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venerdì, Aprile 19, 2024

Oliviero Bosatelli, una sorpresa che farà ancora parlare di sé dopo il secondo posto all’OUT

Una certa dose di speranza probabilmente la covava, ma di certo idee chiare non ne aveva Oliviero Bosatelli, quando, acerbo e ancora sconosciuto nel mondo della corsa su lunghe distanze, aveva prenotato un pettorale all’Orobie Ultra Trail. Ambizione di stare nelle 24 ore e timore di non riuscire neppure a finire si fondevano in lui.

Oliviero_Bosatelli (1)

Divisa del Gs Orezzo, classe 1969, alla partenza in piazza Orologio a Clusone scrutava con curiosità gli uomini in prima fila, senza conoscere neppure il loro nome. A loro volta, i favoriti lo hanno sostanzialmente ignorato, noncuranti dello ‘sconosciuto’ in mezzo a loro.

Lo sparo inaugura la prima edizione dell’Orobie Ultra Trail e Bosatelli si avvia col proprio passo, trovandosi, dopo circa 8 chilometri, tra i primi dieci. Non si illude, non si monta la testa, la gara è ancora lunga anzi infinita. Però il piazzamento non peggiora, si stabilizza, alcuni mollano e lui si ritrova quarto. Fino al Monte Poieto la gara procede in questi termini.

Più scorre il tempo più Bosatelli diventa protagonista. Ne supera altri due e passa quindi in seconda posizione. Dei crampi – che temeva più di ogni altra cosa – neanche l’ombra. La gente sul percorso, al traguardo, o semplicemente incollata alla diretta web, comincia a chiedersi insistentemente chi sia questo Oliviero Bosatelli del Gs Orezzo che sta dando la paga ai favoriti di spessore internazionale.

Oliviero_Bosatelli (5)

Lo sconosciuto è un bergamasco originario di Gandino che per essere ammesso all’Orobie Ultra Trail aveva preso parte al trail di 102 km delle Porte di Pietra. Non si era piazzato male: chiedete a Roberto Beretta del team Tecnica, che se l’è trovato appiccicato per l’intero tragitto («Mi ha fatto da locomotiva», dice Bosatelli). Ciononostante restava l’incognita di un chilometraggio più lungo, di quei 140 km dell’Orobie Ultra Trail mai affrontati prima.

Davanti al gandinese soltanto Marco Zanchi, che nel frattempo si involava verso il successo più importante della carriera. «Non sapevo il distacco, credevo fosse irraggiungibile». Bosatelli negli anni novanta ha corso nelle fila della Recastello di Gazzaniga e vanta un personale di 2h28′ nella maratona. Un problema al ginocchio («usura da utilizzo») ha accompagnato il suo recente ritorno alle competizioni. Vigile del Fuoco in servizio a Bergamo (gli appartiene un titolo italiano vinto nel settore atletica), nei ritagli di tempo dà una mano alla moglie nella gestione di una caffetteria a Cornale di Pradalunga.

Festeggiamenti al bar, accoglienza da campione presso la caserma di Bergamo, la medaglia d’argento che si è messo al collo all’Orobie Ultra Trail è stata celebrata alla stregua di una vittoria. Alla domanda quali programmi abbia per il proseguo della stagione, il Vigile del Fuoco della Val Gandino fornisce una risposta incerta. «Ho tanti impegni, una famiglia, sto sistemando casa… Non so se continuerò a gareggiare». Ma intanto vi possiamo assicurare che Oliviero Bosatelli non ha più smesso di allenarsi. Il richiamo delle montagne e del trail running sono troppo forti. Nuove sfide lo aspettano, dietro l’angolo.

Enula Bassanelli

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