Quattromila chilometri, una tenda e due zaini. Il volo? Già prenotato. Laura e Marco partiranno il 27 novembre. Due cuori in cammino, così hanno deciso di chiamarsi, da quando hanno convertito la propria vita, dicendo addio al posto fisso. La coppia ha abbandonato la frenesia di Milano una decina di anni fa, per trasferirsi in riva alle tranquille acque del lago di Endine. Un piccolo b&b aperto nella stagione estiva: quanto basta per mantenersi. E il resto dell’anno tutto per loro. Da trascorrere viaggiando.
Prossima destinazione di Laura Bonetti e Marco Rovati, instancabili lenti e curiosi viaggiatori, la Patagonia. «Cammineremo per 4.000 chilometri sulla via del Greater Patagonian Trail, il più lungo trekking dell’America del Sud. Da Ushuaia, nella Terra del Fuoco, raggiungeremo Santiago del Cile, passando dalla Patagonia cilena e argentina e sulle Ande». In totale autonomia. «Valichi in alta quota, fiumi da guadare, cime da scalare, sentieri e mulattiere. Qualche visita alla civiltà per rifornirsi di viveri e aggiornare il blog».
Cercheranno di rispettare i principi del Leave No Trace. «Attraverso le nostre foto ed il nostro diario di viaggio faremo conoscere questi luoghi remoti sperando di stimolare, in chi ci seguirà, l’amore per natura». Il rispetto dell’ambiente passa anche attraverso la scelta dell’attrezzatura. «Bottiglie filtranti, fornelli pirolitici, pannelli solari e batterie ricaricabili, torce frontali, gps, saponi biodegradabili, abbigliamento tecnico, scarpe e tanti altri strumenti verranno messi alla prova e recensiti sui canali social. Effettueremo anche dei tutorial sulle tecniche adottate per ridurre l’impatto ambientale».
Ushuaia, città più australe del mondo, meta iniziale del viaggio di Laura e Marco, non corrisponde al punto di partenza ufficiale del Greater Patagonian Trail. «Vero. L’itinerario prenderebbe il via a El Chalten, un villaggio nella provincia di Santa Cruz, mille chilometri a nord. Noi però giungeremo in autobus o in autostop sulla punta più estrema del Sudamerica e da lì cominceremo a camminare. Valuteremo strada facendo la distanza da percorrere ogni giorno. Una cosa è certa, la fretta non ci appartiene. Vogliamo godere della natura, di albe e tramonti. Ci prendiamo due inverni per completare questo viaggio. Rientreremo in Italia nel mese di aprile, poi il tempo scorrerà veloce e sarà ora di prenotare di nuovo il biglietto».
Enula Bassanelli
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le foto dei precedenti viaggi
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