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mercoledƬ, Ottobre 16, 2024

Parte da Ravenna il tour nelle scuole Campioni di Vita. Con Tapia, Maspero e Lucchetta

Ha preso il via dal Teatro Rasi di Ravenna la prima tappa del tour italiano #CAMPIONIdiVITA che ha visto come protagonisti due atleti-simbolo dellā€™Atletica paralimpica, Oney Tapia e Federica Maspero, insieme ad Andrea Lucchetta, campione del mondo della Nazionale di Volley ribattezzata ā€œGenerazione di Fenomeniā€.

Il trio di atleti ha incontrato una nutrita rappresentanza di studenti delle scuole superiori della cittadina romagnola per lanciare unā€™iniziativa che coinvolgerĆ  1500 ragazzi e altre due cittĆ  dā€™Italia (Gela lā€™8 gennaio e Livorno il 25 gennaio 2018). #CAMPIONIdiVITA, evento promosso congiuntamente da Fispes, Eni – partner e sostenitore di tutte le iniziative del Comitato Italiano Paralimpico – e Ap Communication, ĆØ incentrato sullo sport come valore educativo. Lā€™incontro con gli studenti ĆØ un messaggio rivolto alle nuove generazioni per sottolineare il rispetto delle regole, lā€™integrazione, lā€™aggregazione, la fiducia, la passione e la sensibilizzazione sui temi della disabilitĆ  attraverso la testimonianza di atleti che, con lo sport paralimpico, hanno riscritto la loro storia di vita trasformando in positivo le avversitĆ .

Lā€™esperienza e il contatto con i campioni dellā€™Atletica paralimpica, esempio illuminante di come un limite possa diventare potenzialitĆ , ha aiutato i ragazzi di Ravenna a comprendere che il talento da solo non sempre ĆØ sufficiente per raggiungere quelle vittorie che vanno oltre una medaglia o un trofeo: sono vere e proprie rinascite. I due Azzurri Tapia e Maspero, incalzati dalle domande di Lucchetta, nella doppia veste di atleta e moderatore, hanno raccontato la loro storia con orgoglio, parlando dei risultati ottenuti in ambito sportivo e dei valori che hanno contraddistinto da sempre le loro personalitĆ , prima ancora di scoprire la passione per lo sport.

Oney Tapia

Il lanciatore italo-cubano Oney Tapia, argento ai Giochi Paralimpici di Rio nel disco per non vedenti (F11), dice: Ā«Nel 2011, dopo il mio incidente dove ho perso la vista, sono rinato e oggi mi sento molto piĆ¹ forte, consapevole, deciso. Lo sport mi ha aiutato a tirare fuori tutte le mie qualitĆ  e ad andare avanti, anche perchĆ© le mie figlie avevano bisogno di meĀ».

Ā«Allā€™inizio non pensavo ci fosse piĆ¹ vita – prosegue Tapia – dopo invece ho scoperto unā€™oasi di meraviglia. Il mondo paralimpico ĆØ pieno di storie bellissime, di persone che sono diventate esempio di coraggio e di vita. Ogni occasione ĆØ buona per cominciare e provare. Lā€™esperienza del podio alle Paralimpiadi ĆØ tatuata in me ed ĆØ il risultato di tanta fede ed impegnoĀ».

 

 

Federica Maspero

La velocista canturina Federica Maspero, argento mondiale sui 400 metri categoria amputati (T43), racconta: Ā«Dopo la meningite che mi ha colpito a 24 anni, so che da sola non ce lā€™avrei mai fatta e ho ripreso a vivere da dove avevo lasciato. Lo sport mi ha cambiato la vita dal punto di vista fisico perchĆ© mi sento piĆ¹ forte, e dal punto di vista mentale perchĆ© mi ha regalato gioia, felicitĆ  e capacitĆ  di stare bene con me stessa e con gli altri. La medaglia che ho vinto a Londra ĆØ il frutto dei tanti sacrifici fatti in sei anni e mezzo di allenamenti. Quando credi in una cosa veramente, la raggiungi. Il mondo paralimpico vi mostra la capacitĆ  di superare ogni sfida nel rispetto di voi stessi e degli altri nellā€™ottica piĆ¹ alta di aumentare il rispetto verso il mondo. Continuate a sognareĀ».

Andrea Lucchetta

Andrea Lucchetta conclude da Ravenna: Ā«Qualunque sia la disciplina che, per passione o per predisposizione, si sceglie, questa diventa valore se, oltre a viverla e a praticarla, si riesce a raccontarla. Lā€™animazione sportiva, fatta in palestra, dentro un campo da gioco, un palazzetto o un teatro – come avviene oggi in questa meravigliosa atmosfera – rappresenta il punto di contatto piĆ¹ rapido e coinvolgente per trasmettere ai giovani i veri valori che conducono al conseguimento dellā€™obiettivo e non necessariamente alla vittoria, ossia la determinazione, la passione, il rispetto per la propria vita e per quella degli altri, e il senso dā€™integrazione e solidarietĆ . Parole che devono mantenere un significato profondo, dentro e fuori la competizione sportiva. La vera vittoria ĆØ raggiungere un obiettivo, non per forza vincereĀ».

#CAMPIONIdiVITA dĆ  appuntamento alle prossime tappe, il 18 Gennaio 2018 al Teatro Eschilo di Gela ed il 25 Gennaio 2018 al Cineteatro I Quattro Mori di Livorno.

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