Il presidente Bruno Felicetti racconta i progressi del suo comitato. Nordic Ski Fiemme ĆØ pronto ad ospitare Tour de Ski e Combinata Nordica in Val di Fiemme (Tn). Nel mirino una nuova candidatura mondiale per il 2025 o 2027. Secondo Felicetti i giovani sciatori vanno messi nelle condizioni di essere i protagonisti del futuro.
Il presidente Bruno Felicetti, da tre anni al timone del comitato Nordic Ski Fiemme, impegnato anche negli scorsi mondiali fiemmesi con vari incarichi da responsabile del marketing a volontario, racconta lo stato di salute di un comitato organizzatore che si appresta ad affrontare lāimminenza di due prestigiosi eventi di Coppa del Mondo, il Tour de Ski del 7 e 8 gennaio e la Nordic Combined World Cup dal 13 al 15 gennaio, ambendo inoltre ad ospitare un Campionato Mondiale di sci nordico nelle annate 2025 o 2027: Ā«Il comitato ĆØ in piena salute, abbiamo uno staff preparato e dei capi servizio che conoscono molto bene le dinamiche delle gare. Ogni capo servizio ha una squadra e deve valutarne lāetĆ media; immaginando di andare avanti per i prossimi 10 o 15 anni facendo i conti con la propria carta dāidentitĆ . Ci sono persone che hanno fatto i volontari fino a 80 anni con grande dedizione e professionalitĆ , e ci sono tuttāora, quindi la nostra intenzione ĆØ quella di favorire una sorta di scambio di competenze e ricambio generazionale dopo un periodo di affiancamento. Favorire il coinvolgimento di nuove persone sulle gare di Coppa del Mondo affinchĆ© siano poi giĆ rodate per premondiali e Mondiali. Fino ad oggi abbiamo beneficiato di persone che sono andate in pensione relativamente giovani, dei gruppi sportivi, della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato, ma con lāandare del tempo queste figure sono sempre piĆ¹ rare perchĆ© questi corpi si avvalgono di staff sempre piĆ¹ ridotti. Dobbiamo lavorare per il coinvolgimento dei giovani, che portino anche le loro idee innovando e rinnovando le gareĀ».
Ogni dinamica firmata Nordic Ski Fiemme e di tutte le persone coinvolte fa riferimento ad una sola e splendida location: la Val di Fiemme, un punto di riferimento internazionale sia per gli organizzatori sia per gli atleti: Ā«Con i Mondiali del ā91 siamo riusciti a giocarcela bene, il 2003 ĆØ stata una riconferma, con un ulteriore salto di qualitĆ delle strutture, nuovi investimenti e la strada di fondovalle completata. CāĆØ dietro un gran lavoro di tessitura con le istituzioni, abbattendo i campanilismi. La sfida ĆØ trasformare questo modello che funziona per gli eventi a 360 gradi, e bisogna ammettere che la capacitĆ di collaborare dei comuni e delle varie categorie ĆØ molto migliorata. Viene riconosciuto che il territorio appartiene a tutti ed ĆØ un valore se partecipato in maniera sinergicaĀ». Una valle che dovrĆ tuttavia guardare al futuro, rimodernandosi per restare competitiva: Ā«Il tema della mobilitĆ risulta centrale in un mondo che sta cambiando e dove stanno cambiando i flussi. Per resistere e rimanere competitiva la Val di Fiemme deve collegarsi a grandi canali di comunicazione. Il riferimento principale ĆØ il tunnel di base del Brennero che rivoluzionerĆ il flusso delle merci e delle persone. Verranno fatti dei ragionamenti in merito per proporre soluzioni innovative sia per i turisti che per i residentiĀ».
Progetti che vanno di pari passo con lāintenzione del comitato di candidarsi ad un nuovo Mondiale: Ā«Il Mondiale ĆØ un momento per rilanciare una nuova modalitĆ di proporsi al mondo, ed ĆØ senzāaltro uno stimolo per attuare dei miglioramenti che dovranno comunque avanzare indipendentemente. A proposito di infrastrutture, lāeventuale quarto Campionato Mondiale potrĆ essere definito green perchĆ© sarĆ sufficiente un ammodernamento delle strutture giĆ esistenti. I Mondiali servono per mantenere in ottime condizioni le strutture e per le attivitĆ giovanili delle societĆ sportive. In previsione dei due centri federali, a Lago di Tesero per lo sci di fondo e a Predazzo per il salto e la combinata nordica, si completerĆ il percorso affinchĆ© i giovani possano trovare tutto ciĆ² di cui necessitano in Val di Fiemme per la preparazione alle gare e per lāallenamento. Per sfornare campioni bisogna partire da una base larga, piĆ¹ sportivi ci sono e piĆ¹ ci sono possibilitĆ di avere campioni che portano visibilitĆ e sponsor, e i centri federali incentiveranno la pratica allo sport. Sarebbe bello avere qualche campione locale per i prossimi Mondiali, e i tempi ci sono, anche se in questi eventi importanti ĆØ la nazione poi che spiccaĀ».
Il fiore allāocchiello del comitato ĆØ senzāaltro il Tour de Ski, che per lāundicesima edizione consecutiva si concluderĆ in Val di Fiemme: Ā«E a mio giudizio rimarrĆ lƬ fino a quando saremo in grado di organizzare bene lāevento, perchĆ© una situazione cosƬ ideale ĆØ quasi impossibile da replicare in qualsiasi altro posto al mondo; questo ĆØ certo motivo di grande orgoglio per noi. Lāorganizzazione ĆØ molto complessa, praticamente montiamo uno stadio in una notte. A paritĆ di benefici percepiamo lo stesso delle altre localitĆ , ma abbiamo chiaramente piĆ¹ costi che vengono perĆ² ripagati dalla visibilitĆ della finale di un evento di tale livello. Lāambizione di mantenere da noi la finale del Tour de Ski ĆØ comunque legata ad unāopportunitĆ ed al traguardo di portare un Campionato MondialeĀ».
Parole importanti anche nei confronti della Coppa del Mondo di combinata nordica, la quale offre agli atleti ben tre giornate di gare: Ā«Tale evento ha un risultato positivo in termini di bilancio, anche se ha meno visibilitĆ del Tour de Ski, ma ĆØ comunque uno dei piĆ¹ importanti di combinata nordica. Il desiderio ĆØ quello di portare anche gare di Coppa di salto prima dei prossimi Mondiali. Ma cāĆØ un programma pluriennale, che non prevede solamente la Coppa del Mondo. Il primo passo per i Mondiali ĆØ il coinvolgimento dei giovani. Un Mondiale non ĆØ fine a se stesso e serve per rilanciare la valle per i successivi 10 o 15 anni e proprio i giovani di oggi saranno i protagonisti degli anni del Mondiale e post mondiale, quindi spazio a nostri figli e nipoti, a loro spetta il diritto di progettare il loro futuro, ĆØ lāunico modo per combattere contro il āmitoā di andare a lavorare allāestero. Oggi le tecnologie permettono di lavorare in valle ed essere in collegamento con il mondo, quindi il legame con il territorio puĆ² essere coltivato molto di piĆ¹ rispetto al passato e questo ĆØ esattamente il nostro obiettivoĀ».
Info: www.fiemmeworldcup.com