Il 4 luglio torna la Scalata alla Pianca, che si presenta agli atleti con un percorso nuovo (di sabato pomeriggio) tra sentieri, antiche mulattiere e luoghi pieni di storia e cultura. Scopriamo l’itinerario proposto dal Gs Orobie.
San Giovanni Bianco (Bg) ā ScatterĆ tra poco piĆ¹ di venti giorni, sabato 4 luglio alle ore 16.30, la terza edizione della Scalata alla Pianca, questāanno con percorso completamente rinnovato e ricco di storia ed emozioni. Gli atleti si sfideranno sugli inediti 8 km con circa 450 m di dislivello positivo, quasi interamente su mulattiere e sentieri.
Nelle prime due edizioni a dominare furono Gabriele Abate nel 2013, quando era ancora in forza allāOrecchiella Garfagnana e Vincenzo Milesi per la societĆ organizzatrice, il Gs Orobie, lāanno scorso; fra le donne Sheila Cavagna (Atletica Valle Brembana) e Simona Milesi (Recastello). Presso lāarrivo possibilitĆ di cenare per tutti e serata allietata dallāartista del legno Enus Milesi che realizzerĆ le sue incredibili opere sotto gli occhi di tutti in diretta.
Non solo una competizione sportiva, ma anche un evento che racchiuda in sƩ storia e cultura del territorio della Valle Brembana, questo si pone come obiettivo la terza edizione della Scalata alla Pianca, con tracciato completamente rinnovato per andare a toccare borghi e strade secolari, andiamo a scoprirne il percorso.
La partenza avverrĆ come di consueto da San Giovanni Bianco, importante nodo della Valle Brembana, che conserva nel suo centro storico la fisionomia di una fortezza medievale situata allāincrocio fra lāantica via Mercatorum e la cinquecentesca strada Priula e nella cui Chiesa la leggenda narra che sia conservata la Sacra Spina della corona di Cristo.
Dopo una rapido passaggio in paese il tracciato proseguirĆ verso la pista ciclabile e quasi subito imboccherĆ la via Mercatorum, che dopo poche centinaia di metri di salita condurrĆ al piccolo borgo di Oneta, dove la tradizione individua la casa natale di Arlecchino e dove si respira unāatmosfera dāaltri tempi percorrendo le anguste vie porticate.
I nostri atleti proseguiranno quindi rapidi continuando a calpestare la via Mercatorum, giungendo in men che non si dica allāOratorio di SantāAnna, risalente al XV secolo e dopo essersi lasciati alle spalle brevi saliscendi, un paio di ponti e passaggi suggestivi, arriveranno allāantico borgo Cornello dei Tasso. Questo borgo ha legato il suo nome a quello della famiglia Tasso, che crearono quella che puĆ² essere definita una delle prime multinazionali europee.
Detenne per secoli il monopolio del servizio postale in Europa, dapprima operando per conto della Serenissima, poi dello stato Pontificio ed infine dellāImpero Tedesco. Ad oggi presso il Cornello dei Tasso ĆØ possibile visitare il Museo dei Tasso e della Storia Postale, oltre che ammirare la struttura dell’antico borgo di montagna raggiungibile solo a piedi, inserito fra i Borghi piĆ¹ belli dāItalia, che si ĆØ conservata nei secoli grazie allāisolamento che conseguƬ allāabbandono della via Mercatorum da parte dei viandanti in favore della piĆ¹ agevole strada Priula, che correva sul fondovalle, a partire dal 1592.
Da qui il nostro tracciato proseguirĆ in salita puntando dritto verso lāabitato di Camerata Alta, transitando di fronte alla Chiesa parrocchiale risalente al XVII secolo ed inerpicandosi su unāantica mulattiera che rappresenterĆ il punto piĆ¹ ripido dellāintero percorso, solo qualche centinaio di metri e la pendenza si farĆ nuovamente piĆ¹ dolce, dando spazio anche a brevi tratti pianeggianti utili per riprendere fiato, fino a giungere ad un altro luogo intriso di storia, la Chiesetta campestre del Bretto, giĆ proprietĆ della famiglia Tasso, risalente al ā500 ed interamente restaurata di recente, contiene importanti affreschi risalenti al ā500, ā600 e ā800.
Subito dopo ecco presentarsi di fronte ai nostri atleti lāormai disabitato borgo del Bretto Basso, dove spicca lāantico palazzo Tasso con lo stemma della famiglia ancora visibile sulla facciata principale, un ramo della famiglia Tasso visse al Bretto dal ā300 fino alla fine del ā700, quando tutte le proprietĆ furono vendute.
Proseguendo con la salita ci avvieremo poi verso lāultima tappa del nostro tracciato, la frazione Pianca, dove ĆØ posto il traguardo e che gli atleti raggiungeranno dopo circa 8 km dalla partenza e 450 metri di dislivello positivo. La Pianca, antica frazione seminascosta dietro ad una collinetta, si presenta con le case addossate le une alle altre come nei borghi alpini piĆ¹ caratteristici e alle pendici delle maestose rocce del Monte Cancervo, il patrono ĆØ SantāAntonio Abate protettore degli animali domestici e il 4 luglio in concomitanza con la III Scalata alla Pianca verrĆ celebrata la festa della Madonna. La nostra presentazione finisce qui e lāappuntamento ĆØ dunque fissato, vi aspettiamo numerosi!