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giovedì, Ottobre 24, 2024

Riparte il progetto giovani di Hoka. Franco Collé nuovo responsabile

Rookie Team, l’avventura continua. Il progetto giovani di Hoka One One è pronto a ripartire con tante novità. La prima è il passaggio di testimone tra l’ideatore dell’iniziativa, Marco De Gasperi, e il nuovo responsabile Franco Collé. Aperto il concorso per quattro nuovi atleti.

Hai tra i 18 e 22 anni? La corsa in ambiente è la tua passione? Sei estroverso, creativo e hai voglia di vivere un’estate alla grande? Allora non perdere l’occasione di entrare in questo team e rappresentare il brand Hoka nel mondo trail running. A questo link https://bit.ly/2wRZb6P puoi compilare il format on line e cominciare a sognare. Avrai tempo per partecipare al concorso fino al 15 maggio.

Entro la fine di maggio saranno sciolte le riserve e resi noti i nomi dei 4 fortunati maschili o femminili vincitori del concorso che entreranno a far parte del team 2020, affiancando i ragazzi già presenti nella passata stagione. Partecipazione a eventi mitici di corsa in natura, team building, raduni, materiale tecnico di altissimo livello e non solo.

Un vero progetto per correre e crescere insieme: «Già lo scorso anno ho avuto l’occasione di vivere dall’interno il progetto Rookie Team conoscendo i ragazzi e correndo al loro fianco in più di un’occasione – ha confermato l’ultra trailer valdostano Franco Collé -. Quando l’azienda mi ha proposto di portare avanti il programma di Marco De Gasperi riservato ai giovani, ne sono subito rimasto entusiasta».

Con l’obiettivo di farlo crescere, Collé ha voluto apportare alcune migliorie: «I giovani sono il futuro, ma spesso si approcciano al mondo dell’outdoor running in solitaria, da autodidatti. Ho quindi cercato di mettermi al loro posto e capire di cosa avessero bisogno perché questa esperienza possa essere proficua da ogni punto di vista. Oltre alla fornitura di materiale tecnico, faremo conoscere loro alcuni campioni del Team Hoka, con i quali potranno allenarsi e confrontarsi. Se il perdurare della pandemia non ci permetterà di portarli a delle gare clou, punteremo a dei meeting nei quali fare accrescere lo spirito di team. Insomma, mi piacerebbe farli migliorare come atleti e come persone».

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