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giovedƬ, Maggio 16, 2024

La mountain bike strumento di sviluppo per un turismo ecosostenibile, ma servono norme condivise

La tavola rotonda al TublĆ  da Nives a Selva Val Gardena in programma allā€™HERO Bike Festival ha visto una folta partecipazione, grazie alla presenza di prestigiosi relatori, tra cui i rappresentati delle quattro valli intorno al Sella, personalitĆ  politiche ed esperti del settore. Il tema allā€™ordine del giorno ĆØ stato la mountain bike come strumento per incentivare un turismo ecosostenibile lungo i passi dolomitici.

Tutti dā€™accordo nella potenzialitĆ  della bicicletta off-road ma dalla discussione ĆØ emersa una profonda lacuna legislativa che regolamenti lā€™attivitĆ  e individui le responsabilitĆ  fra tutti gli operatori: dai proprietari dei terreni alle amministrazioni comunali, dagli impiantisti agli stessi biker.

Ā©www.wisthaler.com_14_08_dolomitisupersummer_mtb_HAW_6301_mountain_bikeVal Gardena (Alto Adige/Italia), 23 giugno 2015 ā€“ Una tavola rotonda per discutere delle potenzialitĆ  turistiche legate alla mountain bike, e del beneficio che queste possono portare al territorio intorno al Sella e alle Dolomiti intere.
ƈ stato questo il fulcro della serata organizzata da Gerhard Vanzi, ideatore della Sellaronda HERO, che ha invitato un pool di esperti a trattare il tema della mountain bike e delle sue piĆ¹ recenti declinazioni (vedasi la e-bike) come unā€™opportunitĆ  per una forma di turismo che sia vicina allā€™ambiente montano.

In qualitĆ  di moderatore Harald Pechlaner dellā€™Istituto Eurac di Bolzano, da molti anni un attento osservatore della ā€œvitalitĆ ā€ economica in montagna. Nel palco dei relatori lā€™assessore alla mobilitĆ  della Provincia Autonoma di Bolzano Florian Mussner e Cesare Micheletti della Fondazione Dolomiti UNESCO. Al loro fianco anche i rappresentanti delle quattro valli intorno al Sella: GĆ¼nther Pitscheider – Val Gardena Marketing, Oscar Alfreider – Consorzio Turistico Alta Badia, Michela Lezuo – Consorzio Turistico Arabba Fodom Turismo e Enzo Iori – Apt Val di Fassa.

Ā©www.wisthaler.com_13_07_dolomitisupersummer_bike_day1_HAW_1470_mountain_bikeParticolarmente apprezzata la presenza del tedesco Uli Stanciu di BIKE Magazin che ĆØ stato tra i primi europei a scoprire la potenzialitĆ  turistica della mtb, cosƬ come gli interventi intorno al tema della “responsabilitĆ ” dellā€™avvocato Tommaso Tisot, hanno richiamato lā€™attenzione dei presenti.

Diversi gli spunti nati dallo scambio di idee degli esperti durato poco meno di due ore davanti ad un folto pubblico sempre attento. ƈ GĆ¼nther Pitscheider il primo a mostrare grande entusiasmo per il movimento della mountain bike sulle Dolomiti: Ā«La vendita delle mountain bike e delle bici in generale aumenta di anno in anno – ha spiegato il direttore di Val Gardena Marketing ā€“ e per incentivare questo tipo di turismo insieme allā€™Alpe di Siusi abbiamo creato un reticolo di percorsi segnati, con cartine disponibili sia in formato cartaceo che online per permettere ai turisti di godere appieno di questa esperienzaĀ».

Oscar Alfreider, del consorzio turistico dellā€™Alta Badia, racconta invece un piccolo aneddoto del week end scorso, successo durante il Sellaronda Bike Day del giorno prima: Ā«Ero fermo a Passo Gardena quando un ragazzo ha fermato il suo gruppo e ha detto ā€œmi ĆØ venuta la pelle dā€™oca, non ho mai visto un panorama del genere in tutta la mia vitaā€. Ed ĆØ da questa vicenda che dobbiamo fare delle riflessioni ā€“ prosegue Alfreider ā€“ incentivando il turismo ciclistico, ma senza dimenticare chi si gode queste montagne con lā€™escursionismo a piedi. ƈ di importanza fondamentale differenziare i sentieri per pedoni e quelli per bikerĀ».

Ā©www.wisthaler.com_14_08_dolomitisupersummer_mtb_HAW_6034_mountain_bikeEcco, il tema della convivenza tra appassionati di trekking e passeggiate con quello della mountain bike deve essere affrontato perchĆ© non si verifichino incompatibilitĆ  tra le due forme di turismo delle Dolomiti.

Anche Michela Lezuo, portavoce di Arabba, evidenzia lā€™importanza della differenziazione fra i tracciati destinati ai turisti e quelli destinati agli amanti delle ruote grasse, ma mette in luce anche un nuovo aspetto legato al turismo in mountain bike: Ā«Dal punto di vista comunicativo la mountain bike sta dando una grossa mano allā€™immagine della montagna, svecchiando un turismo che nellā€™immaginario collettivo ĆØ ā€œanzianoā€, regalandogli unā€™aurea ā€œcoolā€, destinata a richiamare anche le fasce piĆ¹ giovani che durante lā€™estate preferivano altre meteĀ».

Enzo Iori, in rappresentanza dellā€™Apt Val di Fassa mette in risalto la nuova ā€œfetta di mercatoā€ che la mountain bike sta regalando alle Dolomiti: Ā«Con la SĆ¼dtirol Sellaronda HERO attiriamo i top biker di tutto il mondo, ma lā€™intuizione di Gerhard Vanzi non finisce qui, e grazie ai Sellaronda MTB Tour e alla naturale integrazione tra mountain bike e impianti di risalita siamo in grado di attirare anche i ā€œnon eroiā€Ā». Iori infine sottolinea un aspetto che diventarĆ  sempre piĆ¹ protagonista in futuro: Ā«Attenzione al fenomeno e-bike: sono bici da fuoristrada che permettono anche a chi possiede un livello medio-basso di esperienza di godersi le nostre montagne a bordo di una due ruoteĀ».

Ā©www.wisthaler.com_13_07_dolomitisupersummer_bike_day1_HAW_2102_mountain_bikeLa parola ĆØ poi passata allā€™autoritĆ  politica, ovvero allā€™assessore bolzanino Florian Mussner, che dopo i ringraziamenti a Gerhard Vanzi per i nove giorni dellā€™HERO Bike Festival, ha parlato degli impegni futuri: Ā«Eā€™ importante che i percorsi di mountain bike vengano regolamentati, e ci stiamo muovendo in questa direzione tra mille difficoltĆ  normative di tre province, Bolzano, Trento e Belluno – sottolinea Mussner ā€“ non dimenticando che nella nostra provincia tutto questo deve essere integrato nel nostro ecosistema dove stiamo incentivando anche lā€™utilizzo di mezzi elettrici e a idrogeno, che saranno il futuro della mobilitĆ  sulle DolomitiĀ».

Cesare Micheletti, della fondazione Dolomiti UNESCO, suggerisce che le Dolomiti diventino un laboratorio dove sviluppare una proposta integrata: Ā«magari ragionando in senso longitudinale ā€“ commenta il responsabile della fondazione ā€“ poichĆ© la tendenza ĆØ quella di sviluppare percorsi da nord a sud, ma siamo convinti che il futuro sia quello di collegare tutto lā€™arco dolomitico da est a ovest, dal Friuli al Brenta, per valorizzare appieno il territorio e ragionare su unā€™esperienza itineranteĀ».

Ā©www.wisthaler.com_14_08_dolomitisupersummer_mtb_HAW_6017_mountain_bikeTutti i relatori perĆ² si sono trovati dā€™accordo sulla la necessitĆ  di una regolamentazione per la responsabilitĆ  in caso di incidenti sui sentieri, e sulla manutenzione degli stessi. Lā€™avvocato Tommaso Tisot: Ā«A differenza di quanto avviene in inverno, dove il responsabile del terreno, cioĆØ della pista da sci, ĆØ il gestore dellā€™impianto di risalita, in estate la cosa si complica ā€“ prosegue lā€™avvocato – perchĆ© al momento non esiste una normativa atta a regolamentare la responsabilitĆ  dei biker e dei proprietari dei terreni su cui si sviluppano i percorsiĀ». E in conclusione lancia un appello: Ā«Se non si interviene alla svelta si rischia che la legge venga scritta in tribunale con una sentenza, e sappiamo che prevenire sia meglio che curareĀ».

Preziosi gli interventi di Uli Stanciu, della rivista tedesca BIKE Magazin, da trentā€™anni profondo conoscitore del legame tra mtb e turismo, che ha azzardato, in maniera piuttosto convinta, unā€™ipotesi sul futuro: Ā«Sappiamo che ormai la mountain bike in Germania ha raggiunto un punto di maturitĆ  nel suo ciclo di vita, e non avremo un numero maggiore di praticanti nel prossimo futuro, ma riteniamo che vi siano formule diverse di praticare la disciplina – commenta lā€™esperto dalla Germania ā€“ come per esempio il forte potenziale dellā€™e-bikeĀ».

Ā©www.wisthaler.com_14_08_dolomitisupersummer_mtb_HAW_5757_mountain_bikeIn particolare Stanciu riporta alcuni numeri significativi: Ā«In Germania abbiamo 3 milioni e mezzo di ciclisti da strada e altrettanti praticanti di mtb, la cui somma rappresenta un numero superiore a quello degli sciatori ā€“ aggiunge Stanciu – e tra loro sta crescendo la propensione ad una vacanza in bicicletta, dove naturalmente la mountain bike ha il suo peso importante anche grazie alla versione con pedalata assistitaĀ».

Secondo Stanciu il mercato della mountain bike classica ĆØ destinato a saturarsi, mentre per le bici elettriche ĆØ previsto un forte incremento nei prossimi anni. PerchĆ©? Ā«Semplice: con la e-bike si puĆ² andare piĆ¹ in alto, piĆ¹ lontano, piĆ¹ veloce e su sentieri piĆ¹ ripidi facendo sempre lo stesso sforzo, addirittura in modo piĆ¹ salutare. Tutti hanno lā€™opportunitĆ  di godersi paesaggi magnifici decidendo quanta fatica fare, senza inquinare e stando a contatto della naturaĀ».

La via sembra quindi segnata, ma per sostenere lo sviluppo turistico della mountain bike in tutte le sue forme, come strumento di un ā€œsoggiornoā€ ecosostenibile ĆØ necessario che ci si sieda intorno ad un tavolo e si disegni una legislazione che regolamenti la pratica della mountain bike in montagna.
Tutti i relatori sono concordi nel voler studiare insieme come creare le condizioni per un turismo in mountain bike nelle Dolomiti.

Il programma completo ed ulteriori informazioni sono a disposizione su www.sellarondahero.bike

(Ph: www.wisthaler.com)

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