SarĆ la sprinter bergamasca Martina Caironi a sfilare alla testa della Delegazione azzurra durante la Cerimonia di Apertura dei XV Giochi Paralimpici di Rio de Janeiro (7-18 settembre 2016).
Portabandiera, dopo unāescalation incredibile dal debutto a Londra 2012, quando si regalò, per rompere il ghiaccio, la medaglia dāoro e il record mondiale dei 100 metri T42 (15.87). Da allora, una carriera inarrestabile sui tartan più prestigiosi del mondo, che lāha vista infrangere più volte il suo primato iridato, in un gioco continuo ed estremo con se stessa, senza vere rivali. Martina ĆØ lāunica donna, amputata ad una gamba, riuscita ad abbattere il muro dei 15 secondi sulla distanza: 14.61 siglato ai Mondiali di Doha lo scorso ottobre. Nessuno come lei, in un solo formidabile anno, ha frantumato in successione sei primati iridati, tre nei 100 e tre nei 200 (31.73 ā Open di Berlino 2015), eguagliando temporaneamente anche la migliore prestazione mondiale del salto in lungo T42 a 4,60 metri. Merito anche della sua protesi, prodigio della sperimentazione tecnologica dei laboratori del Centro Protesi Inail Vigorso di Budrio.
Con lo scettro delle Paralimpiadi di Londra, della rassegne iridate di Lione e di Doha in mano, la velocista delle Fiamme Gialle, punta dritto verso la strada degli Europei di Grosseto (10-16 giugno) e dei Giochi di Rio, con un bagaglio di esperienze che la catapultano direttamente al centro dellāAtletica paralimpica planetaria. Questo il saluto ai presenti del Sottosegretario Lotti: Ā«Per fortuna verrò a Rio e non potevate scegliere portabandiera migliore. Sono doppiamente felice perchĆ© ĆØ una donna, e questo ĆØ un valore aggiunto. Quando Rio sarĆ finita, i riflettori si spegneranno sulle medaglie, ma la mia presenza qui vi garantirĆ la presenza della politica e del Governo al vostro fianco. Il Governo avrĆ unāattenzione importante sul rapporto tra disabilitĆ e sport. Ricordiamoci che dietro la bandiera di Martina, a Rio, ci sarĆ lāintero Paese e tutti noiĀ».
Il Presidente Luca Pancalli, rivolgendosi a Martina: Ā«Martina incarna un sogno, ĆØ il segnale che dĆ speranza alle persone che partendo dal nulla dopo un incidente stradale come ĆØ successo a lei, si rimette in pista a sognare. Lāho scelta non solo per i risultati agonistici, ma per come Martina interpreta il ruolo di atleta, per la sua disponibilitĆ a portare la voce di tutti gli atleti paralimpici in giro per le scuole nel nostro Paese e a segnalare lāimportanza dello sport nella vita dei disabiliĀ». Le parole del neoalfiere azzurro, Martina Caironi: Ā«Il Presidente mi ha contattato, per dirmelo, mentre stavo andando al mare. Mi ĆØ sembrato un sogno, non ci credevo anche perchĆ© non ho alle spalle una lunga carriera come quella di Oscar De Pellegrin (lāarciere ex portabandiera a Londra 2012, ndr), sono solo sei anni che faccio atletica. Sono orgogliosa di questo onore, e da atleta sono ancora più felice perchĆ© ĆØ segno che il movimento dellāatletica leggera paralimpica ĆØ cresciuto. Sono emozionata giĆ oggi, figuriamoci a Rio, portando la bandiera con dietro tutta la squadra italianaĀ».
Il Presidente della Fispes Sandrino Porru non nasconde la gioia per questa nomina: Ā«Non ci sono parole, ho i brividi dentro e le lacrime agli occhi. Ć unāemozione fortissima pensare che ĆØ stata scelta Martina, lāatleta che rappresenta la nostra Atletica e anche lāintero movimento paralimpico. Si vedono oggi i sacrifici fatti e i bei momenti vissuti insieme. Con una grande squadra si raggiungono grandi traguardiĀ».
Foto Ā© Mauro Ficerai