Skyrunner, cosa intendi fare, tra la lava devi andare, e vedrai brillare il fuoco del āMongibelloā, le tue ali si spalancheranno al vento e correrai su un tappeto color pece, approderai entusiasta nelle colate ā¦e questo ĆØ il paradiso!
LāEtna ĆØ terra bruciata, ĆØ ricchissima di miti e leggende, gli antichi guardavano il monte sputa- fuoco con timore e rispetto. Nel vulcano ne avevano fatto la dimora: il dio del fuoco e i ciclopi. I navigatori del Mediterraneo lo conoscevano bene perchĆ© sovente faceva loro da faro naturale, il suo breve nome, lāEtna, esiste dagli albori della nostra civiltĆ . Persino gli arabi ne rimasero colpiti a tal punto che lo nominarono āil monte dei montiā (Mongibello), la montagna per antonomasia.
IL PERCORSO – Il tracciato della nona edizione dellāEtna Valetudo Ecomarathon, con sponsor tecnico Millet, ha avuto uno sviluppo chilometrico di 42 km con partenza alle ore 09.20 di sabato 1 novembre 2014 da Pian Vetore, zona sud dellāEtna, a quota 1800 metri sul livello del mare. Appena sotto il famoso rifugio Sapienza e dopo 2500 metri di dislivello complessivo, tra colate laviche di varie eruzioni, boschi di faggio, pinete di pini loricati, distese di betulle appena ingiallite, castagni, ulivi e cespugli di ginestre in fiore siamo arrivati al traguardo posto al rifugio Ragabo, zona nord del vulcano nel comune di Linguaglossa, a quota 1450 metri sul livello del mare.
LA GARA FEMMINILE – L’ecomarathon ha avuto due atleti bergamaschi in testa alla gara sin dalle prime battute; al femminile lāatleta tesserata Valetudo team rosa, Monia Acerbis, di AlmĆØ, alla sua prima maratona in montagna, non ha avuto molti problemi nel mantenere il comando della gara, salvo la sua inesperienza sulle lunghe distanze in montagna. Ad impensierire Monia Acerbis era la campionessa Valetudo Marina Plavan, che perĆ² qui sullāEtna si ĆØ presenta con le fatiche patite al Tor des GĆ©ants, non ancora smaltite del tutto. Dopo una partenza molto ingolfata, nel finale ĆØ riuscita a riacciuffare le avversarie che gli stavano davanti. Lāaquila Valetudo Monia Acerbis ha chiuso in 3h41ā44ā, seconda Marina Plavan in 3h57ā08ā, e a seguire, con il suo bronzo di giornata, conquista il titolo di campionessa siciliana di skyrunning Fisky Graziella Bonanno con il time di 4h03ā30ā.
LA GARA MASCHILE – La corsa al maschile si ĆØ giĆ sistemata sulla prima breve salita, lāorobico di Cene sponsorizzato Salomon Fabio Bazzana, con una progressione molto decisa, ha staccato inesorabilmente tutti e con sicurezza da veterano della corse sky in quota ĆØ arrivato primo allāarrivo presso il rifugio Ragabo con il time 2h54ā12ā, giungendo secondo in 3h01ā30ā lo skyrunner Vito Massimo Catania conquista lāargento di gara e il titolo di campione siciliano di skyrunning Fisky 2014, terzo Antonino Recupero in 3h05ā10ā, quarto Vincenzo Tomasello in 3h15ā15ā e ottimo quinto il fratello della vincitrice Monia, Domenico Stefano Acerbis, residente a Villa dāAlmĆØ, time 3h16ā05ā. Per il Valetudo team di rilievo il tredicesimo posto del giovane siciliano Salvatore Ragonese time 3h44ā38 e ventesimo Giorgio Pesenti con quattro ore di gara tonde.
A volte descrivere gare di questa fattura, su dei percorsi unici al mondo, risulta molto difficile. I posti sono bellissimi e si rischia di commentare magari non in forma adeguata. Consiglio di scendere in Sicilia e, almeno una volta, provare le emozioni di correre sul vulcano attivo piĆ¹ alto dāEuropa!
Ringrazio lo staff di Mandala tour per ospitare la denominazione Valetudo nel logo della gara sullāEtna, inoltre ringrazio sentitamente tutti i volontari che prestano servizio sul percorso.
Giorgio Pesenti
presidente Valetudo Skyrunning Italia