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sabato, Luglio 27, 2024

La Villacidro Skyrace incorona Luca Del Pero e Paola Gelpi

Et voilĆ , a toccare il cielo della Sardegna con un dito sono stati i lombardi Luca Del Pero e Paola Gelpi. I due portacolori del team Falchi Lecco/Scarpa e del team La Sportiva hanno vinto la quarta edizione della Villacidro Skyrace, sfida senza esclusione di acido lattico (21 km di distanza spalmati su 1900 metri di dislivello) coincisa con la prima delle otto tappe del circuito di Coppa Italia di Skyrunning Fisky, che ai nastri partenza ha visto molti tra i migliori atleti del panorama tricolore.

Il 23enne brianzolo Luca Del Pero, dopo aver condotto l’intera gara in solitaria, ha fermato le lancette dellā€™orologio su 2h06’30”, precedendo sul podio (rigorosamente con mascherina sul viso) Lorenzo Rota Martir (Hoka Rookie Team – 2h08’48”) e l’esperto Franco CollĆ© (Hoka Rookie Team – 2h10’57”). Nella top ten Gianluca Ghiano, Luca Arrigoni, Luca Carrara, Alessandro Riva, Roberto Gheduzzi, Davide Sanna e Roberto Usai.

La Laspo girl Paola Gelpi, comasca di Lezzeno, ha tagliato il traguardo di via DessƬ (quartier generale della manifestazione) con il finish time di 2h39’16” (undicesima assoluta). Alle sue spalle ĆØ giunta Giuditta Turini (team Karpos – 2h41’15”). A completare il podio Martina Bilora (La Sportiva – 2h41’28”). Quarto posto per la vincitrice 2019 Stephanie Jimenez, partita con il pettorale 1 in qualitĆ  di madrina della Villacidro Skyrace. Fra le migliori dieci di giornata rientrano Daniela Rota, Francesca Rusconi (la quale, in testa per circa metĆ  gara, ĆØ stata superata da Paola Gelpi sulla terza salita), Ginevra Cusseau, Cecilia Pedroni e Pina Deiana.

Sono stati circa 250 i partecipanti alla manifestazione promossa dal Team Margiani guidato dall’infaticabile Paolo Curridori (Margiani ĆØ anche il nome della montagna simbolo della manifestazione), e che passando per la cima Coppi della punta Santu Miali (a quota 1062 metri) hanno sgambettato tra i suggestivi saliscendi comprensivi di passaggi tra creste, pietraie e paesaggi boschivi (identica ambientazione del romanzo ā€œPaese dā€™ombreā€ di Giuseppe DessƬ, indimenticato vincitore del Premio Strega).

Menzione obbligatoria per super Man Lino Cianciotto, atleta disabile che giĆ  aveva fatto parlare di sĆ© ai tempi del Tor de GĆ©ants: tra i finisher, e con un crono di tutto rispetto, ci ĆØ arrivato nonostante da anni corra con una protesi al posto dellā€™arto destro. Prima, e dopo la gara (con Trofeo della montagna dedicato alla memoria di Vittoriano Tradori) ĆØ stato ricordato anche un altro villacidrese doc quale Massimo Murgia, amico della prima ora dellā€™evento, prematuramente scomparso due mesi or sono. Insieme a vincitori e vinti (dalla fatica), in una mattinata assistita da un meteo decisamente invidiabile, a trionfare ĆØ stato il forte senso di comunitĆ  e di ospitalitĆ  dellā€™intera cittadina sarda, capace di mettere in scena unā€™edizione fisiologicamente piĆ¹ complessa a causa dalle rigide disposizioni in materia sanitaria.

Nel giorno della Liberazione, sulla bandiera tricolore, a dare nellā€™occhio ĆØ stato soprattutto il verde, pardon ā€œGreenā€: nel ricco pacco gara elargito dalla ā€œVsr21ā€ grazie al contributo dei tanti sponsor-amici (su tutti La Sportiva, azienda leader trentina leader mondiale nella produzione di abbigliamento tecnico e scarpe outdoor) in abbinamento a prodotti locali e biologici cā€™era una borraccia termica: il piĆ¹ classico degli assist per evitare lā€™utilizzo della plastica e rendere la mattinata a impatto zero sul fronte ambientale. A naso, lā€™edizione appena chiusa ha rappresentato anche un bel riscaldamento verso il futuro. Lā€™evento di Villacidro (da anni punto di riferimento per gli sport di endurance) intende continuare a crescere verso lā€™elitĆ© internazionale, abbinando rigorosamente sport e turismo.

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