Prevista inizialmente alla fine di giugno, la ‘Colere Rifugio Albani’ si è disputata invece questa domenica (13 luglio). Il rinvio era inevitabile a causa della quantità di neve ancora presente sul percorso. Ai nastri di partenza della manifestazione scalvina organizzata dalla Pro Loco una settantina di concorrenti, tra i quali un certo Fabio Bazzana. «Era la gara più vicina a casa e andava bene per fare un allenamento-riposo, l’ideale per tirare su i giri in vista della Dolomites Skyrace di Canazei del 20 luglio», ha spiegato il camoscio di Cene che oltre alla prova in Val di Fassa punta al Giir di Mont e poi all’italiano sul Gran Sasso. Da super favorito, pur prendendola senza forzare, ha confermato le attese. Non c’è infatti stata storia per il primo posto: Bazzana è partito, si è avvantaggiato, e da quel momento nessuno lo ha più visto fino al rifugio che domina il paese posto circa mille metri più in basso. Ha fermato il cronometro su 38’10”.
Diversa la questione per il secondo e terzo gradino del podio. Nelle fasi iniziali Paolo Poli si è portato all’inseguimento di Bazzana. Ma all’incirca a metà gara il più esperto Roberto Antonelli ha recuperato lo svantaggio sul giovane casnighese. I due hanno corso appaiati per un lungo tratto fino a quando, nella zona delle miniere, il presidente dell’Altitude Race ha accelerato e definitivamente staccato il suo avversario . «È una bella gara – ha spiegato Bazzana – e sarebbe bello se fosse promossa maggiormente. 70 partecipanti non sono molti, ne meriterebbe di più, potrebbe essere organizzata in grande per avere in Val di Scalve anche 150 partenti». Antonelli è dello stesso avviso: «Una gara locale organizzata bene e in modo semplice, meriterebbe maggiore partecipazione di atleti. È un percorso che mi piace particolarmente». Antonelli, alla quinta partecipazione (e al quinto podio) qui a Colere, è partito guardingo: «Ho impostato bene la gara, più di testa che di gambe non essendo al top. Ho valutato la situazione e a metà corsa ho agguantato la seconda posizione staccando poi nel finale il mio diretto avversario». Soddisfatto? «Come gestione della gara e posizione finale direi proprio di sì. Come tempo cronometrico si può fare meglio».
Paolo Poli nutriva aspettative differenti ma si è trovato a fare i conti con i postumi della Tre Laghi Tre Rifugi: «Non è andata come speravo, avevo nelle gambe la gara di Valbondione dove sono arrivato secondo superato da Bonfanti nel finale. Pronti via, siamo partiti e Baz ha subito preso la testa della gara andando via come un fulmine. Io ero dietro di lui. A metà gara mi ha preso Antonelli e per un pezzo siamo stati insieme. Poi sul finale ho fatto fatica, è andato via e mi ha dato 30 secondi. Anche dietro si sono avvicinati». Malgrado la delusione, Poli ha migliorato il tempo di quasi un minuto. «Ottimo, visto che la giornata non era delle migliori! È il quarto anno che la faccio, ci sono sempre a Colere, da quando ho cominciato a praticare questo sport, e ogni volta abbasso il tempo». Tra due settimane tornerà da queste parti: «Penso di fare il campionato italiano vertical o lunghe distanze in Presolana».
In campo femminile molte big al via e la situazione si è delineata soltanto dopo un quarto d’ora di gara. Silvia Cuminetti ha cambiato marcia e si è lasciata dietro Samantha Galassi e Lisa Buzzoni.
Le sue doti atletiche, gli allenamenti che stanno incominciando a rendere dopo le due gravidanze, e il luogo, a cui è particolarmente legata, tutti fattori che hanno inciso su una prestazione brillante che le è valsa la vittoria. 46’03” il tempo finale. «Non mi sono mai girata fino alla fine, quella era la mia andatura, il massimo che potevo fare, non mi importava sapere se qualcuno mi stesse raggiungendo», rivela Silvia. Ad attenderla in cima i suoi bambini, i nonni e il marito, per completare la gioia di questa dolce domenica di sport. «Sono contentissima, non pensavo di andare così bene, sarà che conosco il percorso, sarà che siamo a Colere…». Non riesce più ad allenarsi come un tempo, quando usciva tutti i giorni. «Adesso corro due volte a settimana, più il sabato, e poi la domenica gareggio. Ma va bene così! Dopo le due gravidanze non avrei neanche pensato di tornare a questo livello». La stagione è solo a metà, e il morale di Silvia alto.
Seconda classificata Samantha Galassi, rientrata dopo una pausa piuttosto prolungata dovuta a un problema di salute. «Dopo la Trentapassi di maggio non ho più corso per un bel po’. Mi sono fermata per un malessere fisico dovuto, a quanto pare, a una forte disidratazione». Le sensazioni di Samantha migliorano di giorno in giorno. Bere, bere, bere, idratarsi, una regola che d’ora in avanti la forte scalatrice toscana non scorderà. «Un consiglio valido anche per i lettori! Non sottovalutate mai l’importanza dell’idratazione nello sport». Ha impostato la salita di Colere come un allenamento. «Era la seconda gara da quando ho ripreso. Ho cercato di partire forte senza poi guardare le posizioni. Silvia Cuminetti che mi ha battuto è andata veramente forte. Sono ancora indietro a livello di preparazione, ma rispetto all’esordio di due settimane fa sono migliorata, sia come resistenza sia muscolarmente». Il suo principale obiettivo adesso è rimettersi in forma completamente: «Di aspettative non ce ne sono, è difficile prevedere quanto ci metterò. Avrei voluto far bene all’italiano vertical sempre a Colere ma in realtà lo dovrò prendere ancora come un allenamento. Il 10 agosto in Trentino ci sarà il campionato italiano con la selezione per il mondiale, speriamo…».
Sul podio anche Lisa Buzzoni: «Quando siamo partite eravamo tutte vicine, poi Silvia e Samantha hanno allungato un pochino. Silvia ha preso un piccolo margine che ha continuato ad aumentare. Io ho tenuto sempre a vista Samantha. A metà gara sembrava avesse calato leggermente il ritmo così ho allungato e mi sono avvicinata. Ma lei si è ripresa e ha mantenuto il distacco fino all’arrivo. In questo periodo non sto benissimo, non riesco a tirare come vorrei, comunque ho apprezzato la gara e ho avuto modo di scoprire questo bellissimo sentiero che non avevo mai fatto». Con le pelli o con le scarpette, vale sempre la pena correre a Colere.
Ecco la classifica generale della Colere Rifugio Albani 2014.
Fotografie di Gianbattista Poli
