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giovedƬ, Aprile 25, 2024

I tronchi fossili di Vilminore di Scalve. La foresta travolta e conservata dai ghiacciai

Il linguaggio degli alberi: i tronchi fossili di Vilminore svelano i segreti della Val di Scalve. Inaugurato lo spazio espositivo dedicato al progetto di ricerca “La foresta travolta e conservata dai ghiacciai. Un viaggio alla scoperta dei segreti delle antiche glaciazioni e alle conseguenze da queste prodotte sulla flora bergamasca. Interessanti scoperte riguardanti la storia naturale, geologica, ambientale e climatica della Valle di Scalve e delle Alpi.

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Vilminore di Scalve, 21 dicembre 2016 ā€“ Unā€™incredibile enciclopedia vivente, inconsapevoli testimoni di una storia comune: ecco gli alberi, pronti a raccontarsi e a raccontare la valle di Scalve. Saranno i giganti verdi, infatti, i protagonisti dellā€™esposizione Ā«I tronchi fossili di Vilminore di Scalve. La foresta travolta e conservata dai ghiacciaiĀ» inaugurata martedƬ 20 dicembre, presso il Palazzo Pretorio di via Acerbis 2, a Vilminore di Scalve, sede della ComunitĆ  Montana di Scalve. Un allestimento nato dallā€™omonimo progetto di ricerca promosso dal Parco delle Orobie Bergamasche, dal Comune di Vilminore di Scalve e dal BIM dellā€™Oglio, per fornire un contributo importante alla conoscenza delle piĆ¹ antiche glaciazioni e alle conseguenze da queste prodotte sulla flora bergamasca.

Unā€™indagine appassionante durante la quale sono stati analizzati tronchi di larici e pini di oltre 290 anni dā€™etĆ  che con lā€™esposizione sarĆ  possibile approfondire, sia attraverso moderni mezzi multimediali sia attraverso lā€™osservazione di sezioni di un antico tronco fossile e di tronchi di larice di tempi piĆ¹ recenti, ricostruendo la storia geologica, climatica e della biodiversitĆ  della Valle di Scalve. Le analisi, svolte dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali, con il contributo dellā€™UniversitĆ  Milano Bicocca e di vari ricercatori, infatti, hanno preso avvio dopo il ritrovamento nel 2007 di tronchi fossili immersi in depositi lasciati dai ghiacciai alla base di una parete di frana in Valle del Povo, a Vilminore di Scalve. Reperti che hanno dimostrato la prima avanzata dei ghiacciai durante lā€™ultima glaciazione, oltre 50 mila anni fa, quando i ghiacciai travolsero le foreste subalpine che popolavano la valle.

Ā«Questi tronchi parlano di noi, delle nostre terre, dei nostri antenati, del passato ma anche del futuro. Ci aiutano a capire cosa ĆØ successo prima e quale ambiente abbiamo ricevuto in dono. Sono una grandissima fonte di conoscenza. Per questo abbiamo deciso di contribuire allo studio e alla realizzazione di questo spazio espositivo, ricomprendendolo nella nostra Rete di Centri Parco e Punti Informativi, viste le importanti finalitĆ  educative e divulgative – ha anticipato Yvan Caccia, presidente del Parco delle Orobie bergamasche, ricordando – le Orobie rappresentano unā€™eccezionale scrigno di biodiversitĆ , un importante capitale naturale che spetta a noi tutelare, ma per poterlo fare al meglio dobbiamo conoscerlo. Anche grazie allā€™aiuto degli alberiĀ».

A illustrare lo spazio e i risultati della ricerca, con le interessanti scoperte riguardanti la storia naturale, geologica, ambientale e climatica della Valle di Scalve e delle Alpi, sono intervenuti, moderati dal dott. Davide Tontini, Pietro OrrĆ¹ sindaco di Vilminore di Scalve e delegato per la ComunitĆ  Montana di Scalve, Yvan Caccia, presidente del Parco delle Orobie Bergamasche, Giovanni Toninelli vicepresidente del Consorzio BIM Oglio, Gioachino Zenoni, Giovanni Monegato, Cesare Ravazzi del CNR e Giovanni Leonelli dellā€™UniversitĆ  Milano Bicocca.

Claudia Rota

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