Il chilometro verticale dei record non delude mai, resiste ancora il muro dei 31’ ma le gare hanno offerto emozioni fino all’ultimo. Sarah McCormack la spunta per soli 35 centesimi su Belotti che è per l’ennesima volta campionessa italiana di specialità. Conferma Aymonod: il più forte è lui, ma che numeri Tiziano Moia.
In mezzo ai protocolli, ai dubbi, alla paura ed alla responsabilità emerge prepotente lo sport e la corsa in montagna in particolare. Chiavenna passa a pieni voti la prova: gara organizzata in sicurezza e con dispiegamento di presidi di protezione. Gare belle, combattute e di altissimo livello, come si conviene ad un blasone come quello della gara chiavennasca, appuntamento clou a livello mondiale per l’only-up, e come meritava il titolo italiano di specialità, in palio oggi sui 1000 metri di dislivello da Loreto a Lagunc per tutte le categorie e le società. Cielo terso, temperatura perfetta, oltre 300 al via con il punto nevralgico della zona di start che è stato trasformato in un fortino blindato. Accesso filtrato, controlli minuziosi e naturalmente mascherine e distanziamento.
Gara donne
Vince ancora Sarah McCormack, l’irlandese mette nella propria personale bacheca anche il prestigioso trofeo del Vertical dei Vertical. Una vittoria ottenuta per un sospiro, un battito di ciglia: 35 centesimi a separarla da Valentina Belotti, la favorita di giornata (visto il forfait di Emmie Collinge). 39’03” per ambedue, bisogna fare appello ai chip ed alla tecnologia per rilevare i 35 centesimi che consegnano la vittoria all’irlandese. Per Valentina Belotti è pronta consolazione con un titolo italiano che da un senso pieno a questa stagione visita di rincorsa, debellando infortuni e condizione che solo da poche settimane l’aveva riammessa tra il novero delle favorite. Bel terzo posto per Elisa Sortini, 40’03”, un minuto secco dalle due dominatrici di giornata, ed argento tricolore, il terzo della stagione dopo il classic e le lunghe distanze, ma non si parli di eterna seconda: la Talamonese dimostra ancora una volta costanza ad altissimo livello ed una duttilità invidiabile.
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La sorpresa vera di giornata è al 4° posto della generale e bronzo italiano dove si issa il nome di Ilaria Bianchi. La scalatrice lariana regala una prova degna dei bei tempi, un 40’20” che le è utile a staccare di pochissimi secondi due delle favorite della vigilia, le piemontesi Francesca ed Erica Ghelfi che con 40’22” e 40’23” completano la top 5 italiana di giornata. Nelle dieci della generale anche Primitive Niyirora (41’34”), Viktoria Kreuzer (41’48”), Dimitra Theocharis (42’28”) e Alice Gaggi (42’34”).
Vittoria nella categoria Under20 per la trentina Luisa Valenti (Valchiese – 52’09”) davanti a Giulia Savoldelli (Pool Atletica Alta Valseriana – 55’32”) e a Irma Chivazza (Gs Pomaretto – 55’44”).
Gara uomini
Centesimi nella gara femminile, pochi secondi nella gara maschile dove resiste decisamente il record, ormai pura leggenda, di Bernard Dematteis (30’27” nel 2013) e dove per l’ennesima volta nessuno riesce a sfondare né il muro dei 31’ né quello dei 32’.
Le emozioni però non sono mancate: Tiziano Moia ci ha creduto e ne aveva ben donde, il friulano già in ottima evidenza al Nasego oggi ha certificato un ulteriore salto di qualità. Il suo 32’33” è rimasto li a resistere agli assalti prima di un Rostan mai visto su questi schermi così deciso, concreto ed incisivo. Il ragazzino della Val Chisone sta diventando grande e nel panorama vertical è un nome da tenersi segnato. 33’02” e 5° posto finale (4° italiano e Campione della categoria Promesse). Meglio di lui, di un solo secondo (33’01”), ecco Albertino Vender, che sale sul terzo gradino del podio dei campionati italiani. Su quello generale di giornata, con un 3° posto che conferma quanto di buono sta mostrando nelle ultime stagioni, c’è il ticinese Roberto De Lorenzi, autore di un 32’36” che paga a Moia solo 4 secondi.
Il re però, alla fine, è ancora lui, Henri Aymonod. Crono finale 32’31”, due secondi meno di Moia, il valdostano si prende vittoria finale (la sue seconda di fila a Chiavenna) e titolo italiano, nessuno oggi pare poterlo impensierire su un vertical. Quello dell’atleta in forza alla Sportification di Fossano è un dominio senza fine. Dalla vittoria nel Piz Tri Vertical dell’agosto 2019 Henri ha siglato un clean sheet incredibile di vittorie: Lagunc 2019, Fully 2019, Piz Tri 2020, Mela Vertical 2020, Nasego 2020, Lagunc 2020…
Bel 6° posto dell’irlandese Zak Hanna, agganciato al treno dei migliori con un 33’03” finale. Nella categoria Under20, vittoria annunciata per il valtellinese Alessandro Crippa (Atletica Alta Valtellina – 37’02”) che ha regolato Davide Gini (Gp Valchiavenna – 39’15”) e Alex Rigo (Val di Sole Running – 39’20”).
La top 10 finale di questa edizione del Km Verticale Chiavenna – Lagunc
1 Henri Aymonod 32’31”
2 Tiziano Moia 32’33”
3 Roberto De Lorenzi 32’36”
4 Alberto Vender 33’01”
5 Andrea Rostan 33’02”
6 Zak Hanna 33’03”
7 Andrea Acquistapace 33’52”
8 Daniele Fontana 34’06”
9 Martin Anthamatten 34’06”
10 Emanuele Manzi 34’10”
Campionati Italiani 2020 di Km Verticale per Società
Nella classifica del campionato italiano di società il titolo al maschile va a La Recastello Radici Group mentre al femminile all’Atletica Alta Valtellina. Queste le top 5 di società:
Maschile
La Recastello Radici Group 269
Us Malonno 228
Atletica Valli Bergamasche Leffe 201
Amici Madonna della Neve Lagunc 195
Sa Valchiese 176
Femminile
Atletica Alta Valtellina 169
Gs Orecchiella Garfagnana 149
La Recastello Radici Group 148
Atletica Pidaggia 119
Team Pasturo 113
I campioni italiani di chilometro verticale 2020 di categoria
Uomini
Promesse – Andrea Rostan
Master A – Emanuele Manzi
Master B – Dario Martocchi
Master C – Leandro Marcoz
Donne
Promesse – Cecilia Basso
Master A – Valentina Belotti
Master B – Giovanna Cavalli
Master C – Lail Alquati