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giovedƬ, Dicembre 5, 2024

L’esperienza di correre bendati: buona la prima per la Sei Ore di Azzano

Sabato 1 ottobre si ĆØ corsa ad Azzano San Paolo la prima edizione della Sei Ore di Azzano, manifestazione podistica non competitiva nelle versioni ā€œStaffetta 6 per 1 ora a squadreā€ e ā€œ6 ore individualeā€, organizzata da Simona Pievani, Walter Zoeschg e Antonio Cuda, con la collaborazione dell’associazione culturale Azzano Giovani e patrocinata da Regione Lombardia, Comune di Azzano San Paolo e Uci – Unione Ciechi e Ipovedenti di Bergamo.

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Azzano San Paolo (BG) – Alla Staffetta podistica a squadre hanno partecipato 29 team, tra cui uno (ā€œQuelli del Boniā€) interamente composto da atleti ipo e non vedenti. Gli iscritti alla ā€œ6 ore individualeā€ sono stati invece 13, tra cui due donne.

I premi offerti dagli sponsor sono andati a:

– Le migliori tre squadre, nell’ordine: Running Time (con 99 km percorsi) – Morot and friends (93 km) – Club Pantera Rosa (92 km).

– La migliore squadra composta da atleti ipo/non vedenti: il giĆ  citato team dei ā€œQuelli del Boniā€ (che nelle 6 ore ha cumulato ben 73 km).

– I primi tre uomini iscritti alla ā€œ6 Ore individualeā€, nell’ordine: Franco Togni (con 74 km percorsi) – Matteo Bertoli (72 km) – Roberto Baronio (63 km).

– Entrambe le donne iscritte alla ā€œ6 Ore individualeā€, nell’ordine: Agostina Zambelli (52 km) e Claudia Gibellini (48 km).

– Le prime tre migliori prestazioni orarie, nell’ordine: Raphael Tahary del team ā€œRunning Timeā€ con 18 km percorsi nella propria frazione oraria ā€“ Franco Zanotti (16 kmh) – Nadir Cavagna (16 kmh).

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Grande soddisfazione tra i concorrenti, a cui sono risultati particolarmente graditi la location, il passaggio dal Parco degli Alpini e l’esperienza del ā€œpercorso al buioā€ (un percorso di circa 200 metri in cui ogni atleta ā€“ al termine della propria performance – ĆØ stato bendato ed accompagnato da un compagno di squadra o dai volontari presenti fino al traguardo).

Soddisfatti anche i numerosi accompagnatori, che ā€“ oltre a godere degli eventi collaterali rivolti ai piĆ¹ giovani nel limitrofo Parco dell’Anfiteatro ā€“ hanno potuto sperimentare il ā€œbar al buioā€ e gustare in modo diverso (in un ambiente completamente privato della luce) un caffĆØ o uno snack.

Tutto questo si traduce in grande visibilitĆ  – anche sui media – per il Comune e per il ā€œCentro di ipovisione e riabilitazione visivaā€ ospitato nelle adiacenze del Parco degli Alpini, prestatosi a campo gara.

Entusiasti gli organizzatori di questo ā€œevento zeroā€ – Simona Pievani, Walter Zoeschg e Antonio Cuda – che nel dichiarare piĆ¹ che centrato l’obiettivo prefissato alla vigilia della manifestazione, ringraziano gli sponsor che hanno creduto nel progetto e danno appuntamento all’edizione 2017.

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