SarĆ battaglia fra Francia e Valchiese al Trofeo Vanoni 2022. Le prime schermaglie arrivano giĆ dai social, con i francesi che lanciano il guanto di sfida ai neo campioni italiani di corsa in montagna a staffetta dellāSA Valchiese.
Sfida maschile
Lāanno scorso a separare Valchiese e Francia ci furono solo 12 secondi, questāanno sarĆ sicuramente bagarre, con gli sloveni di capitan Timotej Becan (numero 3 nel Ranking mondiale) che potrebbero fare da terzo incomodo, cosƬ come il Gs La Recastello Group forte dellāargento e del bronzo alla prova tricolore e i britannici dominatori della Snowdon Race Nathan Edmonson, Ross Gollan e Michael Cayton. Coach Jean-Claude Louison porta a Morbegno due atleti di spessore come Manuel Meyssat (miglior tempo nel 2019) e Alexandre Fine (nella squadra vincente degli ultimi 2 anni) insieme al debuttante Quentin Meleux chiamato a un banco di prova decisamente impegnativo. Ennio Colò si affida ai suoi golden boys, con Alberto Vender giĆ vestito dāazzurro in vista Mondiali e gli alfieri Luca Merli e Marco Filosi che su questo percorso sanno esaltarsi, questāanno potrebbe veramente scapparci il colpaccio. Al via il detentore del record Alex Baldaccini che con il Trofeo Vanoni ha un legame fortissimo, chissĆ se il suo 28ā21ā questāanno potrĆ tremare. Alla sua diciottesima partecipazione il recordman della discesa Ian Holmes, il suo 8ā37ā da Arzo a Morbegno sembra scolpito nella pietra, cosƬ come il record a squadre di 1h28ā55ā che resta inavvicinabile dal 2007: il capolavoro di Marco Rinaldi, Emanuele Manzi e Marco De Gasperi ĆØ un pezzo di storia della corsa in montagna.
Le favorite
Anche la gara donna saprĆ regalare grandi emozioni: lāirlandese Sarah McComarck si presenta come testa di serie, forte del suo record di 21ā07ā e dei podi al Kilometro Verticale di Chiavenna e alla Smarna Gora in Slovenia, ma attenzione alle valtellinesi Alice Gaggi ed Elisa Sortini, entrambe proiettate ai Mondiali in Thailandia, ma sempre agguerrite in questa gara a cui tengono in modo particolare e che le ha giĆ viste primeggiare negli anni passati. Il tifo dei locals sarĆ sicuramente tutto per loro. Altri nomi importanti quelli di Sarah Willhoit, seconda questāanno alla Snowdon Race, le slovene Lucija Krkoc e Dominika Zupancid e le giovani britanniche Chloe Leather, Eve Pannone e Rosie Woodhams.
Nel Minivanoni, gara a cui il Gs Csi Morbegno tiene in modo particolare, sarĆ sfida tra i padroni di casa e la Polisportiva Albosaggia che dopo la vittoria al Trofeo 373 ha dichiarato senza mezzi termini di voler puntare anche alla vittoria nel Minivanoni.
Chiuse da poco le iscrizioni, i numeri sono quelli attesi: 129 staffette maschili, 89 donne e 316 ragazzi alla gara under 18, per un totale di 792 atleti che domenica 23 ottobre faranno di Morbegno la capitale della corsa in montagna.
Il percorso (di Gianni Fransci, allenatore specialista del Gs Csi Morbegno)
Quando si parla di Trofeo Vanoni occorre, ancor prima dāaddentrarsi nellāaspetto agonistico, soffermarsi sul contesto storico che questa straordinaria manifestazione include. Gara dalla lunga storia che transita sulle prime rampe dellāantica Via Priula, strada maestra che congiungeva la bassa valle con la Repubblica del leone alato.
Come sempre alla partenza del Trofeo Vanoni aleggia un refolo di leggera tensione, parte integrante di una gara che riesce a coinvolgere emotivamente e fisicamente atleti e spettatori. Appena superata la linea di partenza in pochi minuti si giunge nella contrada Cima Case, lāelegante fondo in porfido cede il posto ad un ciottolato sconnesso e antico: si aprono le porte sullāinizio della Via Priula ove ĆØ posta la targa in ricordo del compianto Gianpietro BottĆ che recita āQui si salgono le strade del Trofeo Vanoni Gara internazionale di corsa in montagna. A Morbegno nessuno ĆØ estranero, lāunico estraneo ĆØ lāamico che non abbiamo ancora conosciutoā. La pendenza si fa via via più severa, chi avrĆ scelto una partenza veloce si accorgerĆ ben presto di quanto impegnativa diventi. Cuori che battono forte, gambe tese nello sforzo che troveranno ristoro solo dopo aver raggiunto il primo pianoro vicino al Tempietto. La strada prosegue, asfaltata e pianeggiante, per alcune centinaia di metri, sāinfila sinuosa nella parte più selvaggia del percorso, scavata comāĆØ sul fianco della gola del Bitto, solo fitti castagneti riescono a nasconderne la brutale bellezza. Per i concorrenti il panorama ĆØ un optional, devono decidere quante energie spendere per accelerare e quante riservarne al successivo e famigerato āDossoā. Uno stretto ed erto sentiero nel bosco che imboccato dāun sol colpo costringe gli atleti a un ulteriore e violento cambio di ritmo. Sale veloce e in pochi tornantini, il sentiero, ma per gli atleti lāimpegno ĆØ quasi massimale, sbuca dal bosco e qui il percorso femminile, che fino ad ora collimava con quello maschile, inizia la sua parte di discesa. Gli uomini girano a destra e ritrovano la Via Priula lasciata alcuni minuti prima, ma questa volta regala un falsopiano sterrato incorniciato da verdeggianti prati, chi ha ancora le gambe in buono stato accelera nuovamente, chi le ha meno lo sfrutta per respirare. Poche decine di metri e la strada riprende a salire nel bosco per tre interminabili tornati.
Giunge nuovamente all’aperto con il piano che conclude la salita, le gambe sembrano riprendere vigore quando la chiesetta di Arzo chiama a sĆØ o forse ĆØ il fragoroso tifo di quella zona che fa dimenticare tutta la fatica. La discesa ĆØ inizialmente ripida e tecnica, passando su un vecchio tratturo che serpeggiante si distende, spiana e discende fino ai Bellini. Ciottolati, sterrati sconnessi e lisci si susseguono con continuitĆ , brevi intervalli fra i tornanti si alternano a tratti rettilinei e veloci, una porzione di Vanoni decisamente spumeggiante. In questo tratto le caratteristiche tecniche e le capacitĆ fisiche richieste sono certamente altissime; rilanciare, mantenere e gestire la velocitĆ ĆØ unāarte non comune. Ai Bellini anche il percorso femminile, dopo un nervoso sentiero nel bosco, si allinea a quello maschile. La strada diventa cementata, larga, veloce e in pochi secondi e quattro tornati si ĆØ giĆ al Tempietto. Da qui ci si lancia subito nella velocissima e morbida sterrata che conduce al piano finale. Sette, ottocento metri asfaltati facili e poco impegnativi, ma il conto che il Vanoni presenta ĆØ sempre alto, molti atleti non di primissimo livello cederebbero facilmente alla richiesta delle gambe di fermarsi e camminare un poco, se non fossero sostenuti dal continuo incitamento del numerosissimo pubblico.
Programma #THERACEWEEKEND
SABATO 22 OTTOBRE 2022
Ore 17.00 Sfilata atleti e squadre nazionali partecipanti da Piazza SantāAntonio
Ore 17.30 Deposizione Corona al Monumento ai Caduti
Ore 18.00 S. Messa nella Collegiata di S. Giovanni Battista in suffragio di Ezio Vanoni, di Mons. Edoardo Danieli, dei Caduti del Battaglion Morbegno, di Don Davide Colico e degli amici, atleti e dirigenti scomparsi.
DOMENICA 23 OTTOBRE 2022
Ore 9.00 Inizio gare 45° MINIVANONI
Ore 11.00 Partenza 39° VANONI FEMMINILE
Ore 11.05 Premiazioni 45° MINIVANONI in zona arrivo
Ore 14.00 Partenza 65° TROFEO EZIO VANONI
Ore 17.30 Premiazioni 39° VANONI FEMMINILE e 65° TROFEO EZIO VANONI nel Chiostro in piazza SantāAntonio