La rilevanza ambientale e storica della Val di Scalve promossa da un punto di vista sportivo: si può fare. Lo sa bene Luca Carrara, forte skyrunner bergamasco che da sempre trascorre i suoi momenti di pace e tranquillitĆ alla Nona, frazione incantevole di Vilminore di Scalve, insieme alla famiglia. PerchĆ© non immaginare un percorso ad anello intorno alla vallata, partendo proprio dalla Nona? Unāidea, questa, che da tempo frullava nella testa dellāatleta del team Salomon. Ha impiegato alcune giornate a testare i sentieri e le vie che li collegassero, fino ad avere ben chiaro in mente il tracciato ideale.

Ā«Vorrei dare un segnale agli appassionati della montagna – spiega il protagonista – mostrando loro la fattibilitĆ di questo bellissimo percorso āall aroundā, un fil rouge che lega gli angoli più belli e rappresentativi della conca scalvina. Un itinerario realizzabile tranquillamente anche a tappe, potendo contare su numerosi punti di partenza e rientro e accoglienti rifugiĀ». Il tentativo di Luca Carrara di fissare un tempo di riferimento per compiere il Giro della Val di Scalve ĆØ in programma domenica 16 agosto. Lungo il tracciato di circa 70 km e 4.300 m di dislivello positivo Carrara sarĆ supportato da alcuni esperti mountain runner locali.
Ā«In questi giorni ho avuto modo di scoprire sentieri e scorci che ancora non conoscevo. Non mi riferisco solo alle cime, ma anche alle malghe, ai borghi, alla storia delle miniere. Unāimmensa ricchezza che mi passava davanti nella sua semplicitĆ quasi senza che me ne accorgessi. Mi sono reso conto che non era stato mai promosso un giro che permettesse di concatenare tutto questo. Da qui ĆØ partita lāidea di una cavalcata che possa ispirare una camminata di più giorni, un condensato della bellezza diversificata di questo territorioĀ».
Veniamo al percorso nei dettagli. Punto di partenza Nona (fraz. Vilminore di Scalve) alle ore 6.00. Il percorso salirĆ subito al Passo della Manina per continuare su un tratto del Sentiero delle Orobie passando per il Pizzo di Petto, lambendo il Pizzo Ferrante sino a raggiungere il Rifugio Albani adagiato ai piedi della parete Nord della Presolana. La discesa verso il paese di Colere seguirĆ il tecnico sentiero 402 che passa dal Colle della Guaita. La vallata verrĆ attraversata al Dezzo per poi risalire allāabitato di Azzone. La direttrice a questo punto sarĆ il ripido crinale che porta al Passo Cornabusa, sentinella sull’anfiteatro calcareo del Pizzo Camino, per poi scendere alla Malga Epolo e raggiungere, con pendenze più docili, la conca dei Campelli e il Passo del Vivione. Lāultimo tratto ricalca il Sentiero Naturalistico A. Curò raggiungendo i Laghi del Venerocolo e il Rifugio Tagliaferri. Lo strappo finale al Passo Belviso sarĆ la porta verso la lunga discesa sino alla Diga del Gleno e allāarrivo, posto nella piazzetta di Nona.
Ā«Non essendoci ancora un tempo ufficiale di riferimento vorrei segnarne uno io. Non ĆØ mia intenzione arrivare sfinito. Voglio impegnarmi seriamente quanto basta per fare un buon tempo. Ripeto: la mia principale intenzione ĆØ far sƬ che questa cavalcata risulti dāispirazione per gli altriĀ».
Un amo lanciato agli amministratori locali scalvini: questo dovrebbe essere, in fondo, il vero significato dellāiniziativa di Luca Carrara. Un amo da afferrare per gettare le basi del futuro dellāescursionismo e della corsa. Un percorso mantenuto in salute, con segnavia e cartellonistica fissa, indicato sulle principali mappe. Che merita un nome proprio e che si potrebbe tradurre in una nuova, affascinante gara di trail. In bocca al lupo, Luca, e complimenti per il coraggio di metterti in gioco ai fini di un bene collettivo.
Enula Bassanelli
