Appuntamento a Jesolo (Venezia) per domenica 18 marzo 2018. Al via, insieme alle due figlie, anche lāiridato di Varese 2008 Alessandro Ballan.

Dopo il successo della prima edizione, quando lo scorso anno furono oltre 200 le coppie al via, ritorna anche in questo 2018 la Padre e Figlio Triveneto, manifestazione promozionale,quindi aperta tutti, dedicata a bambini e ragazzi dai 7 ai 16 anni, insieme a un adulto, proposta dal Team 71, societĆ che si ĆØ formata nel 2017 e che ĆØ composta da ex ciclisti del Triveneto nati appunto nel 71, e da Cycling for Life, societĆ padovana costituita da appassionati che pedalano per raccogliere fondi in favore dei bambini affetti da malattie rare. Lāappuntamento ĆØ per domenica 18 marzo, a Jesolo (Venezia), Parco Grifone di piazza Milano. La formula ĆØ semplice: le coppie, formate da un genitore e un figlio, o figlia, si confronteranno su un tracciato di 3,7 chilometri, completamente chiuso al traffico. Il via ĆØ previsto per le 10 e le diverse coppie partiranno ogni 30ā.
Ā«Dopo la prima edizione, che ha avuto una risposta ottima a tutti i livelli, ci siamo rimessi al lavoro con grande entusiasmo per questo evento che vuole essere unāoccasione per vivere il ciclismo in maniera divertente ma anche unāopportunitĆ di condivisioneĀ» dicono Marino Ongarato e Paolo Squizzato, rispettivamente presidente del Team 71 e presidente di Cycling for Life. Ā«Come giĆ nel 2017, anche questāanno il ricavato andrĆ ad Adele, una bambina affetta da una malattia rara come la Sma, e al Girotondo ā struttura per disabili di Jesolo. Un grande grazie dobbiamo rivolgere, oltre ai tanti sponsor e ai tanti volontari che ci danno una mano, anche allāamministrazione comunale di Jesolo, che ci sta supportando a trecentosessanta gradiĀ».
Tante le iscrizioni giĆ pervenute alla Padre e Figlio Triveneto. Ā«Ci piace sottolineare lāadesione di una famiglia inglese, venuta a conoscenza dellāevento tramite il web, e quella di Alessandro Ballan. Lāex professionista trevigiano il 18 marzo sarĆ al via insieme alle due figlie. Questa presenza, che segue quella di un altro iridato, Moreno Argentin, a Jesolo lo scorso anno, non può che renderci orgogliosiĀ».