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giovedƬ, Aprile 25, 2024

Marathon de Paris, il racconto

Quasi quarantamila persone hanno preso parte alla 37ĀŖ Marathon de Paris, 1119 dei quali italiani. Al femminile vittoria dell’etiope Boru Tadese, e al maschile successo di Peter Some Kenia. Vi proponiamo il racconto di un bergamasco al via, Giorgio Pesenti presidente della Valetudo Skyrunning.
Parigi, domenica 7 aprile 2013 – Tutti di corsa a Parigi, in barba ai dati negativi della nostra vita sociale ed economica di questo interminabile periodo tecnologico, ĆØ stato proprio cosƬ! Il popolo del running delle maratone fa scuola di aggregazione per: la salute psicofisica di ognuno e la condivisione della fatica per arrivare al proprio traguardo personale fatto di un rilievo cronometrico e una sana soddisfazione di aver concluso un lungo sogno, come avvenne nel 490 a. C. per lā€™Ateniese Filippide.
Noi maratoneti moderni perĆ², anzichĆ© stramazzare al suolo, abbiamo concluso la fatica con il sorriso del trionfo stampato sulle labbra, e non poteva essere altrimenti perchĆ© siamo arrivati proprio davanti all’arco di trionfo parigino, uno dei simboli che identifica Parigi e la Francia in tutto il mondo.
Domenica mattina 7 aprile la nostra dea bendata ci ha regalato una discreta giornata dal punto di vista meteorologico con unā€™arietta di primo mattino molto frizzante, dopo le operazioni di ritrovo sono avvenute le varie partenze dalle griglie sui Champs-ElysĆØe; ĆØ stato un’avvenimento storico e altamente scenico, sia per i partecipanti, record rispetto alle edizioni precedenti (nel 2012 i maratoneti furono 34297) e sia per i 250000 spettatori. Dopo gli start si ĆØ visto un immenso fiume di podisti lasciarsi alle spalle lā€™Arc de Triomphe, questo imponente monumento, voluto da Napoleone Bonaparte per celebrare le sue vittoriose guerre. La scenografia della partenza era un tripudio di bandiere arancioni, incoraggiamenti, e musica a tutto volume, vera manna portatrice di adrenalina allo stato puro.
Per i runners- amatori questi 42,195 chilometri della Marathon di Paris sono stati assai complicati, perchĆ© si ĆØ formato un interminabile serpentone di corridori largo tutta la sede stradale, quindi ogni passo di ciascun atleta doveva essere dosato alla perfezione per non sbattere nell’atleta che ti stava accanto o che ti precedeva. Ogni 500 metri, i 90 gruppi musicali disseminati lungo il percorso, ti fornivano la giusta carica agonistica, lā€™assistenza in gara agli atleti ĆØ stata perfetta, i ristori erano posizionati ogni 5 km ed erano assai forniti di cibo e bevande, gli spugnaggi erano molto efficienti e nei km finali, per i piĆ¹ spiritati, non ĆØ mancato il getto dā€™acqua della doccia pre-arrivo.
Il tracciato ĆØ risultato molto filante per chi andava a caccia del best time, questa maratona ĆØ proprio la corsa ideale per il proprio record! Mentre per chi ama partecipare con lo spirito del barone Francese Coubertin (lā€™importante non ĆØ vincere ma partecipare; la cosa essenziale non ĆØ la vittoria ma la certezza di esserci battuti bene), i 42 km della marathon di Parigi sono apparsi molto intriganti e di notevole interesse storico e turistico. Roba da lasciarci gli occhi e il cuore i km percorsi a fianco della Senna, extra number one i passaggi alla tour Eiffel, la place della Bastiglia, lo ChĆ teau de Vincennes, presso la CathĆØdrale di Notre Dame de Paris, il MusĆØe dā€™Orsay; e… dopo 41 ecco, stavolta di fronte, nuovamente l’Arco di Trionfo.
Sul finish ho notato, su tutti i volti dei miei compagni d’ avventura, un’ incontenibile soddisfazione e serenitĆ , nonostante l’estenuante forcing mentale e fisico per arrivare a coronare il proprio sogno-maratoneta, e poi con la colorata medaglia di finisher al collo, in un lampo, la fatica si ĆØ trasformata magicamente in una gioia fanciullesca. Onore ai vincitori, prima lā€™Etiope Boru Tadese in 2h21ā€™06ā€ e primo Peter Some Kenia 2h05ā€™38ā€. Chi scrive ha terminato la prova in 11.156 posizione con il time di 3h47ā€™26ā€.
GiorgioValetudoTeam

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