Nella bassa Austria, subito oltre il confine friulano, la Carinzia è una regione dal fascino molteplice, meta per sportivi, buongustai e famiglie. Cosa si può volere da una vacanza invernale? Sci, naturalmente, sport sulla neve e sul ghiaccio, ma anche natura, il calore di terme e spa, folklore e buona cucina.
A un passo dall’Italia la Carinzia offre tutto questo e di più. La lunga tradizione turistica della Carinzia coccola i suoi visitatori con un patrimonio naturale e culturale cui non manca proprio nulla. Paradiso degli sciatori, con 800 km di piste in quota per discesa, freeride, halfpipe e fondo, accontenta gli appassionati di tutti gli sport sulla neve: l’area di pattinaggio su ghiaccio naturale più grande d’Europa è il lago Weissensee, mentre sul Dobratsch si può sperimentare l’affascinante escursione notturna con le ciaspole e sul Monte Dreiländereck la discesa in slittino fa tornare bambini.
Per riscaldare corpo e spirito dopo le piste è ideale una sosta in uno dei numerosi centri termali, ognuno con la sua peculiarità: divertenti con scivoli e attività per i piccoli, romantiche con la sauna all’aperto sotto la luna, avventurosi con i bagni nei laghi a Capodanno o tradizionali nelle “Kärntner Badehäuser“ (case dei bagni) con vedute spettacolari. Non può mancare infine la buona tavola. La cucina autentica carinziana è attenta alla stagionalità e stuzzica il palato con specialità come lo speck della Galital, i tortelloni al formaggio, il piatto unico della tradizione invernale “Ritschert” e per concludere il pasto il dolce “Reindling” e la grappa di pino cembro. Affascinanti in questo periodo i mercatini di Natale, per riportare a casa con sé l’artigianato e il folklore di questa terra magica.
Ph. Johannes Puch e Franz Gerdl
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