SARA DOSSENA TORNA ALL’ATLETICA E LE ALTRE TREMANO – Quando la clusonese Sara Dossena, un po’ podista e un po’ triatleta (negli ultimi anni, soprattutto triatleta), molla la multidisciplina e si rimette i panni da runner, è capace di far tremare anche le avversarie di rango più elevato. È accaduto anche al Campaccio Cross Country, dove la Dossena (vestendo la divisa dell’Atletica Brescia 1950) ha mantenuto i ritmi delle migliori e si è classificata in ottava posizione assoluta, seconda delle italiane subito dietro alla Forestale Federica Del Buono, lasciandosi alle spalle Valeria Roffino delle Fiamme Azzurre e Sara Brogiato dell’Aeronautica Militare.
Il resoconto della gara dal comunicato stampa:
San Giorgio su Legnano (Mi), 6 gennaio 2015. Dathan Ritzenhein e Janet Kisa trionfano al Campaccio. Sul podio Andrea Lalli e Daniele Meucci. Federica Del Buono prima delle italiane.
GARA MASCHILE – Rimane Francesco Panetta l’ultimo vincitore del Campaccio Cross Country nel 1993, perché ad Andrea Lalli e Daniele Meucci non riesce il colpaccio di entrare nell’albo d’oro della mitica campestre di San Giorgio su Legnano. A vincere la 58a edizione è lo statunitense Dathan Ritzenhein in 29’08” davanti ad un indomito Andrea Lalli che esalta il pubblico, tiene i talloni dell’americano ma deve cedere nella lunga volata finale seppure di un solo secondo. Terzo gradino del podio per il campione europeo di maratona Daniele Meucci, l’uomo più atteso, la stella di questo Campaccio, che non regge il ritmo e termina a 15” di distanza in 29’23”.
GARA FEMMINILE – Nella gara femminile tripletta keniana e arrivo fotocopia di quanto accaduto una settimana fa alla BoClassic: volata finale e prima posizione per Janet Kisa in 19’00”, mentre è seconda Peres Jepchirchir in 19’01”. Terzo posto per Betsy Saina in 19’04”, mentre è più che positiva la gara dell’azzurra Federica Del Buono, settima, in 20’27”: “Sono soddisfatta, non pensavo di finire nelle prime dieci e di arrivare come prima italiana – ammette Federica a fine gara.- I cross sono fantastici, anche se molto più faticosi rispetto alla pista. Devo crescere molto di testa in queste gare, avere più convinzione, gestirle meglio anche se, ripeto, sono soddisfatta. Ora farò ancora i campionati italiani di società di cross. Tutto questo oltre a divertirmi mi servirà anche per la stagione estiva in pista, dunque avanti così”. Bene anche la triathleta Sara Dossena ottava in 20’36” e la giovane junior Nicole Reina, per la prima volta in gara con ‘le grandi’ e dodicesima assoluta in 20’56”.
ANDREA LALLI: “PERÒ HO CORSO BENE” – Gara maschile che ha visto fin dai primi giri staccarsi i tre protagonisti del podio, insieme su ritmi elevati fino al quarto giro quando Meucci si è lievemente staccato lasciando la sfida per la vittoria solo allo statunitense ed al molisano. L’allungo e l’esiguo vantaggio di Ritzenhein è stato decisivo e sufficiente fino al traguardo: “Non sono riuscito a spingere fino in fondo nell’ultimo chilometro – fa sapere Andrea Lalli scalzo e con le scarpe in mano – ho messo un paio di calzature che non mettevo da diversi mesi e mi hanno fatto venire una grossa vescica che mi ha impedito di correre al meglio”. Lalli ha comunque corso una grande gara, da esperto crossista qual è, nonostante ora si stia preparando per la maratona di Parigi del 12 Aprile: “29’09” credo che sia il mio miglior tempo qui al Campaccio, certo merito anche del terreno secco e veloce, però ho corso bene, sempre davanti, con una ritmica decisa e brillante. Con il mio nuovo coach Renato Canova e l’ausilio di Vittorio Di Saverio stiamo cambiando la mia preparazione per i 42km rispetto al passato. Ora corro sempre distanze molto più lunghe ad ogni allenamento. Difficile per me, ma mi sto adattando e migliorerò. Ora andrò in Kenya in febbraio, torno per correre la Roma-Ostia Half marathon e poi i societari italiani di cross”.
DANIELE MEUCCI: “CON LE MARATONE HO PERSO LA BRILLANTEZZA” – Daniele Meucci non è stato eclatante come Andrea Lalli ma ha comunque fatto una buona prestazione, seppur più lento di circa 20” rispetto al suo tempo finale dell’edizione del 2013 di 28’59”: “Mi ritengo soddisfatto, certo avrei voluto vincere ma due anni fa avevo finalizzato i cross ed ero al top della condizione fisica. Ora facendo allenamenti dedicati alla maratona ho perso una brillantezza, in particolare nei cambi di ritmo, nelle curve e sui saliscendi”.
DATHAN RITZENHEIN: “CAMPACCIO FANTASTICO” – Entusiasmo invece del vincitore Ritzenhein: “Ci tenevo molto a questa gara. Ho voluto conoscere il percorso subito ieri mattina appena arrivato a San Giorgio per farmi un’idea di cosa mi aspettasse. Ancora sono voluto tornare a studiare ogni curva e ogni salitella oggi un’ora prima del via per valutare meglio il terreno. È una gara fantastica il Campaccio ed è stata una esperienza positiva. Anche se non mi sentivo al top ho preso fiducia in gara e ho spinto al massimo, soprattutto nell’ultimo giro. Sabato sarò al cross di Edimburgo e poi voglio tornare in maratona, voglio qualificarmi per le Olimpiadi di Rio 2016”.
Si chiude così un’altra edizione di questo cross country che non ha uguali in Italia per importanza e cast di atleti. L’appuntamento non può che essere per la 59esima edizione del 6 gennaio 2016.
Cesare Monetti – Ufficio Stampa