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martedì, Dicembre 2, 2025

Trail del Ciapà, l’inverno di Cervo sui sentieri affacciati sul mare

Vista del borgo di Cervo e del Golfo Dianese dal Parco del Ciapà, con mare e macchia mediterranea.
Il borgo di Cervo affacciato sul mare, ripreso dai sentieri del Parco del Ciapà che ospitano il trail del 7 dicembre.

Il Trail del Ciapà 2025 si corre domenica 7 dicembre a Cervo, con tre percorsi di trail running nel Parco del Ciapà e nell’entroterra del Golfo Dianese. L’articolo presenta tracciati, programma, novità e servizi della settima edizione, con informazioni utili per chi cerca dettagli sulle distanze da 30, 21 e 9 km. Il focus è sui sentieri affacciati sul mare che caratterizzano questo trail invernale della Riviera ligure.

Domenica 7 dicembre 2025 Cervo torna ad accogliere i trail runner con il Trail del Ciapà, appuntamento che negli anni si è consolidato nel calendario invernale. Tre percorsi di trail running da 30, 21 e 9 chilometri, il Trofeo Giovanissimi per i ragazzi dai 12 ai 16 anni, la Kids Run e un’escursione guidata permetteranno di scoprire il Parco comunale del Ciapà, il borgo medievale e l’entroterra del Golfo Dianese in una stagione diversa da quella del turismo balneare.

Un trail invernale nel cuore di Cervo e del Golfo Dianese

Il Trail del Ciapà si svolge sul territorio di tre comuni: Cervo, San Bartolomeo al Mare e Villa Faraldi, con uno sconfinamento verso il confine amministrativo di Andora. La partenza e l’arrivo sono al Campo sportivo in Val Steria, alle spalle di Cervo, uno dei borghi storici più riconoscibili della Riviera ligure.

Il baricentro della corsa è il Parco comunale del Ciapà, una fascia collinare a macchia mediterranea che si affaccia sul mare e che costituisce la dorsale panoramica su cui si sviluppano i tracciati. Qui la macchia di lecci, pini e arbusti tipici convive con antichi terrazzamenti e uliveti, mentre il borgo rimane sempre sullo sfondo come punto di riferimento visivo.

Runner sul sentiero del Parco del Ciapà durante il Trail del Ciapà, foto di Dianese Outdoor.
Un passaggio in salita del Trail del Ciapà 2024 sui sentieri del Parco del Ciapà. Foto: Dianese Outdoor.

«Hai alle spalle le montagne innevate e davanti il mare che brilla, in questo periodo sembra oro», riassume l’organizzatrice Marlene Grosso, sottolineando come il contrasto tra i rilievi interni e la linea di costa sia uno degli elementi che distinguono il Trail del Ciapà da molti altri trail invernali.

Dal 2018 a oggi: il Trail del Ciapà e il progetto Dianese Outdoor

La gara nasce nel 2018 da un’idea maturata all’interno della Pro Loco di Cervo, di cui Marlene Grosso è stata presidente per dieci anni. Il primo esperimento è una corsa non competitiva all’interno del parco: «La prima edizione ha visto 125 iscritti, lo ricordo bene perché è un numero che mi ha segnato», racconta.

Dopo il blocco del 2020 dovuto alla pandemia, l’evento riparte e cresce, fino a diventare oggi una manifestazione strutturata su tre distanze, con parte del programma agonistico e parte aperta anche ai non competitivi. Nel 2020 nasce l’asd Dianese Outdoor, di cui Grosso è presidente, che affianca e poi assume la gestione sportiva del Trail del Ciapà, in continuità con la Pro Loco.

«Ho sempre cercato di crescere uno scalino per volta, senza fare passi più lunghi della gamba», spiega. La scelta del numero chiuso a circa 500 atleti risponde alla stessa logica: mantenere un evento gestibile, con un presidio puntuale del percorso e servizi adeguati all’arrivo.

Runner impegnata nella salita del Trail del Ciapà 2024 con il mare di Cervo sullo sfondo. Foto: Dianese Outdoor.
Una partecipante del Trail del Ciapà 2024 risale il tratto panoramico sopra Cervo, con il profilo costiero sullo sfondo. Foto: Dianese Outdoor.

Tre percorsi di trail running e un programma per tutte le età

Il programma 2025 conferma la struttura a tre distanze principali, tutte con partenza dal Campo sportivo in Val Steria:
– Lungo 30 km, 1.150 m d+ (competitivo);
– Medio 21 km, 800 m d+ (competitivo);
– Corto 9 km, 350 m d+ (non competitivo).

Il tracciato da 9 km è condiviso con il Trofeo Giovanissimi – dedicato a ragazzi e ragazze dai 12 ai 16 anni – mentre per i più piccoli è prevista la Kids Run su 1,5 km, articolata in due distanze (800 metri e un chilometro e mezzo) in base all’età. Per tutti, inclusi i bambini, è prevista la medaglia finisher.

Negli anni scorsi, in parallelo alla 9 km di corsa, si disputava anche la prova di Dog Endurance. Quest’anno questa attività si prende una pausa dopo quattro edizioni, ma l’organizzazione conferma l’intenzione di riproporla nel 2026.

Accanto alle prove di corsa è confermata l’escursione guidata “Anello di Cervo”, con partenza alle ore 10.00 dal Campo sportivo: un’opportunità per chi desidera camminare con passo escursionistico lungo una parte dei sentieri interessati dalla manifestazione.

La nuova 30 km e il passaggio sulla Via dei Gumbi

La distanza regina del Trail del Ciapà è la 30 km, che nel 2025 introduce una novità importante: l’inserimento di un tratto della Via dei Gumbi, il percorso che recupera le mulattiere storiche di Villa Faraldi, un tempo utilizzate per collegare i paesi e i frantoi (i “gumbi”).

Sentieri nel Parco del Ciapà tra pini e macchia mediterranea sopra Cervo.
Un tratto dei sentieri del Parco del Ciapà, tra pini e macchia mediterranea sopra Cervo, lungo il percorso del Trail del Ciapà.

Dopo il consueto avvio su asfalto dal Campo sportivo, i runner affrontano la salita verso il borgo di Costa di Villa, imboccano la sterrata tra la pineta fino al Colle di Cervo e proseguono a mezza costa in direzione di Chiappa, con il primo ristoro. Da qui il tracciato risale la strada provinciale, prende una nuova sterrata e poi la mulattiera fino alla dorsale che separa il Golfo Dianese dalla piana di Andora.

Si continua sul sentiero di mezza costa fino al bivio di Conna, dove è previsto un nuovo ristoro, quindi si risale nuovamente sulla dorsale. A questo punto il percorso si dirige verso l’interno: si scende verso il capoluogo di Villa Faraldi, si attraversano i carruggi e si prosegue in direzione di Tovetto e Tovo Faraldi, lungo sentieri e brevi tratti di strada che compongono la Via dei Gumbi.

«Per me è un piacere poter finalmente unire il Trail del Ciapà con la nostra Via dei Gumbi», sottolinea Grosso. «È un progetto recente, nato per valorizzare le mulattiere che collegavano i cinque paesi di Villa Faraldi e i frantoi che caratterizzavano la nostra economia». Solo i partecipanti alla 30 km percorreranno questo innesto, che amplia lo sguardo sull’entroterra e inserisce la corsa in un reticolo di collegamenti rurali storici.

Sentieri tecnici, dorsale panoramica e passaggio in spiaggia

Dalla dorsale sopra Chiappa e Conna la vista si apre sull’intero arco costiero, con la possibilità di cogliere il profilo del mare sia verso levante sia verso ponente. Il tracciato segue un lungo saliscendi che affianca le trincee di Monte Chiappa, attraversa Colle Mea e torna al Colle di Cervo, punto in cui prende avvio la discesa vera e propria.

Partecipanti al Trail del Ciapà sulla spiaggia di Cervo con il borgo sullo sfondo. Foto: Dianese Outdoor.
Partecipanti del Trail del Ciapà percorrono il tratto di spiaggia con il borgo di Cervo sullo sfondo. Foto: Dianese Outdoor.

I sentieri presentano tratti tecnici che richiedono attenzione: «Non sono percorsi insidiosi, ma sono percorsi impegnativi, fatti di pietre, roccia, arbusti, radici, non c’è un momento in cui ci si possa distrarre», spiega Grosso. La distrazione, semmai, arriva dal panorama, perché gran parte della dorsale consente una vista costante sul mare.

Nell’ultima parte i runner si inoltrano nel Parco del Ciapà, lambiscono il punto denominato “Salto nel blu” – dove la sensazione è quella di potersi proiettare direttamente verso l’acqua – e scendono verso il borgo medievale di Cervo. L’ingresso nel paese e il successivo tratto in spiaggia rappresentano una delle caratteristiche distintive del Trail del Ciapà:

«L’ultimo pezzo sulla spiaggia è quello di cui tutti mi parlano: per molti è un passaggio suggestivo, ma per le gambe è impegnativo dopo tanti chilometri, perché in questa gara si tocca davvero di tutto, dalla strada alle mulattiere, dai sentieri alla sabbia».

Il percorso da 9 km: l’accesso diretto al Parco del Ciapà

Il percorso da 9 km e 350 metri di dislivello positivo rappresenta l’ingresso più immediato al parco. Dopo il via dal Campo sportivo in Val Steria, un primo tratto di asfalto conduce verso Costa di Villa. Da qui il tracciato sale tra mulattiere e sentieri, attraversa una pineta e raggiunge il Colle di Cervo, dove inizia la discesa.

Ci si inoltra nel Parco del Ciapà, si passa nei pressi del “Salto nel blu”, si scende verso il borgo di Cervo e si prosegue fino al mare. Come per gli altri percorsi, il finale prevede il tratto in spiaggia, la risalita lungo il torrente e il ritorno al Campo sportivo. Il tempo limite è fissato in 2 ore, misura adeguata anche a chi sceglie di alternare corsa e camminata.

Il percorso da 21 km: mezza costa, dorsale e ritorno sul mare

La 21 km e 800 metri di dislivello positivo riprende la stessa parte iniziale della 9 km, per poi estendersi maggiormente lungo la dorsale. Dal Colle di Cervo si prosegue a mezza costa verso Chiappa, dove è posizionato un ristoro. Dopo l’attraversamento del borgo si risale verso la dorsale tra il Golfo Dianese e la piana di Andora, quindi si continua sul versante di mezza costa fino al bivio di Conna, con un secondo ristoro.

Panorama dalla dorsale sopra Cervo con vista sulle colline del Golfo Dianese.
La dorsale sopra Cervo con lo sguardo rivolto verso le colline del Golfo Dianese, uno dei tratti panoramici percorsi dal Trail del Ciapà.

Da qui si risale alla dorsale panoramica, si imbocca il sentiero in direzione mare e si percorre un lungo tratto ondulato accanto alle trincee di Monte Chiappa e attraverso Colle Mea, fino a ritrovare il Colle di Cervo. Il finale riprende lo schema già visto: Parco del Ciapà, “Salto nel blu”, borgo medievale, mare, spiaggia, rientro al Campo sportivo. Il tempo limite è di 4 ore.

Parco comunale del Ciapà: macchia mediterranea, ulivi e storia

Il Parco comunale del Ciapà, con i suoi 30.000 metri quadrati, è il principale spazio verde di Cervo e il fulcro del Trail del Ciapà. Situato alle spalle del borgo medievale, rappresenta una fascia collinare dove gli antichi terrazzamenti a ulivo si alternano alla macchia mediterranea e ai boschi di conifere.

Le colline che circondano Cervo sono il risultato di generazioni di lavoro agricolo: muretti a secco, fasce coltivate e manufatti rurali raccontano una storia in cui l’ulivo è stato per secoli la coltura di riferimento. Laddove le fasce si interrompono, la vegetazione spontanea ha riconquistato spazio con lecci, pini, ginestre, corbezzoli e mirto.

Arco in pietra nel borgo di Cervo con vista sul mare dal Vico Bastione.
Uno scorcio del borgo di Cervo dal Vico Bastione, con l’arco in pietra che incornicia la vista sul mare.

I sentieri che attraversano il parco intercettano ruderi, piccoli insediamenti e punti di osservazione sul mare, componendo un ambiente che si presta alla corsa, al trekking e alla mountain bike per gran parte dell’anno. Il Trail del Ciapà utilizza questa rete esistente per costruire i propri tracciati, senza snaturare le caratteristiche del territorio.

Il contesto è anche culturale: Cervo è da tempo un luogo frequentato da artisti, musicisti e scrittori, con iniziative che coinvolgono i comuni vicini e che estendono l’offerta ben oltre la stagione balneare. La scelta di collocare il trail a dicembre dialoga con questa identità, proponendo un uso sportivo del territorio in un periodo tradizionalmente meno affollato.

Iscrizioni, numeri e provenienza dei partecipanti

Alla data del 1° dicembre l’organizzazione segnala 449 iscritti e una quindicina di bambini già registrati per la Kids Run. Le iscrizioni sono ormai chiuse: tutte le distanze hanno raggiunto il sold out e non sono più disponibili pettorali aggiuntivi.

Negli anni scorsi, riferisce Grosso, il sabato e la domenica della gara non sono mancate richieste last minute: «Ogni anno almeno 100-150 persone chiedono di iscriversi all’ultimo momento, ma siamo costretti a dire di no perché il numero massimo è stato già raggiunto».

La scelta del numero chiuso è motivata da esigenze di sicurezza e di qualità dell’esperienza: circa 60 volontari saranno posizionati lungo il tracciato, ciascuno con un proprio punto di presidio e un riferimento numerico, in modo da garantire controlli, assistenza e indicazioni chiare agli atleti. Segnaletica, balisaggio fitto e frecce direzionali completano il dispositivo.

Sentiero tra muretti a secco e uliveti nell’entroterra di Cervo.
Un tratto di sentiero tra muretti a secco e uliveti nell’entroterra di Cervo, lungo uno dei passaggi inseriti nel percorso del Trail del Ciapà.

La provenienza dei partecipanti conferma l’attrattività dell’evento: «Quest’anno siamo a 26 province rappresentate e non abbiamo ancora chiuso le iscrizioni», spiega Grosso. Nel recente passato si è arrivati a sfiorare le 29 province, con presenze dalla Toscana all’Emilia, fino al Lazio, oltre alle regioni del Nord.

La fascia d’età più rappresentata è quella tra i 31 e i 40 anni, che coincide con il target individuato fin dall’inizio: persone che praticano sport outdoor in modo continuativo e che scelgono il Golfo Dianese per un fine settimana di corsa e scoperta del territorio.

Destagionalizzazione, clima mite e ricadute sul territorio

Uno degli obiettivi dichiarati del Trail del Ciapà è la destagionalizzazione. Collocare la gara a dicembre permette di proporre un utilizzo sportivo dei sentieri in un momento dell’anno in cui in molti territori di montagna l’attività all’aperto è più limitata.

«Possiamo correre a 18-20 gradi a dicembre, mentre in altri territori in quel periodo si è costretti a sospendere l’attività per il freddo», osserva Grosso. L’effetto sul tessuto locale si traduce anche nell’apertura di strutture ricettive che, in assenza dell’evento, rimarrebbero chiuse: nella settimana del trail alcuni alberghi decidono di alzare le serrande proprio per accogliere runner e accompagnatori.

L’organizzatrice sottolinea anche un altro aspetto: «Nei fine settimana precedenti la gara vediamo persone che vengono apposta per provare i nostri sentieri. Arrivano da Fossano, Cuneo, Mondovì, Torino, Biella, Genova, Savona e dall’entroterra. Scoprono il territorio in inverno e poi spesso tornano in altri periodi dell’anno».

Il punto panoramico “Salto nel blu” nel Parco del Ciapà con vista sul mare.
Il punto panoramico “Salto nel blu” nel Parco del Ciapà, uno dei passaggi riconoscibili lungo i percorsi del Trail del Ciapà.

Lo stesso vale per i paesi dell’entroterra come Villa Faraldi, Tovetto e Tovo Faraldi, che molti partecipanti incontrano per la prima volta grazie al Trail del Ciapà. La corsa diventa così un’occasione per conoscere una zona che, per clima e conformazione, può essere frequentata per attività outdoor lungo tutto l’arco dell’anno.

Servizi in gara e weekend a Cervo tra luci del borgo e outdoor

Il cuore logistico della manifestazione è il Campo sportivo di Cervo, dove sono collocati arrivo, ristoro finale, spogliatoi e docce. Nella zona allestita troveranno posto anche associazioni sportive che presenteranno le proprie iniziative e un’area massaggi dedicata agli atleti.

Le premiazioni sono previste per le ore 12.30, con l’obiettivo di avere al traguardo i primi di tutte le distanze. Nel frattempo il ristoro consente di recuperare le energie e di attendere gli arrivi successivi in un contesto informale. L’intera gestione è affidata a staff e volontari di Dianese Outdoor, con il supporto della Pro Loco e dell’amministrazione comunale.

Il fine settimana del Trail del Ciapà è arricchito da un’iniziativa proposta dal Comune di Cervo: sabato 6 dicembre, alla vigilia della gara, verrà inaugurata la nuova illuminazione del borgo, con installazioni luminose su cielo, pavimentazioni e palazzi storici. Un invito specifico all’evento sarà inserito nei pacchi gara in consegna agli iscritti.

«Ci teniamo molto a questa proposta», conclude Grosso. «Offre ai runner e alle loro famiglie un’occasione in più per salire in piazza e vedere il borgo da una prospettiva diversa, la sera prima della gara».

Domenica 7 dicembre, tra macchia mediterranea, uliveti, dorsali vista mare e vicoli del borgo, il Trail del Ciapà confermerà la sua vocazione: una corsa invernale che utilizza la corsa per raccontare un territorio e le sue possibilità di outdoor lungo tutto l’anno.

Gruppo di partecipanti durante il Trail del Ciapà 2024 sui sentieri di Cervo. Foto: Dianese Outdoor.
Un gruppo di partecipanti avanza sui sentieri del Trail del Ciapà 2024, in un tratto immerso nella vegetazione. Foto: Dianese Outdoor.
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