
Rosetta Verticale 2025
La nona edizione della Rosetta Verticale, disputata domenica 21 settembre 2025 a San Martino di Castrozza, ha visto il ritorno al successo di Stefano Gardener e lāaffermazione della statunitense Haili Hafeman. Lāatleta fiemmese del Team La Sportiva ha vinto in 53ā41ā, bissando il trionfo del 2019, mentre la skialper di Denver si ĆØ imposta tra le donne in 1h05ā54ā. Al via 292 concorrenti di 8 nazioni, impegnati sui 6,9 km e 1279 metri di dislivello fino a Cima Rosetta (2742 m).
Una conferma e una novitĆ nel menù della Rosetta Verticale numero nove andata in scena a San Martino di Castrozza, grazie allāorganizzazione del Gs Pavione, con 292 partecipanti di 8 nazioni. In campo maschile ĆØ giunta la seconda vittoria, dopo quella ottenuta nel 2019, per il fiemmese del Team La Sportiva Stefano Gardener, mentre nella sfida al femminile sul gradino più alto del podio ĆØ sventolata la bandiera a stelle e strisce, visto che si ĆØ imposta il talento del Team della nazionale degli Stati Uniti di skialp Haili Hafeman.
Leggi anche: La classifica della Rosetta Verticale 2025
Due vittorie perentorie, con distacchi significati sugli avversari per i trionfatori di giornata, capaci di imprimere un ritmo insostenibile lungo i 1279 metri di dislivello distribuiti sui tradizionali 6,9 km di sviluppo con partenza da quota 1463 metri di San Martino di Castrozza ed arrivo ai 2742 metri di Cima Rosetta, dopo aver affrontato un primo tratto erboso fino al rifugio Colverde, quindi le impegnative inversioni sui ghiaioni del conosciuto sentiero Cai 701, per transitare poi nei pressi della stazione a monte della Funivia, quindi lāultimo tratto sino al traguardo posto a ridosso della croce di Cima Rosetta.
Il teserano Stefano Gardener ha concluso la sua prestazione praticamente in solitaria, visto che era partito nella prima run ed avendo come unico riferimento esclusivamente se stesso, chiudendo con il tempo di 53ā41ā, di 32 secondi superiore al tempo che lo stesso fiemmese aveva stabilito nel 2019 quando vinse per la prima volta la sfida verticale del Primiero.
Per quanto riguarda invece la prima classificata della prova femminile, la trentenne di Denver Hali Hafeman non si ĆØ certo risparmiata, partendo con un minuto di ritardo dalle rivali più accreditate, superandole e andandosene da sola sino al traguardo, dove ĆØ giunta dopo 1h05ā54ā, ottima prestazione seppur lontana dal record della svizzera Victoria Kreuzer.
Proprio per la formula di gara, adottata nelle stagioni del Covid e che prevede la partenza a scaglioni di 5 atleti ogni 30 secondi, spesso gli atleti non hanno riferimenti esatto lungo il percorso e solo dopo lāarrivo in quota riescono ad avere il riscontro cronometrico finale.
In questa edizione però la classifica finale maschile ha rispettato lāordine di arrivo temporale in quota con il sondrino di Berbenno di Valtellina Erik Canovi, secondo a giungere a Cima Rosetta con un ritardo di 2ā21ā sul trionfatore Gardener, mentre sul terzo gradino del podio si ĆØ issato il triathleta piemontese del team Scarpa Marcello Ugazio, vincitore dellāedizione 2022, che ha accusato un gap di 3ā05ā dal vincitore. In classifica seguono lo statunitense Griffin Briley a 3ā56ā, che assieme alla squadra di skialp si ĆØ allenato nel Primiero per affinare la preparazione in vista dei Giochi Olimpici, quindi quinto ĆØ il trentino di Pejo Alex Rigo a 3ā57ā, sesto il primierotto delle Fiamme Oro Leonardo Taufer a 5ā14ā, quindi Daniele Meneghel, Stefano Mich e Jakob Walther.

Per quanto riguarda la gara rosa la vincitrice Hali Hafeman ha inflitto un distacco di 3ā41ā sullāolimpionica polacca dello sci di fondo Justyna Kowalczyk del Team Slavia Robinson Trentino, che si impose sul tracciato ridotto lo scorso anno, quindi la combattuta lotta per il terzo gradino del podio si ĆØ risolta favore della friulana di Tolmezzo Maria Dimitra Theocharis a 4ā11ā dalla Hafeman, ai danni della fiemmese Antonella Confortola gia vincitrice pure lei alla Rosetta Verticale, a soli 47 secondi dalla zona medaglia. In quinta posizione poi lāaltoatesino Edeltraud Thaler, quindi la statunitense Helen Desmond ed Eleonora Corazza.
Per quanto riguarda le classifiche di categoria nella under 23 ha vinto Erik Canovi del Gs Fiamme Gialle ed Helen Desmond del Team Usa Skimo, quindi nella under 16 Alessandro Moser del Primiero e Veronica Bandiera dello Ski Alp Valdobbiadene, nella over 50 Olivo Da Pra del Team Karpos Scarpa e Antonella Confortola, per finire con la Open con Stefano Gardener e Hali Hafeman.
Stefano Gardener (primo classificato): Ā«Tornare a vincere dopo il 2019 mi fa molto piacere. Mi gratifica anche il fatto che sono rimasto sui tempi delle altre due volte che ho partecipato, quindi pur passando lāetĆ rimango sui miei standard. Anche se speravo di togliere qualche secondo in più Forse nel primo quarto dāora ho esagerato con il ritmo e nel finale ho pagato un poā la faticaĀ».

Erik Canovi (secondo classificato): Ā«Sono un affezionato a questa gara, visto che ĆØ la terza volta che vi partecipo. Questāanno poi sono andato molto forte, salendo sul podio. Sono molto contento anche perchĆ© nelle scorse settimane ero in pieno allenamento con il mio gruppo sportivo a Predazzo in vista della stagione dello skialp, caricando molto con intensitĆ fisicaĀ».
Haili Hafeman (prima classificata): «Non avevo mai disputato una gara di corsa in quota in Italia e quindi per me era tutto nuovo. Ho cercato di gestire le energie ma allo stesso tempo di dare il massimo ed è arrivata una vittoria che non mi aspettavo. Sono molto contenta ed emozionata anche perché gareggiare in paesaggi meravigliosi come quello del Gruppo delle Pale di San Martino sono unici. Ho alzato spesso la testa per guardarmi intorno mentre salivo in cima».
Dimitra Theocharis (terza classificata): Ā«La Rosetta Verticale ĆØ una gara che mi piace molto e sono contenta di essermi gustata una giornata splendida dopo lāedizione accorciata dello scorso anno per il maltempo. Dal punto di vista tattico ci siamo trovate io, Justyna e Antonella ad affrontare gran parte del percorso assieme. Ci siamo aiutate e date il cambio, poi alla fine che ne aveva di più si ĆØ giocata il podio. Per me un terzo posto che mi gratifica molto Ā».
Adriano Bettega (presidente Gs Pavione): Ā«Questāanno il meteo ci ha voluto bene dopo lāedizione accorciata causa maltempo dello scorso anno. Tornare a riproporre il tracciato originale con arrivo in cima al Rosetta per noi ci appaga di tanti sforzi e rappresenta uno straordinario biglietto da visita per il nostro comitato organizzatore e per il turismo della nostra valle. Anche dal punto di vista agonistico abbiamo assistito ad una gara di alto livello. Ć stato un successo, che vogliamo condividere con il nostro staff e tutti i collaboratori che si sono messi a disposizione in questi giorniĀ».