Che la Tre Campanili Half Marathon sia una competizione di livello internazionale non ĆØ una novitĆ . Nellāalbo dāoro di queste prime undici edizioni oltre allāItalia troviamo ad esempio Kenya ed Eritrea, per questa dodicesima edizione entra di prepotenza, visto la volata finale, il Ruanda. A Vestone, Vallesabbia, provincia di Brescia, si ĆØ svolta lāormai tradizionale corsa āmezza maratonaā in montagna. Salite, sentieri, discesa selettva spezzagambe, la Ivars Tre Campanili Half Marathon non cambia mai e soprattutto piace sempre di più. A testimoniarlo il numero record dāiscrizioni con 1050 registrati ed il numero di finisher che hanno tagliato il traguardo: 909, numero maggiore rispetto al 868, record fissato nel 2016.

Tanta gente ed un grande campione, lui si chiama Jean Marie Vianney Myasiro, nato nel 1997, che solo allāultimo ha rotto gli indugi e si ĆØ presentato al via. Unāiscrizione last minute che forse ha sconvolto i piani dei suoi avversari. Tesserato per #ILoveRunning Athletic Terni, ha vinto in 1h24ā04ā, confermando la durezza di questo evento. Alle sue spalle a completare il podio una doppietta keniana: secondo ĆØ Philemon Kipchumba (Atl. Recanati), che se lāĆØ giocata fino agli ultimi metri, una splendida volata per le vie di Vestone esaltando il pubblico sempre presente nella piazza centrale. 1h24ā07ā, solo 3ā di distacco, ed una gran felicitĆ allāarrivo. Terzo posto per Anthony Karinga Maina (Run2gether) distaccato di 2ā12ā sulla finish-line in 1h26ā16ā. A tenere alto i colori italiani ci ha pensato lāazzurro di corsa in montagna Paolo Gallo (G.s. Orobie) che scala di una posizione. Nel 2017 fu terzo, questāanno quarto in 1h28ā41ā. Acclamatissimo, e non potrebbe essere altrimenti, il tre volte campione del mondo di ultramaratona 100km Giorgio Calcaterra che ha concluso 15esimo in 1h41ā36ā.
Gara femminile dominata dalla keniana Carolyne Rutto, anche lei della societĆ sportiva #ILoveRunning Atheltic Terni come il primo uomo, che ha vinto in 1h44ā27ā ma che di certo non ha avuto vita facile e ha dovuto spingere forte fino allāultimo perchĆ© alle sue spalle Stefania Cotti Cottini (G.P. Pellegrinelli), rivelazione della giornata, ha concluso appena dietro in 1h44ā47ā. Al terzo posto la sempre verde Giovanna Ricotta, finisher in 1h45ā26ā. Da menzionare anche la croata Nikolina Sustic, anche lei campionessa assoluta nel mondo delle ultramaratone e da ricordare che solo domenica scorsa ha vinto la 50km PistoiaAbetone, giunta quarta in 1h47ā03ā. Attesissima Ana Nanu (Gs Gabbi) vincitrice della Pompegnino Vertical Trail il 17 giugno, quinta in 1h49ā02ā.
Come sempre consegnato il Trofeo Memorial Michele Cargnoni, dedicato al capitano dellāAeronautica Militare, deceduto tragicamente durante un volo in elicottero in Francia, nellāOttobre del 2008 alla giovane etĆ di 30 anni. Questāanno il Trofeo era in palio al primo vestonese al traguardo e ad aggiudicarselo ĆØ stato il buon Roberto Scalvini (Atl. Pertica Bassa) 20esimo assoluto sul traguardo in 1h43ā13ā.
Applausi, foto e commozione invece per Alessandro āRamboā Rambaldini, senza dubbio il miglior atleta valsabbino di sempre, che solo settimana scorsa ha vinto per la seconda volta la medaglia dāoro al Campionato del Mondo di Corsa in Montagna Lunghe Distanze. Un vero campione anche di modestia. Lāanno scorso fu quarto al traguardo, questāanno ancora in pieno recupero dopo lo sforzo di soli sette giorni fa in Polonia ha preferito applaudire i mille partecipanti ed essere starter ufficiale della gara insieme al Sindaco Zambelli.
Hanno tagliato il traguardo anche diversi atleti non vedenti del gruppo āBlind Runner Projectā che per la prima volta hanno lasciato lāasfalto e le corse in pianura per avventurarsi in una gara sui sentieri di montagna. Una gara davvero difficile nella gestione tra āatleta non vedenteā e la sua guida, immensa la soddisfazione al ānuovoā traguardo raggiunto. I complimenti a loro da tutto il pubblico vestonese e dallāAtletica Libertas Vallesabbia.