Un gelido vento di Bora ha accompagnato lungo tutto il percorso i quasi 1000 concorrenti che si sono sfidati sulle tre distanze de La Corsa della Bora: 21 km, 57 km e 164 km attraverso tutto il Carso triestino e sloveno nell’evento giunto alla seconda edizione organizzato da asd Sentierouno.
I vincitori dell’Ipertrail, 164 km, Peter Kienzl e Alexander Rabensteiner, hanno scelto di tagliare il traguardo assieme, alle 3 di notte, dopo 26 ore di gara ininterrotta. Una gara durissima la Corsa della Bora, condotta in autonomia, senza punti di ristoro. Al loro posto una cassa con cibo e cambi, trasportata dall’organizzazione a basi-vita ogni 20 km. Niente tracciatura del percorso, ma una traccia gps da seguire e un sistema di tracking satellitare che ha consentito all’organizzazione di monitorare costantemente la posizione. Una novantina gli atleti, tra concorrenti individuali e in team, che si sono sfidati in quest’impresa, di cui solo la metà è giunta al traguardo. Tra questi Cristiana Follador, già campionessa del mondo, prima donna, che ha condotto la gara femminile per tutto il percorso. Presenze straniere tra cui da Ungheria, Slovenia, Bosnia, Germania e Canada.
Sono 310 gli atleti che alle ore 7.30 si sono presentati a Pesek sulla linea di partenza di S1Trail, 57 km. Un primo passaggio a Dolina, la risalita sul Monte Carso sconfinando poi a Beka, per poi ridiscendere in Val Rosandra e risalire nuovamente a San Lorenzo. Da lì tutto il ciglione carsico, con spettacolare vista sul Golfo di Trieste e arrivo sulla spiaggia a Porto Piccolo Sistiana. Il bergamasco Luca Carrara, team Mammut e campione italiano ultra trail in carica, ha vinto la gara, bissando il successo della prima edizione, in 5h12’16”. Secondo Christian Modena, team New Balance, (5h18’16) e terzo Christian Pizzati del Trail Running Movement. Per le donne è stata Annemarie Gross, Temekom team Suedtirol, la prima a tagliare il traguardo in 6h45’51, seguita da Alice Modignani Fasoli (7h01’44) ed Elisabetta Mazzocco (7h02’40). Anche qui numerose le presenze straniere con netta prevalenza dall’area austriaco tedesca.
Sui 21 km di S1Half, che dall’Obelisco di Opicina, in un continuo saliscendi su sterrato, ha portato fino a Porto piccolo Sistiana, il podio maschile vede sul gradino più alto l’austriaco Manfred Steger (1h43’04”), già vincitore della prima edizione. Seguito da Enrico Pausin (1h47’52”) e Davide Delladdio (1h51’53”). Tra le donne è stata la lituana Alionka Kornijenko a trionfare in 2h06′, sul podio con Michela Minussi (2h09’31”) e Giulia Titton (2h11’53”).
«Il nostro ruolo è stato quello di far da regia, coordinare il lavoro delle tantissime persone e dei tantissimi volontari che con il loro entusiasmo hanno fatto sì che questo evento potesse realizzarsi», commenta Tommaso de Mottoni, presidente di asd Sentierouno. E se il 2017 è stato l’anno di battesimo per Ipertrail, si guarda già all’edizione 2018 con altre novità e nuove distanze da mettere sul piatto: una gara di orienteering per i più piccoli e un percorso più veloce per chi dalla corsa su strada vuole affacciarsi al trail. Appuntamento al 2018 per la prossima Corsa della Bora.