Si stanno cimentando sulle lunghe distanze, e il loro obiettivo è la conquista di un posto in nazionale. Fabio Ruga e Ilaria Bianchi, in forza alla Recastello Radici Group, fra i protagonisti del Val Bregaglia Trail, punteranno tutto sul Trofeo Nasego…

Per chi mira ad un posto nella nazionale di corsa in montagna lunghe distanze, il Val Bregaglia Trail non è stata soltanto una corsa fra suggestivi paesaggi, su una distanza utile alla preparazione specifica. Il Val Bregaglia Trail (disputato il 24 aprile scorso), per qualcuno, è stato uno dei principali obiettivi di inizio stagione. Infatti, la nuova gara valtellinese sviluppata su 41 km e 2758 m di dislivello positivo era valevole come prova di selezione per la squadra che rappresenterà l’Italia ai mondiali di lunghe distanze.
I riflettori, per l’occasione, erano puntati su Marco De Gasperi e altri atleti fra cui due portacolori della Recastello Radici Group, i comaschi Fabio Ruga e Ilaria Bianchi. Entrambi sono riusciti a conquistarsi un posto sul podio della prima edizione dell’evento con partenza e arrivo a Chiavenna – chi molto soddisfatto di tale risultato, chi invece un po’ rammaricato.
La prima volta di Fabio Ruga oltre i 30 km
Una prima assoluta per Fabio Ruga sulla distanza di 40 chilometri: per questo era molta la curiosità della squadra intorno a lui. «La mia gara più lunga, prima d’ora, era stata la Cortina Dobbiaco (30 km) disputata nel 2015. In Val Bregaglia non sapevo esattamente come impostare la condotta di gara. Nella prima ora ho seguito Marco De Gasperi. Si è formato un gruppetto che comprendeva anche Alessandro Rambaldini e Marco Zanoni. Tenendo un passo tranquillo, la prima ora abbiamo corso insieme». Intorno al km 16, De Gasperi ha allungato; Ruga e Rambaldini lo hanno seguito fino alla seconda salita, dove il campione del mondo di corsa in montagna ha nuovamente cambiato marcia, sferrando l’attacco decisivo.
All’inseguimento di De Gasperi e Rambaldini
«Noi due, dietro, abbiamo provato a tenere Marco, tirandoci il collo. Io mi sono staccato per primo, restando da solo. Dietro non ho mai controllato, pensavo arrivasse qualcuno, invece stavo guadagnando su Rambaldini, che sul traguardo mi ha anticipato di 14 secondi. Se avessi saputo prima di essergli così vicino, avrei provato a riprenderlo in discesa». Il terzo gradino del podio, comunque, lo soddisfa a pieno: «Sono contento perché ho tenuto fino alla fine e i distacchi non sono abissali». In ottica nazionale cosa ti aspetti? «Ho corso a Chiavenna appositamente per partecipare alla prova di selezione. Questo risultato potrebbe significare qualcosa, ma lo sapremo solo dopo il Nasego, gara che ora per rappresenta l’obiettivo più importante. Non mi sbilancio».
La Recastello alla Corsa dei Giganti… a casa di Fabio Ruga
Ma nel mezzo, fra il Val Bregaglia Trail e il Trofeo Nasego, c’è stata la gara di casa, a San Siro, sulle rive del lago di Como: la Corsa dei Giganti. Come da pronostico l’atleta della Recastello si è imposto anche nell’undicesima edizione, lasciandosi alle spalle il tenace Marco Leoni ed Eros Redaelli. Per la cronaca, va sottolineato che a San Siro la Recastello era presente con numerose pedine, fra le quali le azzurre Samantha Galassi e Alice Gaggi, che si sono classificate rispettivamente terza e quarta (dietro a Emmie Collinge e Sara Bottarelli).

Ilaria Bianchi, un podio senza soddisfazione, ora si pensa al Nasego
Alla ricerca di un posto in nazionale lunghe distanze anche la recastellina Ilaria Bianchi. Per lei, come per Ruga, il trail della Val Bregaglia ha rappresentato un importante banco di prova in ottica convocazione azzurra. «Sono arrivata terza dietro a Debora Cardone e Barbara Bani, ma non posso ritenermi soddisfatta. Ce l’ho messa tutta eppure non è andata bene, ho preso una giornata no, dopo una settimana di lavoro particolarmente pesante, e il percorso non mi ha certo favorito. La prima parte, infatti, era molto tecnica, e io faticavo a trovare gli appoggi. Dopo la salita iniziale, le mie inseguitrici mi hanno ripreso. La seconda parte del tracciato era tutta da correre (quindi molto più adatta a me) ma a quel punto ero cotta. Non stavo bene quando sono arrivata al traguardo. E benché sia salita sul podio, ho preso distacchi troppo consistenti. Insomma, non me la sono goduta (e io corro soprattutto per il piacere di farlo), anche se i chilometri di preparazione li avevo fatti». Questa settimana Ilaria – che non ha alcuna intenzione di perdersi d’animo a causa di una giornata negativa – ha ripreso gli allenamenti in vista del Trofeo Nasego, prova di campionato italiano vertical e lunghe distanze, in programma il 14 e 15 maggio.
Ilaria Bianchi e Fabio Ruga proseguono la stagione con ambizioni sulle lunghe distanze, ma la Recastello di Luciano è sempre impegnata su più fronti, con il settore femminile che vanta due posti fissi in nazionale, Alice Gaggi e Samantha Galassi.
Enula Bassanelli