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venerdƬ, Marzo 29, 2024

Il campione spagnolo Pablo Criado Toca: la luna piena sui laghi delle Orobie e il progetto Monte Bianco

Da Santander, Spagna, alle Orobie bergamasche. Insieme alla moglie. Per un’avventura sulle montagne lunga 140 chilometri. Il dislivello? 9500 metri. Pablo Criado Toca ha disegnato la sua personale impresa giungendo sesto assoluto sul traguardo dell’Orobie Ultra Trail. I dolori alla pancia non lo hanno fermato.

Pablo_Criado_Toca_Team_Grivel_intera_ridPablo Criado Toca vanta un palmarĆØs di tutto rispetto e corre nelle fila del team italiano Grivel. Ai piedi calzature LaSportiva. La prima parte di gara del campione spagnolo ĆØ filata via liscia. L’intoppo sopraggiunge alla base vita di Valbondione. Ā«Ho mangiato troppo al ristoro e quando ho attaccato la salita verso il rifugio Brunone ho avvertito un forte mal di pancia. Arrivato al rifugio mi sono dovuto fermare 25 minuti. Mi sono ripreso ma solo parzialmente, comunque ho proseguitoĀ».

L’alfiere del team Grivel aveva testato il tracciato nel 2014, partecipando all’edizione zero. Ā«Si diceva che qualcuno sarebbe riuscito a restare abbondantemente sotto le 24 ore, invece si ĆØ rimasti sotto di poco. Personalmente ho impiegato circa 26 oreĀ». Il forte temporale ha costretto gli organizzatori a bloccare la gara per una cinquantina di minuti alle ore 7 di sabato. Ā«Sono stato fermato al rifugio Capanna 2000 in AreraĀ». Dalla base vita di Zambla in avanti il terreno era scivoloso, intriso d’acqua. Ā«Bisognava alzare il livello di attenzione. Scivolavo. Tuttavia, trovandomi nelle prime posizioni, ho trovato il percorso in condizioni accettabili. Pensavo a quelli piĆ¹ indietro, che avrebbero affrontato i sentieri fangosi e rovinati dal calpestioĀ».

orobie_ultra_trail_2015_partenza_Clusone_Pablo_Criado_Toca_Ciznia_bertasa_ph_organizzazioneFino alle due di notte, racconta Pablo Criado Toca, faceva caldo. Poi le temperature sono bruscamente calate e i runner sono stati avvolti dalla frescura della notte orobica. Le montagne erano illuminate da un’enorme, rossiccia luna piena. Il Lago di Fregabolgia (Carona) ribolliva di argento liquido. Ā«Il luogo piĆ¹ suggestivo incontrato nei 140 chilometri. La luna ha cambiato i colori di ogni cosaĀ». Suggestivo anche il calore del pubblico. Ā«Quanto tifo! Tanti gli spettatori a Valbondione nei pressi della base vita, a Fiumenero tra la pista ciclabile e l’inizio dell’ascesa al Brunone, e anche al Passo di ZamblaĀ». Tantissimi pure i volontari, disseminati in ogni angolo del tracciato. Ā«Fornivano indicazioni preziose sulle condizioni del percorso, su ciĆ² che avremmo incontratoĀ».

Accolto in Piazza Vecchia alle 16.26 di sabato, non vede l’ora di farsi una doccia e dormire un poco, aspettando l’arrivo della moglie, Ana Bustamante Velez. Ā«Gara ben organizzata, sono felice di aver partecipatoĀ». Pablo Criado Toca resterĆ  in Italia per buona parte del mese di agosto. ƈ atteso in Valle d’Aosta, per un’impresa di 360 chilometri e 35 mila metri di dislivello superando Cervino, Monte Rosa, Gran Paradiso e Monte Bianco. Ai confini fra il trail running e l’alpinismo. Ma questa ĆØ un’altra storia.

Enula Bassanelli

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