Gli stambecchi che in primavera pascolano nei prati di Maslana sono soggetti ricercati dagli appassionati di fotografia. Non rappresentano più una novitĆ per quanti abitano nelle vicinanze di Valbondione a differenza degli escursionisti che vengono da fuori; piemontesi, veneti, emiliani ma anche toscani raggiungono spesso il piccolo borgo dellāalta Val Seriana nei fine settimana.
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La novitĆ assoluta della scorsa primavera era stata lāarrivo di un fotografo naturalista proveniente da Monaco di Baviera. Robyn Hochrein, questo il suo nome, si era sobbarcato oltre 1000 chilometri per raggiungere Valbondione e poi fare ritorno a casa.
Il suo obiettivo era quello di fotografare lo stambecco con un corno solo (il Monco come lo chiamano in molti in paese); ne aveva sentito parlare da un amico, guida alpina, che aveva visitato Maslana qualche mese prima.
Ā«Sto raccogliendo materiale fotografico – aveva spiegato durante la sua ricerca – sulla fauna selvatica con chiari sintomi di ferite o malattie poi guariteĀ». E Munko, come lo aveva battezzato con il suo accento tedesco, rientrava appunto in questa poco invidiabile categoria di animali. Robyn, a qualche mese di distanza, ha mantenuto la promessa esponendo le sue opere in una mostra fotografica allestita a Monaco di Baviera.
Ā«SarĆ aperta fino al 27 settembre – ha scritto dalla Germania – e si potranno vedere alcune foto di Munko assieme a quelle di altri animali trovati sulle montagne di Austria, Svizzera, Italia e, naturalmente, di casaĀ».
Alla domanda se tornerà a visitare la zona di Valbondione, Robyn non ha dubbi. «Certamente, perché quando penso a Maslana mi torna in mente una bellissima zona montana con un paesaggio meraviglioso ed incantevole e una caratteristica architettura rupestre».
I suoi propositi non stupiscono, considerando che durante il reportage fotografico aveva giĆ dichiarato di non avere mai visto prima uno stambecco con questo tipo di menomazione in nessunāaltra parte delle Alpi.
Mirco Bonacorsi