A Maslana, il “paese degli stambecchi”, fra i gruppetti di animali al pascolo sono stati avvistati due esemplari monchi del corno sinistro.
Valbondione (Bg), gennaio 2013. La neve ha coperto solo le cime piĆ¹ alte dellāalta Val Seriana, come troppo spesso sta capitando in questi ultimi anni. Nei pascoli sopra Valbondione lāerba secca dona al paesaggio un colore spento che fa comodo solo ai tanti stambecchi in cerca di cibo.
Piccoli gruppetti si notano un poā ovunque nei prati che circondano il vecchio borgo di Maslana, che lāautorevole mensile Orobie aveva, a ragione, denominato il “paese degli stambecchiā. Nel fine settimana molti appassionati di fotografia salgono da Valbondione alla ricerca di qualche originale scatto; scambiando qualche chiacchiera con alcuni di loro scopro che arrivano anche da fuori provincia, addirittura da Cremona. In localitĆ Piccinella ci sono una ventina di esemplari e cerco la posizione migliore per fotografarli.
Allāinterno del gruppo mi pare di intravederne uno con un solo corno. Mi sfrego gli occhi nella convinzione di avere avuto un abbaglio. Invece no, ĆØ tutto vero. Ovviamente ha una strana postura, la mancanza del corno sinistro gli fa pendere il capo dal lato opposto. Assieme ai proprietari di alcune baite lo battezziamo āil moncoā ed in effetti, anche per chi non lo ha mai visto, diventa facile intuire di quale animale si stia parlando. Non ĆØ dato a sapere a cosa fosse dovuto questo handicap anche se lāevento ĆØ probabilmente legato ai frequenti scontri con gli altri maschi del branco.
Durante il periodo tardo primaverile, con il ritorno dellāerba alle quote superiori, questi ungulati lasciano Maslana e vanno āin villeggiaturaā in Valmorta, nella valle della Malgina o in val di Coca. Quando lāinverno torna ad affacciarsi sulle nostre montagne i fotografi e gli appassionati, che ben conoscono il luogo e le abitudini di questi animali, salgono a cercarli a Maslana. Poco prima di calcare le vie in selciato del vecchio borgo la domanda sorge comunque spontanea. āIncontrerĆ² ancora il Monco?ā.
Gennaio 2017. Anche questāanno la risposta ĆØ affermativa ma, ironia della sorte, da qualche tempo si ĆØ scoperto che gli stambecchi monchi del corno sinistro sono due. Stazza ed etĆ molto simili li rendono quasi identici allāocchio degli escursionisti; chi invece dispone di qualche foto di archivio puĆ² fare un confronto per comprendere se, nellāarco degli anni, abbia fotografato sempre lo stesso esemplare o due diversi. In particolare lāastuccio corneo rimanente sullāosso frontale sinistro del āprimo moncoā risulta molto piĆ¹ ridotto e consumato rispetto a quello ādel nuovo arrivatoā.
Nei giorni scorsi questāultimo ĆØ stato individuato davanti alle cascate del Serio mentre āil suo gemello di sventuraā pascolava con altri stambecchi nei prati di Maslana fugando ogni dubbio sulla presenza di due esemplari con la stessa defezione. Dubbi che tuttavia erano giĆ sorti durante lāestate poichĆ© alcuni amici escursionisti avevano segnalato la presenza del Monco in val di Coca nello stesso periodo durante il quale lo incontrai nella zona del lago Gelt.
Nellāattesa dellāarrivo della neve agli appassionati di fotografia lasciamo volentieri questo spunto offerto da Madre Natura anche se, probabilmente, il desiderio che ognuno di noi culla ĆØ quello di immortalarli nello stesso scatto.
Mirco Bonacorsi