Sabato 8 e domenica 9 luglio, decine di rifugi alpini e appenninici in Lombardia aderiscono alla Giornata dell’Ipertensione Arteriosa, un’iniziativa promossa dalla SocietĆ Italiana dell’Ipertensione Arteriosa, dal Club Alpino Italiano e dalla SocietĆ Italiana di Medicina di Montagna, con il sostegno dell’Istituto Auxologico Italiano di Milano e dell’UniversitĆ di Milano-Bicocca.
La campagna mira a sensibilizzare sulle conseguenze dell’ipertensione arteriosa e degli effetti cardiovascolari legati all’escursionismo in quote moderate e elevate. Oltre 40 rifugi alpini e appenninici, situati a un’altitudine superiore ai 2000 metri, partecipano all’iniziativa in 16 regioni italiane.
Durante la Giornata dell’Ipertensione Arteriosa, i visitatori dei rifugi coinvolti avranno l’opportunitĆ di ottenere informazioni sul legame tra pressione arteriosa e montagna, nonchĆ© di misurare la propria pressione arteriosa, frequenza cardiaca e saturazione di ossigeno nel sangue. Questo permetterĆ loro di valutare il proprio rischio cardiovascolare e la reazione dell’organismo all’esposizione alle quote elevate. Inoltre, sarĆ possibile compilare in forma anonima un breve questionario, utile per raccogliere dati sulla pressione arteriosa in quota e sul profilo di rischio individuale tra escursionisti e alpinisti.
Ecco l’elenco dei rifugi lombardi aderenti all’iniziativa:
- Rifugio Albani (1939 metri)
- Rifugio Laghi Gemelli (1952 metri)
- Rifugio Tagliaferri (2328 metri)
- Rifugio Gherardi (1647 metri)
- Rifugio Magnolini (1656 metri)
- Rifugio Dosso Alto Maniva (1400 metri)
- Rifugio Alpe Corte (1410 metri)
- Rifugio CurĆ² 17.07.23 (1915 metri)
- Rifugio Casati (3269 metri)
- Rifugio Pirlo allo Spino (1165 metri)
- Rifugio Lecco (1779 metri)
- Rifugio Fratelli Calvi (2020 metri)
- Rifugio Marco Balicco (1963 metri)
- Rifugio Baroni al Brunone (2297 metri)
L’ipertensione arteriosa, conosciuta come “il killer silenzioso”, rappresenta ancora oggi il principale fattore di rischio per le malattie cardiovascolari a livello globale, colpendo circa il 40% della popolazione adulta occidentale. In Italia, piĆ¹ del 30% degli adulti ĆØ affetto da ipertensione arteriosa, percentuale che aumenta nelle fasce di etĆ piĆ¹ avanzate e che riguarda anche bambini, adolescenti e giovani in misura del 10%.
Studi condotti dall’Istituto Auxologico Italiano e dall’UniversitĆ di Milano-Bicocca hanno dimostrato che la pressione arteriosa aumenta significativamente durante l’esposizione alle quote elevate (oltre i 2500 metri) e inizia a modificarsi anche in caso di salita a quote moderate (circa 1800-2000 metri), sia nelle persone normali che in quelle affette da ipertensione arteriosa. Questo solleva la necessitĆ di mantenere sotto controllo la pressione anche durante l’escursionismo in montagna, al fine di garantire un approccio sicuro e privo di rischi per il sistema cardiovascolare.
L’iniziativa della Giornata dell’Ipertensione Arteriosa nei rifugi, che si svolge dal 2016, promuove la consapevolezza dei rischi correlati all’ipertensione e si impegna a garantire la sicurezza in montagna. La partecipazione dei gestori dei rifugi e degli operatori sanitari coinvolti ĆØ fondamentale per il successo dell’evento.
Alcuni rifugi potrebbero ospitare la Giornata in date diverse, programmate nei mesi di luglio e agosto. Per maggiori dettagli ĆØ possibile consultare il sito cai.it.