Anche dopo le recenti abbondanti nevicate è troppo presto per prevedere quali saranno le condizioni il giorno della gara, ma una cosa è certa: la sfida di competere nella gara più alta d’Europa, correre su neve e ghiaccio, scalare un canalino e lottare per l’ossigeno con atleti di altissimo livello, sono elementi che attraggono sempre più persone ogni anno, così come l’emozione di prendere parte alla nascita di una leggenda – la Monte Rosa Skymarathon.
Il 20 giugno 2020 è la data della terza edizione della Monte Rosa Skymarathon, la gara più alta d’Europa.
La data è decisa e quest’anno si aprono le porte a non meno di 500 atleti che correranno fino alla cima del Monte Rosa a 4.554 m, sul confine italo-svizzero. Accanto alla gara principale, ci sarà la seconda edizione dell’AMA VK2, un doppio Vertical Kilometer da brucia gambe, che sale per 9 km fino a 3.260 m di quota. È ammesso un massimo di 300 atleti.
Puro skyrunning
Il percorso della Monte Rosa Skymarathon è lungo 35 km con 7.000 m di dislivello complessivo e passa su morene, nevai e ghiacciai. Rappresenta l’essenza più pura dello skyrunning e celebra la nascita dello sport, con la prima gara qui nel 1992 e la prima gara in vetta nel 1993.
Dopo il successo dello scorso anno con 400 partecipanti da 25 Paesi, gli organizzatori hanno aumentato i posti disponibili per soddisfare le numerosissime domande di partecipazione, mantenendo comunque un massimo di 500 iscritti per garantire la sicurezza. Parlando di sicurezza, un altro aspetto fondamentale è che gli atleti gareggiano a coppie in cordata non appena raggiunta Punta Indren e per salire il canalino, attraversare il ghiacciaio e affrontare… eventuali crepacci. In salita e in discesa.
Record?
Incredibilmente i record di gara stabiliti nel 1994 dagli italiani Fabio Meraldi e Gisella Bendotti – rispettivamente 4h24’ e 5h35’ – restano intatti. Quattro edizioni furono corse tra il 1992 e il 1996 e il rilancio, che ha festeggiato i 25 anni, è stato nel 2018 quando le superstar dello skyrunning Emelie Forsberg e Kilian Jornet hanno partecipato in coppia. Il tempo di Forsberg è la miglior performance femminile – 31’ più rapida di Bendotti – ma le coppie miste sono classificate con gli uomini. “Per fare questa gara ho dovuto mettermi ‘in gonnella’ e seguire Emelie!” ha commentato Jornet. “Questa è una delle migliori gare al mondo!”
Il cronometro nel 2019 è stato fermato a 4h51’ dalla coppia italo-austriaca vincitrice William Boffelli e Jakob Herrmann. Entrambi fortissimi campioni di scialpinismo, Herrmann fatto una grandissima ascesa con il compagno mettendo ben 25’ tra sé e gli inseguitori in vetta.
Per le donne le 6h38’ delle vincitrici è ben lontano dal tempo di Bendotti. Le polacche Natalia Tomasiak e Katarzyna Solinska hanno vinto la gara, guidata per la quasi totalità da Giuditta Turini e Laura Besseghini, incorse poi in un infortunio e ritiratesi.