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sabato, Aprile 27, 2024

I ghiacciai delle Alpi al centro degli studi scientifici dello skyrunner Pascal Egli

Classe 1988, nativo di San Gallo e ora residente a Veysin. Skyrunner, scialpinista, esperto nelle gare tecniche e in salita, giĆ  vincitore in numerose competizioni di skyrace in Europa e America. Pascal Egli ĆØ un atleta ma non solo. Sta svolgendo, infatti, un dottorato presso lā€™Institute of Earth Surface Dynamics dellā€™UniversitĆ  di Losanna. Tema della sua ricerca scientifica sono i ghiacciai delle Alpi: la sua grande passione sin da quando era un ragazzino.

Pascal Egli Azores
Pascal Egli e la montagna: una conoscenza profonda che va oltre lo skyrunning e si concretizza in ricerche scientifiche di spessore internazionale | photo credit Philipp Reiter

Ā«Mi sono sempre interessato di ghiacciai ā€“ inizia a raccontare in un italiano che ha imparato grazie a tre corsi durante gli studi di Ingegneria ambientale a Zurigo e Losanna – Sono salito sulla mia prima ‘alta’ montagna con un ghiacciaio con mio papa all’etĆ  di 11 anni: era il Piz Morteratsch. GiĆ  da giovane sapevo che i ghiacciai sono importanti per le risorse idrauliche per tante persone, non solo nell’ambiente alpino: nel mondo ci sono centinaia di milioni di esseri umani la cui vita dipende dall’acqua dei ghiacciaiĀ».

Il titolo del progetto di dottorato che sta portando avanti ora lo skyrunner, sotto la supervisione del professor Stuart Lane, ĆØ ā€œIce-marginal subglacial channels and their influence on the rapid retreat of temperate Alpine glaciersā€.

Pascal Egli

Ā«Il mio dottorato si centra sul tema dei canali dā€™acqua situati sotto e dentro i ghiacciai – spiega Pascal Egli -; l’acqua dalla fonte del ghiacciaio entra nei crepacci e nei ‘moulin’ per raggiungere eventualmente il fondo del ghiacciaio, dove trova il suo cammino come un fiume sotto il ghiacciaio, trasportando pietre e sedimenti, fino ad uscire dal ghiacciaio. Noi facciamo delle misure con il georadar (anche chiamato Gpr, ‘Ground Penetrating Radar’) e con i droni (per la topografia superficiale), per vedere la posizione dalla base del ghiacciaio (limite roccia/ghiaccio), e per distinguere le posizioni dei fiumi sotto il ghiacciaio. Se comprendiamo meglio la geometria di questi fiumi o canali e il loro comportamento, possiamo dire di piĆ¹ innanzitutto sulla geometria ed il tipo dei canali, importanti per conoscere la pressione dellā€™acqua e la condizione dei canali (se lā€™acqua ĆØ sotto pressione del ghiacciaio oppure no) e per comprendere il tipo di condizione idraulicaĀ».

Pascal Egli

Ā«Ancora – prosegue Egli – riceviamo informazioni sul potenziale dei canali per trasportare i sedimenti e le pietre: questo ĆØ importante per l’idroelettrica, ma anche per i pericoli naturali. Tutto questo serve per comprendere come risponde il ghiacciaio ai cambi di flusso ed alla pressione dell’acqua. Se c’ĆØ poco spazio nel canale e se arriva molta acqua, questo puĆ² portare ad una situazione di alta pressione sotto il ghiacciaio, puĆ² elevare il ghiacciaio e lubrificare il fondo, con il risultato che il ghiacciaio si muove molto piĆ¹ velocemente verso il basso. CiĆ² puĆ² significare che il ghiacciaio fonde ancora piĆ¹ velocemente perchĆ© il suo termine si trova ad una quota bassa (dove fa piĆ¹ caldo)Ā».

Pascal Egli

Nelle proprie ricerche lo skyrunner svizzero e i suoi colleghi sono giĆ  arrivati a risultati significativi. Ā«Abbiamo scoperto che questi canali, a volte grandissimi (5 m di altezza e 3-10 m di diametro), possono collassare e influenzare molto il ritiro dei ghiacciaiĀ».

La sede del suo lavoro scientifico ĆØ il Glacier d’Otemma in Val de Bagnes (in territorio elvetico). Ā«Facciamo le misure qui dall’estate 2017. Quella del 2021 ĆØ la mia ultima estate dedicata alla tesi. ƈ un ghiacciaio medio-lungo di 6 km, tra i 2500 m e 3600 m di quota. Questo ghiacciaio si ĆØ ritirato di 2 km dall’anno 1964Ā».

Pascal Egli

Nei giorni scorsi Pascal Egli era al lavoro insieme al collega Matt Jenkin. Ā«Per aiutarlo nel lavoro sul terreno per la sua tesi, ma anche perchĆ© il suo lavoro ĆØ basato sui miei risultati. Ho definito le zone dove si trova un canale sotto il ghiaccio (fino a 50-60 m di profonditĆ ), e lui puĆ² ora fare le sue ‘hot water drilling’ in questi luoghi. Gli obiettivi sono mostrare che il canale esiste davvero (l’abbiamo trovato!) e che le dimensioni sono giuste (fino a 20 m di larghezza ma meno di 1 m di altezza), introdurre dei piccoli sassi (con radio tags) per poter seguire con unā€™antenna la posizione dei sassi nel fiume/canale, ed imparare di piĆ¹ sulla dinamica del sedimento in un canale sotto il ghiacciaio, ancora studiare la sismica passiva per quantificare il trasporto di sedimentiĀ».

Pascal Egli sta portando a compimento il proprio dottorato. Ma la curiositĆ  e la voglia di studiare non sono certo alla fine. Ā«Punto a concludere la mia tesi alla fine del 2021 ā€“ spiega -. E sto ora cercando un lavoro che sia interessante e mi permetta di portare avanti il lavoro sul terreno, come abbiamo fatto su Otemma. Sono disponibile anche a trasferirmi allā€™estero, purchĆ© lā€™impiego mi permetta di allenarmi come atleta ā€˜semiprofessionistaā€™, la mia grande passioneĀ».

Francesco Ferrari

Per saperne di piĆ¹

Per meglio comprendere il tipo di ricerche che si svolgono sui ghiacciai delle Alpi e la loro evoluzione, ecco i link che riguardano sia il progetto di Pascal Egli, sia lā€™articolazione e le conclusioni, parziali, della sua ricerca di dottorato, presentate in un articolo scientifico.

Per quanto riguarda Pascal Egli atleta, qui la sua vittoria piĆ¹ recente (Skyclimb Mezzalama – aggiornata ad agosto 2021).

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