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giovedƬ, Maggio 1, 2025

Il meglio della filmografia outdoor, i documentari di Kilian e molto altro visibili on demand

Un palinsesto di pellicole da guardare comodamente a casa durante le vacanze di Natale. Tra queste spiccano gli ultimi due lavori dello skyrunner spagnolo Kilian Jornet Burgada, vale a dire Path to Everest e DƩjame Vivir.

coppia sul divano guarda la tv
Chi ama il mondo dello sport e della vita a contatto con la natura, in un periodo di Natale caratterizzato quest’anno ancor di più dalla voglia di ritrovarsi e proiettarsi in un lungo viaggio verso terre e paradisi lontani, potrĆ  passare del tempo di qualitĆ  avendo a disposizione un palinsesto con alcune delle migliori pellicole al mondo a tema outdoor, registrandosi alla piattaforma di Itaca On Demand.

Path to Everest di Kilian Jornet

Questa pellicola narra l’impresa realizzata da Kilian nel maggio del 2017, quando riuscƬ a completare la storica doppia salita dell’Everest in una settimana, da solo e senza ossigeno. Path to Everest non celebra solo la grande impresa, rappresenta una biografia sullo skyrunner, al di lĆ  di eventi, gare e record da raggiungere. Dall’infanzia fino ad oggi, il film ripercorre alcune tappe della sua vita, quando forse non immaginava di poter diventare il più forte skyrunner al mondo, ma giĆ  metteva le basi per un insieme di straordinarie avventure da realizzare nel tempo. Gare di corsa e montagne da scalare. Un elenco di sogni diventati a mano a mano realtĆ .

DƩjame Vivir di Kilian Jornet

DĆ©jame Vivir, letteralmente ā€œlasciami vivereā€, ĆØ invece il film che documenta le imprese di Kilian nell’ambito del progetto Summits of My Life, che in cinque anni lo porterĆ  a raggiungere alcune delle più alte montagne del pianeta. Nel film, Kilian affronta alcune vette tra le Alpi e il Caucaso, il Monte Bianco, l’Elbrus e il Cervino, nel modo più veloce possibile e con l’attrezzatura più leggera, in compagnia di un piccolo gruppo di alpinisti.

kilian jornet burgada ascensione al cervino
«Kilian spesso cantava una canzone, Déjame Vivir, durante le riprese. Non sapevo cosa volesse dire ma poi, quando mi ha spiegato il significato, lasciami vivere, ho pensato che poteva diventare proprio il titolo del film». Come racconta il regista Sébastien Montaz-Rosset, Kilian è un atleta, ma è soprattutto un uomo che vuole essere lasciato libero di vivere i suoi sogni. Déjame Vivir riflette questo suo modo di vedere le montagne: leggero, libero e senza paura.

Tramite la piattaforma sarĆ  possibile inoltre accedere comodamente da casa ai migliori film delle passate edizioni del Banff Centre Mountain Film Festival Italy e dell’Ocean Film Festival Italia.

Oltre a una selezione di film e documentari on demand accuratamente selezionati dai migliori film festival internazionali che raccontano storie di avventura ed esplorazione, tra le quali troviamo le pellicole di Kilian Jornet i Burgada. Storie che parlano di natura, di wildlife, della bellezza dei luoghi remoti e incontaminati e di quanta ricchezza possano trasmetterci.

poster del film Dejame Vivir di Kilian Jornet Burgada

Tra questi, soprattutto gli appassionati di wild photography, non potranno rinunciare a Picture of His Life. La pellicola racconta la più emozionante sfida di Amos Nachoum, uno dei più grandi fotografi subacquei di tutti i tempi. Nel corso della sua vita ha sviluppato un approccio unico, che lo mette faccia a faccia con i suoi soggetti, senza alcuna protezione. All’etĆ  di 65 anni ha deciso di portare a termine la sua ultima sfida: fotografare sott’acqua, senza alcuna protezione, l’orso polare, l’unico predatore che gli ĆØ sempre sfuggito.

kilian jornet burgada everest

K2 Touching the Sky invece ripercorre la storia di una stagione alpinistica al K2 rivissuta dal punto di vista dei figli dei 13 alpinisti che sulla montagna persero vita nell’estate del 1986. Sea Gypsies narra la traversata dell’Oceano Pacifico, dalla Nuova Zelanda alla Patagonia, di un equipaggio di vagabondi miscredenti senza permessi, assicurazioni e a corto di soldi, a bordo di un una barca a vela da 35 metri costruita a mano negli anni ’70, l’Infinity. Psycho Vertical esplora la vita complessa e singolare di Andy Kirkpatrick in un ritratto crudo e intimo dell’eroe alpinista più curioso della Gran Bretagna che si intreccia alla cronaca della sua ascensione in solitaria di 18 giorni di Reticent Wall su El Capitan, Yosemite.

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