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giovedì, Aprile 25, 2024

Valtellina Orobie, due gare, un’idea: lo sci alpinismo è più forte della mancanza di neve

Condizioni impegnative per il comitato organizzatore e terreno arduo per gli atleti, specialmente nella gara individuale che il chip ha assegnato a Kilian Jornet Burgada su Michele Boscacci. Il presidente Mariotta: «L’ISMF è pronta a discutere sulle regole di cronometraggio».

Valtellina_Orobie_2016_ismf_Kilian_Jornet_skialpSondrio – Il secondo appuntamento della Coppa del Mondo di sci alpinismo ISMF si è tenuto lo scorso fine settimana ad Albosaggia e Caspoggio, nel nord Italia. Il comitato organizzatore locale è riuscito a far sì che l’evento potesse svolgersi nonostante le condizioni meteo e neve davvero difficoltose; e nonostante le coppe del mondo ISMF abbiano solitamente luogo interamente su neve, iniziare e finire una gara di sci alpinismo a piedi è cosa abbastanza comune. È comunque da notare che quest’anno gli sport invernali europei stanno soffrendo la mancanza di neve in molte aree: durante il fine settimana i colleghi della Coppa del Mondo di sci alpino FIS sono stati costretti a cancellare due gare per via delle inusuali condizioni meteo. In Valtellina di fatto è stato fatto un grande sforzo per garantire lo svolgimento della 30ª edizione della classica Valtellina Orobie in condizioni di sicurezza.

I risultati sportivi hanno premiato gli uomini e le donne migliori del circuito, con Laetitia Roux che torna sul podio e la vincita “sul filo” di Kilian Jornet Burgada nella gara individuale, oltre alla presenza di Michele Boscacci ed Emelie Forsberg tra i primi tre. Oltre al valore competitivo di ciascuna performance individuale, ogni competizione ha sempre qualcosa in più da dire ed insegnare. Nella gara individuale sul Pizzo Meriggio Jornet Burgada e Boscacci hanno dato una svolta agli eventi, almeno nella storia recente delle gare ISMF.

Dopo il testa a testa durato per la quasi totalità della gara i due hanno deciso di rallentare insieme lungo l’ultima discesa, soprattutto una volta arrivati all’ultimo tratto senza più neve, e hanno tagliato la linea del traguardo tenendosi le mani alzate in segno di reciproco rispetto. La vittoria è stata però assegnata al campione spagnolo sull’atleta italiano, poiché l’uso dei chip elettronici è ciò che decreta il risultato al centesimo di secondo. Le regole ISMF attuali non consentono un risultato di parità, mentre altri sport lo permettono. Di conseguenza i premi sono stati assegnati dal comitato secondo le regole correnti.

Ovviamente otto centesimi di secondo, la differenza tra il tempo di Jornet Burgada e Boscacci, non è molto. Per questo motivo l’ISMF è disponibile a valutare il caso come un’opportunità per parlare di possibili modifiche alle regole. «Questa situazione darà alla Federazione internazionale la possibilità di riflettere sull’argomento, cercando di imparare dall’esperienza – dice il presidente ISMF Armando Mariotta -, potremmo proporre all’Assemblea plenaria un cambiamento delle regole per gestire queste particolarissime situazioni. L’idea verrà discussa nei prossimi mesi, partendo da un punto di vista generale e condiviso. Solo rispettando le regole esistenti possiamo garantire un gioco onesto e difendere i valori etici del nostro sport».

ISMF

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