La nomina di commissario tecnico della nazionale ĆØ il coronamento di una carriera e un nuovo punto di partenza. Mirko Celestino annuncia i primi raduni con la squadra azzurra (cross country e marathon) e il programma della nazionale. Racconta inoltre dell’ottimo rapporto con l’ex cittƬ Hubert Pallhuber col quale esordƬ nel mondiale di mtb. Guarda il video:
Non solo ciclismo. Mirko Celestino ĆØ uno sportivo a 360 gradi, che da sempre alterna bici da strada e mountain bike ad altre discipline. Nella breve pausa invernale, negli anni del professionismo, cercava di staccare la mente dalla bicicletta praticando lo scialpinismo sulle Orobie bergamasche. In Liguria, i sentieri del Ponente ben si prestano per il trail running: il nuovo commissario tecnico della nazionale corre a piedi, in montagna e su asfalto. Si diverte anche con le gare di triathlon. Guarda il video:
Ā«Il team Scott – osserva il commissario tecnico ospite alla presentazione ufficiale presso la sede italiana – ĆØ uno dei più forti team a livello nazionale e internazionale. Juri Ragnoli ha vinto più volte il campionato italiano e ha ricevuto diverse volte la convocazione in nazionale, Cristiano Salerno arriva dal ciclismo su strada e ha vestito la maglia azzurra al mondiale in Francia. Sono ragazzi maturi che non si fanno spaventare dalla responsabilitĆ di indossare la maglia della nazionale. A volte infatti si corre il rischio di provare una tensione che gioca brutti scherzi. Non ĆØ il loro casoĀ».
Mario Noris, team manager della squadra di mtb ĆØ un uomo dalla grande esperienza, un allenatore che crede in un percorso di crescita dei giovani atleti, con un passato da biker ai massimi livelli. Insomma, una figura con la quale il nuovo commissario tecnico potrĆ continuare a confrontarsi da nuovi punti di vista. Ā«Con Mario Noris ho avuto uno splendido rapporto anche quando ero un corridore – racconta Mirko Celestino -. Rapporto che spero vada avanti e si consolidi ulteriormente nel confronto fra ct e direttore sportivo. Mario ĆØ una figura importante per il movimento, l’esperienza che lui ha acquisito sicuramente potrĆ servire anche a me, sarĆ utile ascoltare i suoi consigli, capire come risolve lui certi problemi, come affronta dinamiche di squadra per mettere a proprio agio gli atleti, dar loro tranquillitĆ Ā».
Da un anno e mezzo il ciclista di Andora ĆØ stato nominato ambassador di Scott. Ā«Rappresento il brand in Italia e all’estero. Do il mio contributo nello sviluppo dei prodotti e facendo presenza durante le fiere e i bike test. Questi ultimi sono molto importanti perchĆ© permettono alle persone di provare le biciclette gratuitamente prima di un possibile acquisto. Scott ĆØ una grande famiglia, ringrazio Donatella Suardi e tutte le persone che collaborano e fanno funzionare alla grande l’azienda. Nei miei impegni con la Nazionale non potrò logicamente utilizzare abbigliamento Scott però il nostro contratto rimane valido perchĆ© posso utilizzare biciclette, scarpe, casco, occhiali e accessori. Per me ĆØ un piacere utilizzare un marchio conosciuto in tutto il mondoĀ».
Enula Bassanelli