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venerdƬ, Aprile 19, 2024

Il personale di Giorgio Campana Binaghi alla Firenze Marathon e una carriera appena cominciata

Chiudere la seconda maratona della propria vita in 2h34’37”. Il colpo ĆØ riuscito a Giorgio Campana Binaghi, classe 1968, cremonese di Agnadello, che ha fatto segnare il proprio miglior tempo sul nervoso tracciato della Firenze Marathon. Tesserato con iĀ Runners Bergamo, si dedica alla corsa solo da tre anni.

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Giorgio Campana Binaghi dei Runners Bergamo al Diecimila CittĆ  di Bergamo – crediti foto Fabio Ghisalberti

Prima del via alla Firenze Marathon, il suo allenatore ripeteva con piglio sicuro: Ā«Farai un tempo fra le 2h31′ e le 2h35’Ā». Ma Giorgio Campana Binaghi restava diffidente,Ā e rispondeva che avrebbe firmatoĀ per 2h39′. Del resto si trattava della seconda maratona della sua vita, nella categoria M45, a distanza di tre anni dall’esordio nelle competizioni podistiche. A Reggio Emilia, nel 2014, aveva chiuso in 2h41’58”. Pochi mesi fa poi avevaĀ limato il primato personale nella mezza fino a ottenere 1h11’13” a Salsomaggiore.

Ā«La soddisfazione per aver conquistato questo risultato solo con le mie forze ĆØ indescrivibile. Ho ottenuto buoni risultati nella mia passata carriera calcistica, ma vincere un campionato coinvolge un’intera squadra. Conquistare il personale nella maratona invece ĆØ stata un’emozione tutta miaĀ».

Nel mese di settembre deiĀ problemi fisici lo hanno costretto al ritiro in uno dei principali obiettivi stagionali societari, la mezza maratona di Parma, valida come campionato italiano. Come ripartire, in una stagione che fino a quel momento sembrava quella del salto di qualitĆ ? Riprovando una maratona. Una rapida consultazione del calendario, e la scelta ĆØ caduta su Firenze. Domenica 27 novembre dunque Giorgio Campana Binaghi si ĆØ presentato puntuale ai nastri di partenza, inĀ piazza Duomo, alla 33ĀŖ edizione della gara internazionale nella cittĆ  del Giglio.

La folla dei maratoneti si riversa fra le vie della cittĆ . Il cremasco dei Runners Bergamo entra ben presto nel gruppetto diĀ Fatna Maraoui e vi resta fino al 16Ā° km.Ā Ā«Continuavano a strappare il ritmo e io ho preferito rallentare per proseguire regolareĀ». Si accodano a lui altri atleti,Ā Ā«tutti piĆ¹ giovani di meĀ». Supera la mezza in 1h16’08” ma non controlla il cronometro:Ā Ā«Cercavo solo di tenere un’andatura regolareĀ». Al km 35, inevitabile, sopraggiunge la crisi.Ā Ā«Ho calato la velocitĆ , pagando gli strappi e il tracciato nervoso. Sono rimasto soloĀ».

Federico Cagliani (Runners Bergamo) al Diecimila CittĆ  di Bergamo 2016 - foto crediti Fabio Ghisalberti
Federico Cagliani (Runners Bergamo) concentrato ai nastri di partenza del Diecimila CittĆ  di Bergamo 2016 – foto crediti Fabio Ghisalberti

Entra in gioco il fattore mentale.Ā Ā«Le gambe pesavano troppo e mancavano ancora molti chilometri prima del traguardo. Per reagire pensavo a tutt’altro, in alcuni momenti immaginavo di trovarmi sui percorsi di pianura dove mi alleno ogni giorno, visualizzavo le strade di campagna a me familiari. Il fisico rispondeva male, ho tagliato il traguardo grazie alla testa. Ho fatto gli ultimi due chilometri in 8 minuti. A sostenermi la mia determinazione e il caloroso pubblico di FirenzeĀ».

Quando calpesta finalmente il traguardo Giorgio Campana Binaghi ĆØ a pezzi. Controlla lo schermo luminoso: 2h34’37”, 24esimo assoluto, primo nella categoria M45. La felicitĆ  ĆØ piĆ¹ potente della stanchezza e prende il sopravvento. Ā«La soddisfazione per aver conquistato questo risultato solo con le mie forze ĆØ indescrivibile. Ho ottenuto buoni risultati nella mia passata carriera calcistica, ma vincere un campionato coinvolge un’intera squadra. Conquistare il personale nella maratona invece ĆØ stata un’emozione tutta miaĀ».

Federico Cagliani (Runners Bergamo) alla Firenze Marathon 2016 - foto crediti organizzazione
Federico Cagliani (Runners Bergamo) alla Firenze Marathon 2016 – foto crediti organizzazione

Sposato, con tre figli, residente ad Agnadello in provincia di Cremona sul confine con la bergamasca, di professione operaio in un’azienda di salumi, ha seguito a lungo la carriera calcistica. Inutile negarlo, a fronte dei brillanti risultati nella corsa, ottenuti in soli tre anni, il sorgere di qualche rimpianto ĆØ inevitabile. Campana Binaghi infatti ha messo le scarpe da running all’etĆ  di 45 anni. Una vita a giocare aĀ pallone: promozione, prima categoria, e un’esperienza come allenatore.

Ā«In tanti mi dicono ‘chissĆ  se tu avessi cominciato a 20 anni…’, ma io a quell’etĆ  avevo altri sogni sportivi per la testaĀ».

Ā«Chiuso il capitolo del calcio, amando lo sport desideravo restare in forma e mi sono unito a un gruppo podistico del paese che frequentava le tapasciate domenicali. Mi sono tesserato per ilĀ Gta Crema e ho esordito alla mezza di Orzinuovi in 1h23′ senza alcun lavoro specificoĀ». Ci ha preso gusto e ha continuato, avvalendosi del supporto di un allenatore: Ā«Luciano Bacis, che spesso mi segue in bicicletta durante gli allenamenti e alle gareĀ».

Si ĆØ poi avvicinato ai Runners Bergamo.Ā Ā«Mi sono subito trovato bene nella squadra bergamasca, ben organizzata, un gruppo che mi fa sentire come in famigliaĀ». Ora in fase di recupero, il maratoneta sta pianificando i prossimi appuntamenti.Ā Ā«SarĆ² presente alla Mezza Maratona sul Brembo organizzata dai Runners Bergamo, poi vedremo. Che scarpe indosso in gara? Le Adidas Boston, seguendo i consigli del mio amico e compagno di squadra Federico CaglianiĀ». Rimpianti? Ā«In tanti mi dicono ‘chissĆ  se tu avessi cominciato a 20 anni…’, ma io avevo altri sogni, giocavo in prima squadra, facevo il difensore, in paese esisteva solo il calcioĀ».

Enula Bassanelli
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