alle 3.15 fermassero il cronometro e sul sito TDS trovassimo tutti la dicitura ā€œsopra le 3.15ā€œ e un pop-up lampeggiante con scritto: la prossima volta corri piĆ¹ forte. Peccato, a mio avviso il Circuito perde parte dei suoi principi ispiratori ā€œrischiandoā€œ, tra lā€™altro, per quanto riguarda le posizioni di vertice, di avere giĆ  un vincitore o una vincitrice prima dellā€™ultima prova; per evitarlo sarebbe bastato, come si ĆØ fatto negli ultimi anni nei campionati italiani, incrementare del 20 o del 25% il punteggio dellā€™ultima prova che altrimenti rischia di essere ininfluente. So che queste considerazioni non troveranno tutti dā€™accordo ma da ā€œveterano e raccontatoreā€œ di questo sport mi sembrava giusto esprimerle in modo trasparente. Ci vediamo a Vertova…”.
Le nostre considerazioni: impossibile dire che Giacomo Rottoli esprima un’opizione non condivisibile, ma questo vale se a Carvico fosse andato tutto bene. Rottoli propone di mantenere nella classifica generale la somma dei tempi, in questo caso perĆ², ovviamente secondo noi, avrebbe falsato tutto il circuito perchĆØ atleti che sono stati penalizzati sarebbero stati giĆ  tagliati fuori dalla vittoria finale rispetto ad atleti piĆ¹ ‘fortunati’, che magari a Carvico hanno trovato il sentiero giusto. E’ come se un Pantani, un Basso, un Savoldelli, avesse iniziato il Giro d’Italia accusando un ritardo pazzesco a causa di un errore di percorso accumulando magari un ritardo di un’ora sui primi. In quel caso il corridore sarebbe stato giĆ  tagliato fuori dalla gara. L’unica fortuna capitata a Carvico, se cosƬ vogliamo chiamarla, sta proprio nel fatto che la Sky del Canto era la prima tappa e quindi si era in tempo per mettere la classica pezza. Non avrĆ  il valore del regolamento iniziale, ma quanto meno limita i danni (ovviamente non causati dall’organizzazione del Carvico Skyrunning) della prima prova. E’ una nuova ripartenza, tutto lƬ con buona pace di chi il percorso lo ha fatto correttamente, lo sport ĆØ anche questo.

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