Ā«Cumbre! Ć stata unāavventura epica dove abbiamo dato e speso ogni singola nostra risorsa. Due giorni in truna con tempesta e tre giorni di scalata con un bivacco a 40 metri dalla cima seduti allāaddiaccio. La discesa ĆØ stata tremenda nel cuore di una tempesta. Siamo emozionati e felici ma ĆØ stata veramente durissimaĀ».
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CumbrĆØ! GiovedƬ 25 gennaio la cordata italo lecchese composta da Manuele Panzeri, Giovanni Giarletta e Tommaso Sebastiano Lamantia ha raggiunto la cima del Cerro Torre a quota 3108 dopo ben tre giorni di scalata sulla Parete Ovest e un bivacco a 40 metri dalla vetta. I tre alpinisti, partiti da Lecco a fine dicembre, hanno dovuto affrontare parecchie difficoltĆ prima di riuscire a solcare la calotta sommitale di questa incredibile montagna. Il team aveva giĆ tentato la cima nella prima metĆ di gennaio ed era stato ribattuto per via delle condizioni meteo proibitive. Questo primo tentativo ha comunque permesso di portare materiale e viveri fondamentali per lāascesa.
Lāambizioso progetto di ripercorrere la Via dei Ragni, realizzata nel 1974 dalla spedizione lecchese capitanata da Casimiro Ferrari, oggi ĆØ di nuovo realtĆ . In un paesaggio fatto di cime aguzze, funghi di neve e ghiaccio, Manuele, Giovanni e Tommaso hanno potuto cosƬ rivivere e riscrivere une delle piĆ¹ belle pagine dellāalpinismo lecchese e mondiale. Il Cerro Torre con la sua parete ovest rappresenta sicuramente una delle montagne piĆ¹ belle e allo stesso tempo piĆ¹ difficili da scalare. 600 metri di sviluppo di ghiaccio e misto con difficoltĆ variabili, un sogno per molti una realtĆ per il trio lecchese. La cordata, oltre a condividere la passione indiscussa per le grandi montagne, condivide anche lāimpegno nel soccorso alpino e proprio da questo punto dāincontro ĆØ scoccata la scintilla per questo ambizioso progetto che li vede oggi protagonisti.