Il runner capoverdiano Jailson Manuel Oliveira Duarte ha chiuso la Boa Vista Ultramarathon in 18 ore e 13 minuti, a soli cinque minuti dalla miglior prestazione che resiste dal 2007. Podio maschile nella Salt Marathon di 75 chilometri interamente capoverdiano e successo azzurro con il bergamasco Roberto Catti e vittoria suomi con la finlandese Mia Eronen nella Eco Marathon di 42 km. 60 atleti al via in rappresentanza di 11 nazioni, e una scelta tecnologica per la sicurezza dei concorrenti.
Sal Rei ā Boa Vista (Capo Verde) – Era lāuomo da battere della vigilia e ha confermato le aspettative degli iscritti alla gara. Il capoverdiano Jailson Manuel Oliveira Duarte ha conquistato e dominato la 19esima edizione della Boa Vista Ultra Marathon di 150 chilometri, competizione internazionale il cui tracciato ĆØ disegnato sul periplo della medesima isola di Capo Verde. Il trentaseienne si era presentato al via della gara dopo che lo scorso anno, in testa sin dalle prime battute, aveva perso il tracciato saltando due checkpoint e si ĆØ visto costretto al ritiro.
Ma questāanno, memore dellāesperienza di dodici mesi fa Jailson non ha fallito, e dopo aver lasciato sfogare gli avversari nei primi chilometri, li ha recuperati e ampiamente superati con una prestazione che fino a unāora dalla fine faceva sperare nel nuovo record della gara. Infatti, Jailson ĆØ stato in vantaggio sulla tabella di marcia dello spagnolo Salvador Calvo Redondo, che nel 2007 fermò il cronometro in 18 ore e 8 minuti, per tutto il percorso di gara, ma una crisi negli ultimi dieci chilometri lo ha costretto a camminare e chiudere in 18:13ā36ā.
Punto di riferimento della competizione nonchĆ© presidente del Boa Vista Marathon Club, il toscano Piergiorgio Scaramelli ha anche lāincarico di selezionatore della nazionale di ultramarathon di Capo Verde: Ā«Jailson Manuel Oliveira Duarte ĆØ un atleta dal grande talento, e in questa edizione della nostra gara ha dimostrato una superioritĆ tecnica rispetto alla media agonistica del panorama āultraā internazionale ā ha commentato Scaramelli ā e nel 2020 lāobiettivo ĆØ di effettuare una preparazione che lo porti ad essere al top di forma a settembre per i mondiali di specialitĆ in Olanda, passando anche con una partecipazione alla 100 km del PassatoreĀ».
Per i prossimi impegni internazionali Jailson Manuel Oliveira Duarte dovrĆ misurarsi anche con gli impegni del lavoro che lo vedono protagonista in un progetto statale di biodiversitĆ nellāisola di Sao Vicente: Ā«Ho iniziato a correre solo quattro anni fa in Portogallo dove alcuni amici mi portarono a correre, e da lƬ non ho più smesso ā commenta un soddisfatto Jailson ā e ora mi alleno sei giorni alla settimanaĀ».
Al secondo posto, distaccato di oltre 5 ore e 30, il giovane Rigers Kadija nato in Albania ma naturalizzato toscano, che ha partecipato alla Boa Vista Ultra Marathon dopo essere stato selezionato da Endu, il network di servizi per lāendurance sport, siglando il tempo di 23:44ā22ā. Un altro terzo posto (dopo quelli del 2013 e 2018) per il veneto Corrado Buzzolan, veterano della competizione di Capo Verde con sette partecipazioni (argento nel 2013) che ha chiuso questa edizione in 25:30ā15ā. Una poltrona per due nella classifica femminile che ha visto concludere insieme le amiche e trailer di lungo corso Francesca Billi di Genova e Mattea Geraci di San Mauro Torinese in 31 ore e 8 minuti.
Nella prova Salt Marathon di 75 chilometri podio maschile interamente di Capo Verde, con il successo di Ariano Dos Santos che ha chiuso la prova in 7:42ā21ā lasciandosi alle spalle i connazionali Joao Lopes Fonseca e Gomes Antonio Cabral che hanno portato a termine la gara parimerito in 9:04ā02ā. Tra le donne successo di Giuseppina Bisignano che, dopo aver vinto la Eco Marathon qui a Boa Vista un anno fa, ha allungato la distanza conquistando anche la prova di 75 chilometri in 12:05ā02ā, lasciando la piazza dāonore alla tedesca Antje Wensel in 12:48ā24ā. Terzo gradino del podio per la brasiliana Matilde Costa Santos Blum in 13:33ā16ā.
A vincere la prova di 42 chilometri il bergamasco Roberto Catti che dopo una partenza lenta ha accelerato nella seconda parte di gara concludendo la Eco Marathon in 4:13ā06ā relegando i più esperti capoverdiani Luis Carlos Ribeiro Rodrigues (4:25ā12ā) e Nelson Gil Dias Fortes (4:30ā15ā) a spartirsi gli altri due gradini del podio. La classifica femminile ha visto primeggiare la finlandese Mia Eronen con il tempo di 4:52ā26ā (in gara con il marito Mika Flinkman) con un distacco di oltre 50 minuti sulla capoverdiana Patricia Beatriz Dos Santos Lopes (5:42ā21ā) e terza piazza per Vittoria Baroni in 5:49ā24ā.
Va in archivio unāedizione di successo che ha visto lāadozione di tracker gps che hanno consentito di monitorare in tempo reale la posizione in gara dei concorrenti: Ā«Dopo i ponti radio in grado di coprire lāintera isola che installiamo ogni anno ā ha commentato Marco Zaffaroni del Friesian Team – abbiamo compiuto un ulteriore passo organizzativo sul fronte della sicurezza, consentendo alla nostra crew di tenere sotto controllo il transito e i passaggi degli atletiĀ».
Arrivederci al prossimo anno dove il numero āventiā giocherĆ un ruolo centrale: ventesima edizione nellāanno 2020.