LIVIGNO SKYMARATHON 2018 ā LIVIGNO (SO)

Livigno Skymarathon, edizione da record. La prestigiosa kermesse di Livigno ha regalato a tutti i partecipanti emozioni che rimarranno indelebili. Laura OrguĆØ e Petter Engdahl (entrambi team Salomon) hanno posto il loro sigillo su questa durissima prova del Migu Run Skyrunner World Series su percorso leggermente modificato rispetto alle precedenti edizioni, che alla fine ĆØ risultato essere di 33,5 km con 2750 m di dislivello positivo. Lāesperta scalatrice catalana ĆØ riuscita a infrangere i sogni di vittoria della più giovane connazionale Sheila Aviles Castano (team Buff), mentre una grandissima Elisa Desco (team Scarpa/Berg Outdoor) ĆØ salita sul terzo gradino del podio grazie ad un finale arrembante.
Al maschile, invece, il ventiquattrenne di Aare ĆØ riuscito nellāimpresa di vincere la temibilissima concorrenza in questa prova delle Skyrunner World Series versione āClassicā. Lo svizzero Pascal Egli (team Dynafit) nulla poteva contro lo strapotere del giovane fondista svedese, ma chiudeva comunque con una bellissima seconda piazza migliorando il terzo posto di due anni fa. Sul gradino più basso del podio unāaltra sorpresa di giornata, lāamericano David Sinclair.

LA CRONACA
La giornata partiva con tutti i migliori auspici sotto un cielo terso e temperature fresche allo start delle 8.30. Trecento i concorrenti della Skymarathon di cui ben centosettanta stranieri in rappresentanza di trenta paesi. Sulla prima salita che conduceva al Mot, lo svedese Engdahl si poneva subito al comando con un forcing incredibile, su pendenze che oltrepassano costantemente il 30%. In ritiro in questi giorni a Livigno con la squadra nazionale di sci di fondo, lāatleta che in estate corre per il team Salomon, capiva di essere in grande giornata sulle alture di Livigno e non mollava più la testa della corsa fino sul traguardo.
Al suo inseguimento si ponevano il giapponese Ruy Ueda insieme allāamericano David Sinclar, più staccati lāitaliano Cristian Minoggio, lāandorrano Oscar Casal Mir e lo svizzero Pascal Egli. Molti fra gli osservati speciali subivano la classica āgiornata noā: i vari Andre Jonsson, Pere Aurell, Kiril Nikolov, Zaid Ait Malek si trovavano ben presto alzare bandiera bianca per la lotta per le posizioni che contano. CosƬ via libera agli outsider, e dopo la cresta di Cassana, ovvero la parte più tecnica del tracciato che sfiora costantemente i 3000mt, lo statunitense Sinclair cuciva lo strappo sullo svedese al comando e si veniva a creare un inedito tandem di testa fino al km 20 sulla salita che porta a Carosello 3000.
A pagare dazio per lāaltura questa volta era Ruy Ueda, mentre risaliva la china Egli, che dopo un avvio non confortante provava la progressione finale. Sui traversi innevati che portano allāultima asperitĆ di giornata, ovvero il Madonòn (2858 m), Engdahl pigiava sullāacceleratore, Sinclair cedeva qualche minuto e Egli si riportava a ridosso della seconda posizione. Lo svedese chiudeva la sua lunga cavalcata vittoriosa dopo 3h33ā26ā. Al secondo posto, staccato di 4ā36ā, chiudeva felicissimo lāelvetico Pascal Egli. Anche David Sinclair, altra grande sorpresa di giornata, tagliava il traguardo visibilmente commosso a 5ā51ā dal vincitore, a precedere il trionfatore della prima prova delle World Series in Cina, Marc Casal Mir e il primo italiano, lāossolano Cristian Minoggio (Valetudo Serim), autore di una prova maiuscola.

GARA DONNE:
Tra le donne, Laura OrguĆØ imitava il compagno di team Engdahl, sorprendendo con la sua fuga la favorita numero uno, la campionessa mondiale di trail running Ragna Debats (Team Merrel), chiamatasi ben presto fuori dalla lotta di testa. In scia alla OrguĆØ, si poneva invece la giovane Sheila Aviles Castano seguita dalla basca Ohiana Azkorbebeitia e la svedese Lina El Kott. Partenza prudente dellāatleta di Bormio, Elisa Desco (Team Scarpa/Berg Outdoor), vincitrice su queste creste due anni fa.
Il braccio di ferro fra la OrguĆØ e la Aviles ĆØ stato lungo ed appassionante, tanto che la battaglia si ĆØ risolta definitivamente in favore della spagnola solo nella discesa finale. Laura OrguĆØ piombava sul traguardo dopo 4h10ā11ā, con un margine di soli 35ā secondi sulla giovane connazionale Aviles Castano. Lāovazione del pubblico presente ĆØ stata tutta per Elisa Desco, autrice di un incredibile finale che la portava a guadagnare posizioni su posizioni, e a staccare nellāultima discesa anche la giovane svedese Lina El Kott. 4h19ā45ā il tempo della Desco, al ritorno nella coppa del mondo delle corse a fil di cielo dopo la recente maternitĆ . La quinta piazza andava alla forte britannica Holly Page, molto a suo agio nei tratti più tecnici e più penalizzata nella parte corribile.

NON SOLO WORLD SERIES:
La festa della kermesse livignasca non si ĆØ limitata ai 280 arrivati che hanno espresso consensi unanimi, ma anche con i 150 della āK17ā, una skyrace tecnica e spettacolare che si sviluppava sulla prima parte del tracciato della āmarathonā per poi scendere dalla selvaggia Val SaliĆ©nt. In questo caso sono stati gli atleti di casa ad avere la meglio, con il ventenne Andrea Prandi (team Dynafit) in 1h38ā40ā ed Elisa Compagnoni (Atletica Alta Valtellina) in 1h53ā30ā.